Di seguito si riporta – integralmente – un articolo pubblicato l’8 giugno scorso sul sito ufficiale dell’ANSA, nel quale si dà notizia della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro la Russia, in merito alla violenta persecuzione nei confronti dei Testimoni di Geova.
La Corte europea dei diritti dell’uomo “ha emesso una sentenza storica contro la Russia a favore dei Testimoni di Geova.La Cedu ha dichiarato, 6 voti contro 1, che era illegale per la Russia bandire i Testimoni di Geova. La Corte ha anche affermato che era illegale vietare le loro pubblicazioni, i periodici e il sito web ufficiale dei Testimoni di Geova. Ha ordinato dunque alla Russia di interrompere tutti i procedimenti penali pendenti contro i Testimoni di Geova, di rilasciare tutti coloro che sono in prigione, nonché di restituire tutte le proprietà confiscate o di pagare un risarcimento adeguato”.
Lo riferiscono gli stessi Testimoni di Geova secondo i quali la Russia sarebbe stata condannata a pagare ai ricorrenti un totale di 59.617.458 euro “per danni materiali, principalmente beni sequestrati” e 3.447.250 euro “in relazione al danno morale”.
Jarrod Lopes, portavoce dei Testimoni di Geova, afferma: “I Testimoni di Geova di tutto il mondo sono soddisfatti per l’esauriente giudizio contro la Russia. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sentenziato che i Testimoni di Geova sono cittadini rispettosi della legge che, a causa della discriminazione religiosa, sono illegalmente perseguitati e incarcerati in Russia. Ci auguriamo che la Russia rispetti le indicazioni della Corte – afferma ancora il portavoce – e fermi la persecuzione a livello nazionale e rilasci tutti i 91 Testimoni in prigione. I Testimoni di Geova in Russia attendono l’opportunità di praticare la loro fede liberamente nella loro patria, come fanno milioni di compagni di fede in oltre duecento altri Paesi”.
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