#InMoltiSogni officina delle arti Pier Paolo Pasolini
Prosegue più ricca che mai l’offerta culturale di giugno a Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio, alle 21:00 al Teatro Eduardo De Filippo.
Pier Paolo Pasolini: Domenica 12 arriva a Officina Pasolini Adriana Calcanhotto, una delle artiste di spicco dell’attuale scena musicale brasiliana che ha raggiunto il successo internazionale con dischi raffinati e coraggiosi. Figlia del batterista jazz Carlos Calcanhotto, la cantautrice, autrice, illustratrice, docente universitaria e due volte vincitrice di un Latin Grammy, salirà sul palco accompagnata soltanto dalla sua chitarra, stile per cui è diventata famosa, in una delle due uniche tappe italiane del suo tour mondiale Call me.Artista poliedrica, affascinante e imprevedibile, tanto da essere stata più volte definita la nuova Elis Regina per il suo incredibile talento, Adriana Calcanhotto mescola le radici dei ritmi più acclamati del paese, samba e bossa nova, con forti elementi di funk brasiliano, rock e pop, stili che rielabora con originalità dando luce ad un sound inconfondibile che l’ha resa una star internazionale in più di trent’anni di carriera e oltre venti album pubblicati.
Il concerto inizierà con il nuovo singolo Lovely e la scaletta comprende sia canzoni da lei amate come Music (Madonna), Back to Black (Amy Winehouse) e Nature boy (Eden Ahbez) che alcuni dei suoi brani di maggior successo, diventati la colonna sonora di milioni di fan in Brasile e nel mondo, tra cui Era pra ser, Esquadros, Mais feliz e Cariocas. Non mancheranno ancora nuovi singoli, come Veneno bom, che fa parte di un gruppo di dieci canzoni scritte dalla cantante-compositrice di Porto Alegre durante l’isolamento nella sua casa di Rio de Janeiro nel 2020.
Nove di queste composizioni hanno dato vita al suo album più recente: Só, un lavoro provocatorio, uscito in Brasile in piena pandemia da Covid-19, periodo durante il quale Adriana Calcanhotto si è dimostrata una delle artiste più proattive del suo Paese. Ha usato l’arte come appello al cambiamento. La sua composizione più forte è 2 de Junho, una canzone di protesta sulla morte Miguel Otavio Santana da Silva, bambino nero di cinque anni la cui morte ha accesso discussioni sul razzismo profondamente radicato in Brasile e su come si sia aggravato durante la pandemia. 2 de junho è stata registrata ed eseguita da una delle più intese interpreti brasiliane, Maria Bethânia. Il concerto sarà introdotto da una breve intervista condotta dal giornalista Max De Tomassi.
Lunedì 13 Massimo Venturiello incontra Nicola Fano, giornalista, storico del teatro, autore teatrale e docente di Storia del teatro per la sezione Teatro di Officina Pasolini, in occasione dell’uscita del suo libro La candela di Caravaggio. Da Paolo Uccello a Burri: quando l’arte dà spettacolo. Il teatro è un modo di guardare, come la pittura e la scultura, e le storie di queste discipline si intrecciano, in un rapporto stretto che riguarda tutte le epoche fin dai tempi di Pompei. La candela di Caravaggio racconta questa relazione privilegiata attraverso alcuni quadri e alcuni artisti. Ciascuna delle diciotto opere d’arte scelte dall’autore è come un romanzo nel quale la società del tempo si rispecchia, grazie alla visione e alla teatralità che essa esprime.
Mercoledì 15 Crescenza Guarnieri regala una interpretazione intima in Tutti i miei cari, testo di Francesca Zanni di incredibile attualità che, attraverso la vita e le poesie di Anne Sexton, una donna in anticipo sui tempi che da casalinga frustrata arrivò a vincere il Pulitzer, racconta il nostro mondo liquido, dove si sono persi i punti di riferimento e dove tutti noi – come lei – siamo in attesa di qualcosa, anche se non sappiamo bene di cosa. Un’intensa Crescenza Guarnieri porta per mano gli spettatori dentro un mondo che sembra lontano, ma che invece è proprio dietro l’angolo, a un passo da noi. La regia di Francesco Zecca, come una partitura musicale, esalta i pieni e i vuoti dell’anima di questa donna, perennemente in bilico.
Lunedì 20 il giovane trio Suonno d’Ajere, composto da Irene Scarpato (voce), Gian Marco Libeccio (chitarra classica) e Marcello Smigliante Gentile (mandoloncello e mandolino) presenta in concerto Suspiro, album che segna il loro esordio discografico dopo tre anni di numerosi concerti. Il trio è composto da musicisti che hanno attraversato percorsi musicali variegati, dal jazz alla formazione classica di conservatorio alla tradizione popolare. La scelta della strumentazione richiama gli assetti strumentali della ‘posteggia’ del primo Novecento. Mossi dalla voglia di rispolverare alcuni dei grandi classici della canzone napoletana, tra un arpeggio e un canto a cuore aperto, i Suonno d’Ajere eseguiranno non tanto una mera riproposta di canzoni immortali all’ombra del Vesuvio, quanto piuttosto una selezione di brani attenta, dettata dallo studio ragionato delle fonti e dei repertori.
Giovedì 23 Tatiana Tarsia, in arte Tarsia, cantautrice lucana proveniente da una storica famiglia di intarsiatori e artisticamente cresciuta a Roma, presenta per la prima volta dal vivo il suo album Luna Park. Ad accompagnarla cinque musicisti e alcuni ospiti speciali che si alterneranno sul palco. Il sound di Tarsia trae ispirazione dai suoni della musica mediterranea, arricchiti da sonorità soul, jazz, r&b e dall’uso dell’elettronica e di strumenti vintage che danno alle canzoni un sound elettro soul moderno e ricercato, a tratti capace di riportare l’ascoltatore indietro nel tempo.
Venerdì 24 torna Moodboard – speciale SPAGHETTILAND, ciclo di appuntamenti dedicato ai nuovi artisti della canzone italiana. Condotto da Riccardo Zianna, speaker di Radio Sonica, mc di uno dei più noti format di concerti della nuova musica Spaghetti Unpuggled, nonché founder della webzine rivolta al mondo studentesco e universitario Facce Caso, ospiterà uno speciale dedicato proprio a Spaghettiland, il festival estivo di Spaghetti Unplugged, con alcuni degli esponenti più interessanti della nuova generazione di songwriters.
Domenica 26 Tosca e Giorgio Cappozzo tornano con un nuovo atteso live di D’Altro Canto, format che riprende nel titolo il nome dell’album di Tosca, uscito in edizione limitata con le cover eseguite durante l’omonima trasmissione di Radio3. In questo appuntamento, scritto come sempre da Tosca, Giorgio Cappozzo e Valentina Romano, il tema sono le grandi donne della musica attraverso un racconto che ha come protagoniste sia interpreti diventate icone della musica che artiste lontane dalle luci dei riflettori ma che con la loro storia, con la loro musica, armate solo della propria voce, hanno contribuito a cambiare il mondo e le regole, infrangendo confini prima di loro quasi invincibili. Gli ospiti saranno: l’attore e trasformista Arturo Brachetti, la compositrice e pianista Rita Marcotulli, l’attrice Serena Rossi. La direzione artistica è di Tosca e Joe Barbieri, a cui è affidata anche la direzione musicale. Sul palco gli artisti saranno accompagnati nelle loro esibizioni da Giovanna Famulari al violoncello e pianoforte e Massimo De Lorenzi alla chitarra e Luca Scorziello alle percussioni.