Percorsi per il rilancio sistema industriale nord ovest: Ministero dello sviluppo economico e Consorzio industriale di Sassari a confronto sullo sviluppo del territorio del nord ovest
Percorsi e strategie per il rilancio del sistema industriale del nord ovest. Ma soprattutto strumenti e tempi certi. Questi gli obiettivi del recente incontro tra il viceministro dello sviluppo economico Alessandra Todde e i vertici del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari. Nella sede consortile di Sassari erano presenti anche i sindaci e i presidenti dei consigli comunali dei Comuni di Sassari, Porto Torres e Alghero, il commissario straordinario della Provincia e il coordinatore del TIPS.Tanti i temi trattati e le istanze territoriali presentate, in un’agenda fitta e articolata che ha preso spunto dall’Accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa e i rapporti con Invitalia. Altri temi sul tavolo quello relativo all’incubatore di imprese di Porto Torres, al deposito di GNL a Porto Torres e le Zone Economiche Speciali.
Riguardo la realizzazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale per l’area di crisi industriale complessa è stato evidenziato che solo una minima parte degli interventi sono stati realizzati. Tra gli altri, non è stato ancora stanziato il fondo di 30 milioni per le infrastrutture sul porto industriale.
“È stato un incontro importante per definire lo stato di avanzamento dell’accordo di programma. Ci sono delle parti, per esempio la parte infrastrutturale relativa al porto, che devono trovare ancora attuazione e che è importante vengano accelerate. – dice la viceministra Todde – Abbiamo condiviso le possibili alternative sul fronte energetico, nonché sulla necessità di attrarre le aziende con l’attivazione della ZES. Sono tutti temi sostanziali per poter parlare di prospettive. Non ultimo il ruolo del petrolchimico e la necessità di interazione tenendo presenti le ultime decisioni di Eni su Matrica in modo che possano essere coerenti con la strategia disegnata localmente”.
Inoltre, il recente bando di Invitalia, con una dotazione di 22 milioni, ha visto superare la fase dell’istruttoria solo 4 aziende sulle 6 che hanno partecipato.
Il CIPS ha criticato Invitalia per la scarsa pubblicità del bando e per i tempi lunghissimi di gestione delle pratiche e conseguente erogazione dei fondi, nonché per la scarsa coerenza con le strategie definite nel PRRI e per l’assenza sul territorio.
È stata anche l’occasione per rimarcare l’importanza dell’incubatore di imprese di Porto Torres, che Invitalia vorrebbe dismettere, e per chiedere un impegno affinché rimanga a disposizione della comunità industriale.
Il Consorzio industriale intende promuovere l’attivazione dei contratti di sviluppo, strumento agevolativo per il finanziamento di iniziative di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema industriale. Al riguardo, la viceministra ha preso l’impegno di coinvolgere gli esperti del MISE in un prossimo incontro tecnico per divulgare le grandi opportunità derivanti da questo strumento.
Il presidente del CIPS Valerio Scanu commenta: “Alla rappresentante del governo è stata ribadita la volontà di rafforzare la vocazione industriale delle nostre aree con la necessità e urgenza di finanziare progetti già avviati e ritenuti prioritari. Su tutti, la nuova infrastrutturazione del porto industriale di Porto Torres, dal quale ripartire con la riqualificazione delle aree portuali per lo sviluppo di nuove filiere produttive legate all’economia del mare.”
Altro tema ha riguardato la recente decisione del governo che prevede l’approvvigionamento del metano mediante nave gasiera (FSRU) su Porto Torres. Considerate le mutate condizioni di contesto, è stata condivisa l’ipotesi di riproporre un deposito di GNL con rigassificatore da realizzare sulla terraferma. Il CIPS ha già incontrato alcuni gruppi industriali disponibili a realizzare l’opera su un’area ritenuta idonea per ospitare l’infrastruttura energetica.
La viceministra Todde è stata inoltre informata sulla manifestazione di interesse avviata dal CIPS per l’acquisizione di aree nel perimetro ENI da destinare allo sviluppo di un nuovo polo industriale con la riqualificazione e infrastrutturazione del porto industriale. La realizzazione del progetto strategico rappresenta un passaggio propedeutico per favorire la nascita di un nuovo polo per la cantieristica navale, un hub per la logistica e lo sviluppo della blue economy.
La riunione è stata l’occasione per rimarcare il grave ritardo nell’attivazione delle ZES in Sardegna. Per il Nord Ovest il riferimento è alle aree industriali gestite dal CIPS: Porto Torres, Sassari Truncu Reale e Alghero San Marco.
“Il ritardo nell’attivazione delle ZES sta penalizzando lo sviluppo industriale in Sardegna, con investitori che potrebbero dirottare le iniziative sulla penisola. È stato chiesto perciò un interessamento per rimuovere eventuali ostacoli che impediscono l’avvio di questa grande opportunità di crescita economica” ha sottolineato il presidente Scanu.
I rappresentanti del CIPS e gli amministratori locali hanno concluso con la richiesta di un prossimo aggiornamento sull’evoluzione delle istanze presentate, ribadendo che gli interventi e le iniziative programmate non sono più procrastinabili.