La responsabile per il IX Municipio del comune di Roma, nonché responsabile provinciale alla cultura per il movimento Italia dei Diritti, torna sull’ipotesi di cambiare il nome della fermata metro Eur Magliana proposta dai consiglieri PD criticando la scelta e sottolineando quali siano i veri problemi che da anni affliggono la Capitale e che risultano ancora irrisolti
Già dall’aprile dell’anno in corso si cominciava a parlare del possibile cambio del nome della fermata Metro romana della linea B Eur Magliana: un’idea lanciata dai consiglieri PD del IX Municipio che ha suscitato non poche polemiche da parte soprattutto dei residenti del quartiere romano.
Da un sondaggio lanciato dal Municipio IX di Roma, si è arrivati alla scelta del nuovo nome: dovrebbe essere “Colosseo quadrato” (così come viene chiamato dai romani il palazzo della Civiltà Italiana). Sull’argomento torna il movimento Italia dei Diritti presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro e lo fa tramite la responsabile per il IX Municipio Ester Campese che detiene all’interno del movimento anche l’incarico di responsabile provinciale romana per la Cultura:
«Roma da diversi anni è oramai tristemente nota nel mondo non solo per la sua decadente bellezza, ma anche per le buche disseminate in tutta la città e per i buchi di bilancio (mai veramente sanati pur passando da giunta a giunta). Attraverso i suoi cittadini Roma paga un tributo, in termini economici, tra i più altri e senza nemmeno godere dei servizi.
Anche la Giunta Gualtieri, oramai non più “neo” sta affrontando il problema, ma non ci sembra con interventi davvero decisivi. Il risultato è che tra buche, immondizia, viabilità etc, si fornisca una cartina di tornasole di Roma, nel mondo, davvero indecorosa.
In questa situazione davvero critica fa specie apprendere che per la “remise in forme” alcuni esponenti politici del PD decidano di lanciare un sondaggio social per modificare il nome di alcune stazioni metro.
Sì, accade anche questo. Parliamo in particolare della stazione metro EUR Magliana che funge anche da snodo ferroviario, con il trenino per Ostia Lido. Magliana evidentemente evoca “ricordi” non edificanti…la banda e altri misfatti. Eppure in questa stessa fermata vi è spazio anche per l’arte dato che vi sono diversi mosaici di Tamás Lossonczy e Antonio Passa.
Quindi ci sembra che piuttosto che affrontare le problematiche di viabilità, in questo caso si sia optato per un puro restauro di “facciata” semplicemente cambiando il nome evocando quello del Palazzo della Civiltà Italiana e dunque rinominando la fermata con Colosseo Quadrato.
Questo infatti è il nome con cui i romani chiamano l’edificio in questione. Gironzolando sul web è poi facile scoprire che l’iniziativa di cambio nome delle fermate metro riguarda anche altre stazioni. Non aggiungiamo altro».
Potrebbe interessarti anche: Italia dei Diritti, uccisa a colpi di maggioranza la democrazia nell’unione dei comuni della Valle Ustica