Aumenta la burocrazia: ora serve la firma digitale dell’allevatore (il 90% di costoro non la possiede). Le domande scadono martedì 21 giugno: vi è il rischio concreto che molti non riescano a presentarle
Sul portale dell’Agenzia Laore, il 10 Giugno, è stato pubblicato il bando per gli aiuti previsti dalla Regione Sardegna a favore del comparto suinicolo (previsti dalla Legge Regionale 9 Marzo 2022 n. 3 e dalla delibera della Giunta Regionale n. 9/46 del 24 Marzo 2022).
Gli aiuti sono finalizzati al ristoro per le pesanti ricadute sulla redditività e sulla stabilità economica delle aziende a seguito della pandemia.
I beneficiari sono Piccole Medie Imprese (PMI), proprietarie e/o detentrici, che allevano un numero pari o superiore a 10 riproduttori femmine, registrati nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) alla data del 31 dicembre 2021, che abbiano effettuato un censimento obbligatorio nel corso del 2021.
L’importo dell’aiuto è fissato a 150 euro per riproduttore femmina, con massimale di 37.500 euro per beneficiario (250 capi).
La domanda di aiuto deve essere presentata all’Agenzia Laore Sardegna – Servizio aiuti e premi in agricoltura – esclusivamente online mediante la piattaforma informatica dedicata e secondo procedure e condizioni riportati nel bando. La compilazione delle domande è possibile a partire dalle ore 12:00 del 14 giugno 2022 e sino alle ore 14:00 del 21 giugno 2022.
Per l’accesso alla piattaforma informatica è necessario almeno uno dei seguenti strumenti di autenticazione:
– Identità Digitale SPID di livello 2
– Carta d’Identità Elettronica (CIE)
– Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
Le domande devono essere firmate esclusivamente con firma digitale.
Tore Piana, presidente del Centro studi agricoli, afferma senza mezzi termini che: “la richiesta della firma digitale è un aumento della burocrazia, si fa l’esatto contrario di quanto si dice e si richiede. La firma digitale è una cosa delicatissima che l’allevatore non dovrebbe mai cedere a nessuno.
Come sempre si sa esattamente che per le domande di aiuto, gli allevatori Sardi si rivolgono ai CAA ai CAF; questa richiesta della firma digitale rischia di non far presentare le domande di aiuto agli allevatori. Posso affermare che oggi il 90% degli allevatori in Sardegna non ha la firma digitale e per richiederla il costo è di circa 100 euro (compreso di Pen Drive).
Non voglio immaginare cosa accadrà quando si aprirà il bando per gli indennizzi previsti al comparto Ovi Caprino dove le domande sono oltre 12 mila. I tempi sono ristretti: 7 giorni non sono sufficienti per organizzare l’inoltro delle domande stesse.
Oggi stesso scriverò all’Assessore all’Agricoltura perché autorizzi i CAA ad inoltrare le domande senza uso della firma digitale del singolo allevatore e se proprio si vuole fare una doppia verifica, si richieda nel bando la OTP con messaggino sms sul cellulare dell’allevatore”.
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