Portati alla luce i reperti archeologici di Laguna
Gerolamo Fazzini (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia) : ” Sabato 18 Giugno, ore 10, per la prima volta si apriranno i depositi della Soprintendenza al Tezon Grande per mostrare numerosi i ritrovamenti mai esposti prima al pubblico e alla stampa”.
Portati alla luce i reperti archeologici di Laguna: Il 17 – 18 – 19 Giugno le Giornate Europee dell’Archeologia ritornano in presenza con 100 eventi targati Archeoclub D’Italia. Apertura straordinaria al Lazzaretto Nuovo di Venezia!! Tre grandi e meravigliosi eventi: Sabato 18 Giugno alle ore 10, al Lazzaretto Nuovo di Venezia, Archeologia della Laguna Nord di Venezia. Per la prima volta verranno esposti per il pubblico e la stampa reperti provenienti da alcuni siti archeologici, custoditi nel Deposito della Soprintendenza ospitato in Tezon Grande al Lazzaretto Nuovo di VeneziaDomenica 19 Giugno – Ore 16 – Le Storie al Tezon Grande – Nell’occasione sarà presentato al pubblico il progetto quinquennale “Graff-IT: Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th Century” vincitore di un ERC Advanced Grants destinato ai migliori ricercatori di tutta Europa.
Domenica 26 Giugno – dalle ore 15 – Archeologia Junior – con Marco Paladini (la storia dell’isola e il mestiere dell’archeologo). Il Sentiero delle Barene – con Annamaria Zanetti (l’ambiente della Laguna di Venezia). Sguardo Ittico – con Luigi Divari e Mare di Carta (festeggiamo i 25 anni di Mare di Carta presentando il libro ABC delle barche veneziane raccontate ai ragazzi).
“Tre eventi speciali organizzati al Lazzaretto Nuovo per le Giornate Europee dell’Archeologia 2022 ! Sabato 18 Giugno, alle ore 10, al Lazzaretto Nuovo di Venezia, Archeologia della Laguna Nord di Venezia. Per la prima volta verranno esposti per il pubblico e la stampa reperti provenienti da alcuni siti archeologici, custoditi nel Deposito della Soprintendenza ospitato in Tezon Grande al Lazzaretto Nuovo di Venezia e fino a questo momento mai esposti in pubblico. Il tutto grazie all’evento organizzato da Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna, Università Ca’ Foscari di Venezia – Dipartimento di Studi Umanistici ed Ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani, Archeoclub D’Italia”. Lo ha annunciato Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia.
Domenica 19 Giugno, Le Storie del Tezon Grande, dalle ore 16 alle ore 18.
“Visita speciale dedicata al secondo più grande edificio storico della Laguna di Venezia: l’immenso Tezon Grande. Lungo oltre cento metri, era ed è il “cuore pulsante” dell’isola. In questa apertura straordinaria torneranno a vivere le voci e le caratteristiche delle migliaia di persone che hanno frequentato l’isola nei secoli, in transito fra Oriente e Occidente, testimoni di lingue e culture diverse – ha continuato Fazzini – grazie ai due più importanti progetti di ricerca dell’ecomuseo: Pareti di voci, dedicato alle affascinanti scritture parietali originali, e lo scavo archeo – antropologico del Camposanto. E racconteremo inoltre la particolare costruzione dell’edificio, un monumento architettonico unico nel suo genere.
Nell’occasione sarà presentato al pubblico il progetto quinquennale “Graff-IT: Writing on the Margins. Graffiti in Italy, 7th to 16th Century” vincitore di un ERC Advanced Grants destinato ai migliori ricercatori di tutta Europa. Il progetto porterà alla creazione del primo repertorio italiano dei graffiti medievali e della prima età moderna e coinvolgerà anche le scritture parietali dei due Lazzaretti Veneziani. Ce ne parlerà Francesca Malagnini dell’Università per Stranieri di Perugia, studiosa responsabile del progetto Pareti di Voci, che è parte del gruppo di ricerca internazionale di Graff-IT coordinato da Carlo Tedeschi dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara.
Ambika Flavel presenterà invece i risultati delle indagini archeo-antropologiche del “Camposanto” del Lazzaretto Nuovo, che conduce dal 2015 con l’Università dell’Australia Occidentale di Perth (UWA) – Centre for Forensic Science e la concessione di scavo del Ministero della Cultura. Il suo workshop “Archaeology-Anthropology Fieldschool” riprende il giorno seguente dopo due anni di stop a causa della pandemia;
Giovanni Caniato, già Archivio di Stato di Venezia, racconterà la straordinaria opera di costruzione del mastodontico Tezon Grande, realizzato per scopi e in tempi, modi e materiali eccezionali e all’avanguardia; simbolo architettonico ed etnografico della rivoluzionaria politica di salute pubblica con cui sei secoli fa la Repubblica di Venezia mise a sistema la quarantena giunta fino ai giorni nostri”.
Ed invece – DOMENICA 26 GIUGNO 2022 ~ TUTTI IN ISOLA KIDS ! (ore 15.00-18.00)
“Apertura straordinaria dell’isola dedicata ai ragazzi dai 10 ai 13 anni con tre laboratori dedicati all’archeologia – ha affermato Fazzini – alla botanica e alle barche lagunari (i ragazzi saranno divisi in tre gruppi che faranno ogni laboratorio della durata di circa 30′ ciascuno). Archeologia Junior – con Marco Paladini (la storia dell’isola e il mestiere dell’archeologo).
Il Sentiero delle Barene – con Annamaria Zanetti (l’ambiente della Laguna di Venezia). Sguardo Ittico – con Luigi Divari e Mare di Carta (festeggiamo i 25 anni di Mare di Carta presentando il libro ABC delle barche veneziane raccontate ai ragazzi)”.
“Il Lazzaretto Nuovo è tra i lazzaretti veneziani, l’unico ad essere stato pienamente recuperato in questi ultimi decenni. Oggi, dopo i molti restauri realizzati – ha concluso Gerolamo Fazzini, archeologo e Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Venezia- oltre agli aspetti storico-archeologici e monumentali, è usufruibile anche come area naturalistica e ambientale: un ecomuseo. A Venezia dopo il “Lazzaretto vecchio” (1423), primo lazzaretto della storia, dove erano isolati i casi manifesti di peste, nel 1468 venne istituita una seconda struttura sanitaria che aveva il compito di isolare i sospetti, detto “lazzareto novo” per distinguerlo dall’altro già esistente, Lazzaretto Vecchio. Dunque è qui che è nata la prima quarantena. Interessanti sono l’area archeologica, il Tezon Grande oggi museo con numerosi reperti, poi la Cinta Muraria con il belvedere, il Sentiero delle Barene in grado di mostrarci la Laguna nel suo stato d’origine”.