Lodè: educazione civica in cammino
Si è concluso lunedì scorso il progetto del Comune di Lodè, un progetto didattico di educazione ambientale incentrato sulla sicurezza e sui beni comuni, attuato dal CEAS Montalbo nella Scuola Primaria di Lodè.
Il programma “educazione civica in cammino” è nato con l’idea di contribuire a rendere gli studenti cittadini responsabili e attivi e a promuovere in loro la partecipazione alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri, e di renderli più consapevoli nei riguardi del paesaggio che li circonda in ogni suo aspetto, apprezzandone interamente tutta la ricchezza, dalla biodiversità ambientale all’opera dell’uomo. L’obiettivo è stato di ampliare negli studenti una coscienza dei valori del proprio territorio che poi potranno e dovranno promuovere in un’ottica di sviluppo ecosostenibile.In accordo con le docenti della Scuola Primaria di Lodè si sono svolte due uscite didattiche nei giorni del 25 e del 30 maggio: durante la prima mattinata si è svolta una passeggiata all’interno del perimetro urbano di Lodè, finalizzata alla scoperta della storia, della cultura e delle tradizioni dei luoghi, dei mutamenti sociali e dei cambiamenti che l’uomo ha dovuto affrontare nel corso degli anni.
L’itinerario ha seguito un percorso culturale partendo dai nuovi murales del paese (Corso Villanova) ed è proseguito al centro storico del paese, in un cammino antropologico che ha toccato tante e diverse tematiche: il muralismo, la storia e le leggende del paese, l’architettura e i beni sacri delle chiese. Si è sottolineato come essi siano beni comuni da rispettare e valorizzare, insieme a tutte le altre tradizioni popolari lodeine, in quanto patrimoni immateriali della comunità. Si è dato particolare rilievo alla riscoperta dei toponimi, dei nomi sardi e del loro significato, strettamente legati ad aspetti del paesaggio, della vita lavorativa, delle risorse ambientali o della storia.
Durante l’itinerario si è inoltre affrontato anche il tema della sicurezza, toccando i temi del dissesto idrogeologico e degli incendi boschivi. Facendo riferimento agli ultimi eventi alluvionali che hanno colpito la nostra regione, in particolare nel 2013 e nel 2020, si è discusso di sicurezza, della macchina organizzativa in caso di alluvioni e si è indicato ai ragazzi due punti di ammassamento all’interno del paese (zona Padre Pio e Piazza Villanova), mostrando loro le strade individuate come vie di fuga.
La seconda giornata, svolta il 30 maggio, si è invece incentrata sulla biodiversità lungo le antiche carrarecce dei carbonai sul Montalbo. Gli studenti, guidati dal personale del CEAS, dal naturalista Bobore Frau e dagli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Stazione di Lula, sono stati guidati tra le relazioni esistenti tra ambiente e storia presenti lungo il sentiero 104 del CAI (Club Alpino Italiano) che dalla Cantoniera Guzzurra porta alla fonte di Mariane ‘e Jana.
Attraverso un percorso sensoriale, gli studenti hanno avuto modo di indagare e conoscere i luoghi visitati, sia dal punto di vista storico (le antiche vie dei carbonai) che ambientale (fauna, flora, geologia del luogo) osservando con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti e i fenomeni naturali. Si sono esaminati e si sono riconosciuti anche le tracce e i segni di presenza che gli animali inevitabilmente lasciano al loro passaggio.
Il personale del CFVA della stazione di Lula ha poi illustrato l’importanza della tutela della biodiversità e delle principali cause di declino (incendi boschivi, e dissesto idrogeologico) e i danni da essi causati. Ci si è soffermati sui comportamenti da adottare in caso d’avvistamento incendio e in caso di alluvioni (la sicurezza del territorio e i bollettini di criticità idrologica regionale) e sulle norme di sicurezza da adottare in caso di queste calamità. I partecipanti si sono calati infine nei panni di naturalisti e muniti di binocoli hanno potuto osservare il panorama circostante.
La mattinata si è conclusa con una merenda a KM 0, offerta a tutti i partecipanti: sas gathas, prodotte dall’azienda agricola “Su cunzatu de Vitale”, sono state occasione per parlare della gastronomia come bene immateriale e identitario di una comunità. Durante la presentazione la titolare, Loredana Contu, ha infatti riportato ai bambini: “Per noi come azienda è importante tramandare le nostre tradizioni tramite la gastronomia, che negli ultimi anni purtroppo si stanno un po’ perdendo. Per questo siamo sempre lieti di partecipare a questo tipo di manifestazioni.”
“Uno degli obiettivi della nostra amministrazione è fare in modo, con questi progetti, di dare a tutti la possibilità di conoscere il nostro territorio” dice Antonella Canu, sindaca di Lodè. “E’ molto importante lavorare in particolar modo con i bambini, perché sono coloro i quali, nel futuro, avranno il compito di farsi portavoce di questi valori e di queste risorse, e a loro spetterà poi il compito di valorizzare ulteriormente quanto oggi si sta realizzando e promuovendo”.