L’importanza della legna da ardere in inverno: come spaccarla e come conservarla
Quando arriva l’inverno, chi può contare sulla presenza di un bel camino è già un passo avanti: potrà infatti godersi il calore del fuoco domestico durante le rigide serate della stagione delle piogge, creando così un’atmosfera in casa particolarmente accogliente e calorosa.
Di contro, piuttosto che spendere soldi per l’acquisto dei ceppi, è possibile risparmiare e – perché no – fare anche un po’ di sana attività fisica, spaccando da soli la legna.In secondo luogo, l’utilizzo di un camino conviene per un altro motivo, ancora una volta economico. Consente infatti di risparmiare sull’uso del gas per alimentare la caldaia e i sistemi di riscaldamento domestici. Ecco spiegato perché oggi vedremo insieme l’importanza della legna da ardere in inverno, e alcune informazioni utili su come spaccarla e su come conservarla nella maniera corretta.
Come spaccare la legna per il fuoco nel modo corretto
Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione, quando si spacca la legna per prepararla per la combustione nei camini o nelle stufe, o per la conservazione in legnaia. Si parla ad esempio del diametro e delle dimensioni dei ciocchi, ma anche degli strumenti più adatti per tagliarla come si deve.
Una questione di dimensioni
Per prima cosa, è tutta una questione di dimensioni. Se i ceppi sono troppo grandi, infatti, bruceranno a lungo ma producendo poco calore, e il caminetto si riempirà rapidamente di cenere. Al contrario, se sono troppo piccoli, si accenderanno facilmente ma si spegneranno altrettanto rapidamente, rendendo necessario alimentare di continuo il camino.
Inoltre, un ceppo con un diametro elevato potrebbe creare non poche difficoltà sia in fase di stagionatura, sia quando tenteremo di inserirlo nella legnaia, nel camino o nella nostra stufa. La dimensione ideale per un ceppo in grado di bruciare correttamente, ed emettere una sana dose di calore, ha una lunghezza pari a circa 50 cm e un diametro dai 15 ai 30 centimetri.
Gli strumenti più adatti per spaccare la legna
Per riuscire a spaccare i ciocchi velocemente, ma ottenendo un risultato di spessore, è consigliabile utilizzare alcuni strumenti specifici. Il primo è facile da immaginare, e si tratta dell’ascia spaccalegna, che può essere scelta leggendo la guida su spaccalegna.org, per esempio. Chi desidera fare meno fatica, e può permettersi di spendere cifre importanti, potrebbe invece optare per strumenti come gli spaccalegna elettrici, idraulici o a scoppio.
Per rompere il legno duro si suggerisce di comprare un cuneo resistente, da fissare sul ceppo, o in alternativa un maglio. Inoltre, è sempre il caso di preparare il cosiddetto blocco di taglio: si tratta di un tronco mozzato alla base o di un pezzo di legno posizionato orizzontalmente, sul quale vengono appoggiati i ceppi da spaccare. Ovviamente, prima di procedere con le operazioni, conviene sempre indossare tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale) necessari, come i guanti da lavoro e le scarpe con punte rinforzate in acciaio.
Consigli per lo stoccaggio della legna da ardere
Una volta spaccata la legna, arriva il momento di passare alla fase successiva: lo stoccaggio in legnaia. Bisogna infatti conservare la legna da ardere, in modo che possa rimanere asciutta, possibilmente in un luogo ventilato, protetto dalla pioggia ed esposto ai raggi del sole, dandole così la possibilità di stagionare correttamente. Di norma la stagionatura richiede come minimo 1 anno: se si brucia la legna appena tagliata, il rischio è di inquinare l’ambiente, oltre che di impuzzolire tutta la casa con il fumo.
Il modo migliore per conservare la legna è stoccarla in una legnaia apposita, coprendone la superficie con un telo impermeabile, ma dandole comunque la possibilità di “respirare”. Altre soluzioni alternative sono i box in rete metallica o la realizzazione di una piramide con i ciocchi.