Viaggio surreale tra gli effetti collaterali della pandemia con “Ricoverid: dialoghi ironici in una società post Virus” – il nuovo libro del vignettista Tullio Boi, protagonista insieme con il comico Gabriele Cossu DOMANI (giovedì 16 giugno) alle 18.30 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari per un nuovo appuntamento con I Giovedì Letterari del CeDAC Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo nell’ambito di Legger_ezza 2022.
S’intitola “Ricoverid: dialoghi ironici in una società post Virus” il nuovo libro del vignettista Tullio Boi, scritto a quattro mani con l’attore comico Gabriele Cossu, che racconta le conseguenze della pandemia mettendo l’accento sugli effetti paradossali e sulle strategie individuali per proteggersi dalla malattia, in chiave naturalmente satirica, per un colorato affresco di varia umanità: la parola all’autore e al suo “complice” e compagno di viaggio DOMANI (giovedì 16 giugno) alle 18.30 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari in un nuovo appuntamento con “I Giovedì Letterari” organizzati dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo sotto le insegne di Legger_ezza 2022 / Promozione della Lettura.
Il libro, dedicato «a tutti coloro che hanno sofferto a causa del Covid e a chi ama sorridere alla vita», inizia con lo squillo inquietante di un citofono e un volto inquadrato nelvisore, rigorosamente e temerariamente “senza” mascherina: solo dopo una serie di preparativi, a cominciare dall’inevitabile igienizzazione delle mani con l’Amuchina lanciatagli dal terzo piano, il visitatore riesce a persuadere l’amico a raggiungerlo per un giro all’aria aperta. Inizia così il viaggio reale e metaforico dei due protagonisti, il noto e apprezzato autore di “Odissea di una Mucca in Carrozzina” e di “Disabillkill”, dizionario satirico sulla disabilità con prefazione di Sergio Staino e il poliedrico artista che si divide tra il cabaret e passione per la matematica, nelle atmosfere di una città segnata dall’esperienza del lockdown e dalla paura del contagio, tra precauzioni quasi esagerate e beata incoscienza.
I dialoghi surreali mettono in risalto l’atteggiamento quasi opposto dei due uomini, l’uno ragionevolmente preoccupato per il suo status di persona fragile e dunque particolarmente esposta, l’altro teso a sdrammatizzare per evitare il rischio che il pur giustificato timore di un pericolo invisibile ma assolutamente reale finisca con il diventare un’ossessione: «così non vivi più» avverte. Insomma una strana coppia alle prese con un mondo che dietro l’apparente tranquillità è profondamente cambiato, perché la gente ha (ri)acquistato la consapevolezza della propria vulnerabilità e probabilmente ripensato la propria scala di valori e le proprie priorità.
E come se non bastasse, quando si sperava di poter intravedere la luce alla fine del tunnel dopo il lockdown e le tante, troppe vittime della pandemia, con l’auspicio di un prossimo ritorno verso una sorta di “normalità”, ci si trova nel pieno di un conflitto bellico in territorio europeo: “Ricoverid” diventa così una riflessione sul dramma della malattia, sulla paura delle conseguenze e le conseguenze della paura di un ipotetico contagio e sull’assurdità della guerra.
Tra l’emergenza sanitaria tuttora in corso, nuove ondate di profughi e l’orrore dei racconti dal fronte, di fronte a una doppia tragedia (che si aggiunge a quelle già note) la situazione sociale generale appare assai triste. Tullio Boi e Gabriele Cossu, uno affermato vignettista l’altro comico brillante, hanno messo nero su bianco le battute di «un ipotetico dialogo, spesso esilarante, la cui conclusione è un sostanziale inno alla vita, che rifugge tutte le esagerazioni, in un senso o nell’altro. Il loro incontro, da cui nasce un giro assieme nella città di Cagliari, evidenzia posizioni inizialmente opposte che poi si capovolgono per terminare in due ricoveri decisamente differenti…»
“Ricoverid” comprende nove capitoli, ognuno abbinato a una canzone, a cui corrispondono tema e titolo dell’episodio, quasi a comporre una colonna sonora ideale (con tanto di link) che il lettore può scegliere di ascoltare, immergendosi nel clima e condividendo le considerazioni dei due protagonisti… fino al sorprendente finale, allegro (ma non troppo) che fa pendant con il virus “negazionista” in copertina.
L’autore
Tullio Boi è un vignettista satirico. Incomincia a dedicasi all’attività di vignettista nel 2006 col soprannome di Brulliotoi arrivando a pubblicare dal 2007 al 2009 su vari siti come panorama.it, altravoce.net e corriere.it. Pubblica anche sul Quotidiano della Satira, sul Vernacoliere e vari quotidiani sardi. Lavora anche per la televisione con un programma su Sardegna1tv. Alcuni suoi lavori sono stati ospitati sul sito di Beppe Grillo nell’estate 2007.
Nel 2008 è il vignettista di Tiscali Notizie. Nel 2010 pubblica “Odissea di una Mucca in Carrozzina” per Carlo Delfino Editore e nel 2012 “Abile non arruolato” per Domus de Janas editore. Successivamente cura con altri autori per conto dell’associazione “Legalità e giustizia” la raccolta di vignette “Legalmente” (Tempesta Editore, 2014) e nello stesso anno insieme a Pietro Vanessi realizza “Disabillkill”, dizionario satirico sulla disabilità, con prefazione di Sergio Staino e la collaborazione di altri disegnatori. Cristian Mannu è nato e vive in Sardegna. Con la sua prima opera, “Maria di Ísili” (Giunti, 2016), ha vinto la ventottesima edizione del Premio Italo Calvino e la prima edizione del Premio Fondazione Megamark. È stato inoltre finalista al Premio Berto, al Premio Dessì e al Premio Opera Prima 2016.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI AL MASSIMO
Nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari martedì 21 giugno alle 18.30 la parola a Michele Atzori alias Dr.Drer che presenta “Giornata Avara”.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.