The photo solstice #4 – Gavoi
The photo solstice #4 – Gavoi – Si è conclusa la kermesse delle giornate della fotografia in barbagia – emozioni e progettualità tra gavoi, pratobello e dorgali in un territorio ricco di spunti e stimoli che per 6 giorni ha ospitato 17 fotografi selezioati tramite open call e gli ospiti di caratura internazionale per i talk pubblici serali aperti a tutti.
The photo solstice #4 – Gavoi – 20 giugno 2022 – Si è conclusa The Photo Solstice #4 nel cuore della Barbagia, il progetto dedicato alla fotografia di Fondazione di Sardegna nell’ambito di AR/S Arte Condivisa in Sardegna a cura di Marco Delogu e organizzato in collaborazione con il Comune di Gavoi.Inaugurata nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara e giunta alla sua quarta edizione, si è svolta dal 14 al 19 giugno a Gavoi, comune che ha ospitato i workshop e i talk pubblici aperti a tutti del programma 2022.
I primi hanno visto la partecipazione dei 17 selezionati attraverso una open call terminata il 22 maggio, insediati insieme ai tutor e agli speaker in alloggi e spazi di studio diffusi per dialogare sui temi portanti della fotografia.
Cuore dell’edizione di quest’anno sono stati i tre workshop tenuti rispettivamente da Marco Delogu, George Georgiou e Vanessa Winship, Jem Southam.
I partecipanti, suddivisi in tre distinti gruppi, hanno lavorato ad un progetto collettivo contribuendo con le proprie individualità.
Come il workshop “The Path as a Destination” a cura di George Georgiou e Vanessa Winship.
La ricerca del proprio punto di vista, il vagare solitario immersi in luoghi sconosciuti è il percorso che questo gruppo ha affrontato per raggiungere il proprio obiettivo sotto la guida attenta dei due tutor.
Il workshop si è tenuto in una delle zone più particolari della Sardegna, quella che spazia da Dorgali al Supramonte, al Canyon di Gorropu, uno dei più spettacolari presenti in Europa. Hanno percorso molti chilometri a piedi per scoprire un territorio ricco di monumenti naturali e biodiversità.
Ed è stato proprio questo percorso la destinazione di queste giornate di natura e fotografia. Una natura che mette a dura prova anche i più allenati, ma che lascia la meraviglia negli occhi.
O come il workshop “Thinking Adventurously” a cura di Jem Southam.
Una ricerca attenta in diversi tempi, dall’alba al tramonto, per scorgere i dettagli di un territorio che appare quasi sospeso nel tempo.
Si è svolto tra le campagne di Orgosolo e Pratobello e gli approfondimenti nella Caserma Betza di Gavoi.
Il gruppo si è trovato ad affrontare la solitudine di un luogo abbandonato dal 1969 di cui rimangono solamente ruderi di una chiesa e di alcune vecchie case.
Un luogo singolare, a tratti spettrale, in cui la natura si riprende prepotentemente tutti gli spazi e che, nelle giornate di TPS#4, torna nuovamente in vita grazie al nuovo sguardo dei partecipanti.
Mentre nelle campagne del territorio di Gavoi si è svolto il workshop “I sentieri della Transumanza” a cura di Marco Delogu.
I partecipanti hanno riscoperto in queste giornate il ritmo di una vita meno legata alle tecnologie e più alla natura, una vita in cui i ritmi sono incalzanti e legati alle esigenze degli animali di cui ci si prende cura.
Lavorare con e nella natura è una delle imprese più impegnative che, ancora oggi, l’uomo possa affrontare.
Una vita in cui le immagini che vengono catturate sono vere, vive e cariche di vigore. Il gruppo è stato ospite di diversi ovili nel territorio di Gavoi e ha potuto assistere all’opera quotidiana della vita dei pastori, ma anche a dei momenti più rari come quello della tosatura.
Momenti di eccitazione e quasi di turbamento per attività sconosciute fino ad oggi. Attimi di emozione che ritroveremo nelle loro fotografie.
I talk pubblici serali aperti a tutti, d’altro canto, sono stati la vera novità dell’edizione 2022. Da questi momenti sono arrivate folate di poesie, contenuti, notizie. Storie da inseguire che aprono nuovi scenari.
Un approfondimento e un confronto utilissimo sulle varie anime della fotografia e sui suoi interpreti.
La prima serata con le conversazioni di Luca Spano con Emanuela Manca e Maurizio Bosa dal titolo “Eyes Touching Hands” e Luca Nostri con un intervento dal titolo “Lugo Land.
Fotografia e Territorio”; poi Marco Delogu ha parlato di Plinio De Martiis in un intervento dal titolo “Oltre la Fotografia” tra storia, recupero e archivio di un grande e coraggioso autore. Per ultimo palco e attenzioni meritatissime per Jem Southam che con le sue “Landscape Stories” ha affascinato.
Un viaggio onirico, a tratti filosofico fatto di creatività, estro ma anche di tanta applicazione.
Mentre sabato 18 giugno abbiamo goduto di una serata ricca di energia e di pubblico che ha visto l’intervento di Silvio Pons dal titolo “Gramsci e l’iconografica, preceduto da un intervento del sindaco di Gavoi Salvatore Lai.
A seguire abbiamo ascoltato Vanessa Winship con il talk “She Dance on Jackson” e infine Simon Baker con il talk “On curating photography. Dalla Tate Modern di Londra alla Maison Europeenne del Photographie di Parigi”.
L’edizione 2022 di The Photo Solstice ha avuto una prima anticipazione sabato 28 maggio con l’inaugurazione nei locali della Caserma Betza di Gavoi della mostra “Gavoi espone TPS#3” curata da Marco Delogu e risultante della collaborazione di AR/S con “Lakana_del mondo cittadini”.
La mostra presenta i lavori fotografici portati avanti dai tre gruppi di partecipanti ai workshop dell’edizione 2021 di The Photo Solstice.
L’ambiente, i paesaggi sono stati solo una parte del focus per i gruppi di lavoro che hanno interagito con la gente del posto, lavorato sui ritratti, stabilito un feeling, un approccio di conoscenza che è andato oltre alle foto da scattare.
Lo sguardo attento dei giovani fotografi e dei loro esperti tutor si è posato con discrezione sulla Barbagia e ha provato a coglierne l’anima, l’essenza.
Il lavoro in progress dei 17 professionisti arrivati da tutta Italia per partecipare al The Photo Solstice, l’appuntamento dedicato alla fotografia contemporanea che sposta il suo focus anche in diversi centri del territorio barbaricino secondo un approccio sul campo mai banale e scontato.