In uscita il romanzo S’intelligèntzia de Elias
Arriva l’ultima opera scritta interamente in lingua sarda dall’autore Giuseppe Corongiu.
In uscita: A inaugurare a Ussaramanna la seconda edizione di Arrèxini, Festival delle lingue e delle culture di Sardegna, sarà la presentazione di S’intelligèntzia de Elias, romanzo, pubblicato da Janus Editore, scritto interamente in lingua sarda da Giuseppe Corongiu, scrittore, giornalista, autore di numerosi studi e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche. Venerdì 10 giugno a Casa Zedda, alle 18, nella sede della Biblioteca Comunale, a dialogare con l’autore ci sarà Nicolò Migheli, sociologo che ha al suo attivo diverse pubblicazioni di carattere scientifico, molte delle quali dedicate alla cultura, alla storia, alla tradizione di vari territori e comunità sarde, anch’egli con alcuni romanzi nel carniere. Insieme converseranno su un giallo distopico in cui Corongiu sorprende per l’uso moderno della lingua – discendente diretta della tradizione del sardo illustre letterario – e per le tematiche contemporanee che affronta, per una lettura che scorre facilitata anche per i non “addetti ai lavori”.
“Sostituire Giunta e Consiglio Regionale con l’Intelligenza Artificiale sperando in un governo più efficiente, neutrale e migliore”. E’ la proposta più che singolare che scaturisce dal romanzo, volume di quasi 500 pagine che tocca molti temi scottanti della politica e della società dell’Isola.
La trama inizia nella Sardegna post 2030 che ha sconfitto il Covid e naviga verso il futuro nel bel mezzo della rivoluzione robotica intercontinentale. Un giornalista fallito a caccia di rivincite, Elias Dessanay, si ritrova a indagare sulla misteriosa morte di una ragazza trovata cadavere a Cagliari, in un sottopassaggio dell’Asse mediano. È un viaggio nella Sardegna di oggi e di domani, con speranze mai sopite e problemi irrisolti, in competizione e collaborazione con Edoardo Curreli, carabiniere in forza ai Servizi Segreti. Lo stesso cronista racconta, attraverso dei flussi di coscienza, la vicenda, che si snoda in un thriller politico-economico tra disperazione, denuncia sociale, erotismo, autonomia, lingua, ipocrisia culturale, spopolamento, contrapposizione città-campagna, false riforme, colpe ataviche, conflitti generazionali, crisi editoriali. Tra colpi di scena, sorprese, personaggi ambigui e vicende rocambolesche, Dessanay, dopo tante bugie, scoprirà la verità e diventerà, particolare che racconta Curreli nell’incipit, protagonista di una svolta clamorosa nella storia sarda. Tutto mentre una misteriosa fondazione bancaria, insieme a una corporazione cinese, vuole sperimentare nell’Isola la sostituzione del parlamento e governo regionale con un avanzatissimo programma di intelligenza artificiale.
L’autore
Giuseppe Corongiu, nasce a Laconi (OR) nel 1965 e vive da tempo a Cagliari. E’ stato un esponente di spicco del movimento linguistico e identitario della Sardegna, animando numerose associazioni e iniziative e occupandosi in prima persona come responsabile delle politiche linguistiche regionali dal 2004 al 2014. Dirigente della Pubblica Amministrazione, giornalista, traduttore, autore di numerosi studi, opere politiche e saggi sulla difesa e promozione delle minoranze linguistiche, è alla sua seconda prova nel campo della narrativa in lingua sarda dopo l’uscita di “Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos” (2019).