CeDAC / Prosa: “Il Mercante di Indulgenze” diretto e interpretato da Andrea Tedde sabato 4 giugno alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer
“Il Mercante di Indulgenze” diretto da Andrea TeddeBatanea Teatro
Il Mercante di Indulgenze
liberamente tratto da “I Racconti di Canterbury” di Geoffrey Chaucer
con Andrea Tedde
collaborazione tecnica Matteo Tedde
arrangiamenti e scelte musicali Matteo Tedde
adattamento teatrale e regia Andrea Tedde
produzione Batanea Teatro
“E chi può dire che faccio la parte del farabutto quando il consiglio che offro è generoso e onesto… Quando i diavoli vogliono indossare i peccati più neri, si mascherano prima con apparenze Celesti, come faccio io….”
Ospite arcano, uomo pieno di vizi, esperto ipocrita religioso che commercia in spurie reliquie, l’Indulgenziere è dotato di un intelletto pericoloso, teso solo a violare la fiducia di chi lo ascolta.
Tutto l’agire di questo fantasioso personaggio demoniaco si compie nel mezzo di prediche vigorose, ossia per mezzo della “parola”, che trova terreno propizio nella credulità e nell’ingenuità di chi lo ascolta.
Ci godiamo le sue infinite invenzioni, le sue “sante reliquie”, scatole di vetro piene di stracci, ossa e mezzi guanti magici.
Ingannatore professionale, ci consente di assaporare la sfrontatezza con cui getta un incantesimo sulle sue vittime, proclama con compiacimento la propria viziosità e rinnega ogni conseguenza morale del proprio operato: “il mio scopo è solo quello di far soldi e per nulla di correggere i peccati.
Una volta sepolti, che m’importa se le loro anime vagano raminghe in malora!…”
Il giubilo che prova per i propri poteri intellettuali e la propria viziosità ci meraviglia, come sempre fa la scelleratezza letteraria: nessuno potrebbe amare un personaggio tanto immorale, ma nessuno può resistere alla sua negativa esuberanza.
Con l’Indulgenziere Geoffrey Chaucer ci ha regalato il ritratto di un personaggio tetro e profetico, la cui progenie è ancora tra noi, nella vita come nella letteratura.
Lo scopo di questa rappresentazione è anche quello di alleggerire, con una punta di ironia, il pensiero che personaggi simili in vesti diverse e a distanza di secoli, continuano ad esistere, nutrendosi, con poderosa immaginazione, di inganno e dell’ingenuo bisogno di illusioni di molti.
Andrea Tedde
Andrea Tedde – attore e regista, formatosi all’Accademia d’Arte Drammatica “Pietro Scharoff” a Roma, ha collaborato con registi come Marco Gagliardo e Marco Parodi, e con il Palazzo d’Inverno, Il Crogiuolo, la Cooperativa Sirio Sardegna Teatro, la compagnia Teatro Olata, La Fabbrica Illuminata spaziando da Harold Pinter a Plauto, da Geoffrey Chaucer a Pier Paolo Pasolini, da Edward Albee a Federico García Lorca e firmando diverse mises en scène.