Mercoledì 8 giugno, a partire dalle 18.30, nei giardini della Sezione Sardegna della Biblioteca Satta si terrà un incontro per spiegare i cinque quesiti referendari sulla giustizia su cui saranno chiamati a esprimersi i cittadini domenica 12.
Nella prima parte interverranno l’avvocato Angelo Mocci, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nuoro; l’avvocato Basilio Brodu, già presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nuoro e attualmente componente della commissione paritetica Stato – Regione; l’avvocato Priamo Siotto, già presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nuoro e già componente del Consiglio Nazionale Forense.I tre giuristi, nella prima parte dell’incontro, saranno chiamati a spiegare i cinque quesiti e a illustrare i riflessi che potranno avere sull’ordinamento giuridico. A coordinare i lavori di questa prima parte dell’iniziativa sarà chiamata l’avvocato Francesca de Ambrosis, del Foro di Nuoro.
La seconda parte dell’incontro sarà invece riservata al dibattito politico. Parteciperanno Pierluigi Saiu, consigliere regionale, capogruppo della Lega nell’assemblea legislativa sarda e consigliere comunale di Nuoro; Giuseppe Talanas, consigliere regionale, presidente della quarta commissione permanente governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità; Stefano Tunis, consigliere regionale e fondatore del movimento “Sardegna20Venti”; Pietro Pittalis, deputato, componente della commissione giustizia alla Camera; Ugo Cappellacci, deputato, coordinatore regionale di Forza Italia e presidente della regione nella XIV legislatura; Michele Pais, presidente del consiglio regionale della Sardegna.
“Il 12 giugno si vota per cambiare la giustizia. Intorno al referendum è stato alzato un muro di silenzio che noi vogliamo rompere con il dialogo e il confronto.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di parlare di giustizia e dei quesiti referendari. Lo faremo insieme a giuristi e rappresentanti politici.
Sarà una bella occasione di confronto per parlare di un tema fondamentale per la vita dei cittadini” – conclude Saiu.