Dopo il grande successo dell’edizione 2021, in attesa della V edizione del Festival del Passato Remoto (previsto l’11 giugno), l’anteprima sarà in Trenino Verde, da Laconi a Sorgono con Locomotore e carrozze Bauchiero
Il Festival del Passato Remoto, diretto dal giornalista/scrittore Sergio Frau e, fortemente voluto dal Comune di Sorgono (con l’apporto dell’Associazione Enti Locali ed il sostegno dell’ARST), rappresenta un’occasione unica di dialogo culturale sulla Sardegna come “Isola di Atlante” e “Centro del Mondo” per gli antichi.Per l’occasione il trenino verde viaggerà da Laconi a Sorgono. Un tratto ferroviario, tanto suggestivo nelle atmosfere dei boschi e delle valli, tanto ardito per le opere ingegneristiche che furono realizzate per raggiungere i paesini montani di questa Barbagia, nel finire dell’ottocento.
Evento nell’Evento visto che non solo, dopo lo scorso autunno, sarà la seconda volta negli ultimi 5 anni, ma soprattutto perchè parliamo del convoglio nella conformazione più storica: Locomotore classe 1950 e due carrozze Bauchiero classe 1913. Quello su cui viaggiò lo scrittore inglese D.H. Lawrence, in cerca di esperienze di cui fare menzione in “Mare e Sardegna”.
Sin dalla partenza, sul Trenino Verde vi saranno (per l’intera giornata) Guide Turistiche a seguito del gruppo.
Sabato 11 giugno, il giorno in cui avrà inizio il Festival del Passato Remoto, sarà un’occasione unica per incontrare direttamente Sergio Frau, che racconterà e illustrerà – con Ettore Tronci – le impressionanti foto aeree di un centinaio di nuraghi ancora sepolti nel Medio Campidano.
Altra “chicca del giorno” si avrà all’arrivo presso la Stazione di Sorgono: apparecchiata a bordo binario vi sarà l’enogastronomia locale (garantita solo per i prenotati).
In sintesi: cosa dovete aspettarvi?
Tutto inizia sul Trenino Verde. Ore 8.55: fischia, ci chiama. Ore 09.00: sbuffa, si parte.
Alle spalle la stazione montana di Laconi, nel Parco Aymerich. Davanti a noi binari, traversine, ponti metallici (Gennesitzu, Palarà, Su Sammuccu, ecc.) e lunghe gallerie (S’Arcu) per saltare tra i versanti e attraversare montagne dagli irti pendii, per trovare un itinerario lineare e meno acclive, per raggiungere il più possibile i vari centri abitati barbaricini, le aree di raccolta del legnatico e del carbone, le miniere di rame ed altri metalli.
Da Laconi alla Stazione di Ortuabis (sosta per Gadoni e Funtana Raminosa), quindi a quella di Meana Sardo, poi a quella condivisa da Aritzo e Belvì. Silenti e struggenti, rigogliose ed emozionanti, le foreste e le montagne di questa Barbagia.
Siamo ai due terzi del nostro viaggio: scendiamo dal treno per una pausa di relax, vegliati dal caratteristico profilo del Monte Texile. Da qui ripartiamo per giungere a Sorgono, dove, lasciati i boschi, incontreremo i vigneti. Come D.H. Lawrence oltre 101 anni fa, qui incontriamo l’enogastronomia del territorio e, poi, prendiamo un pullman. Come fece anch’egli. A differenza sua, però, noi non andremo a scoprire il resto della Sardegna.
Ci sposteremo di poco, per soffermarci su quello che, forse, era il Centro del Mondo antico. Siamo nel cuore dell’Isola di Atlante, prima terra degli Shardana (con ogni probabilità i nostri antenati). Prima di lasciare Sorgono, sarà imperdibile la visita delle esposizioni “Omphalos” e “Sau”.
Ci attende ora il parco archeologico “Biru ‘e Concas” (in sardo: “sentiero delle teste”). Circa duecento enormi massi scolpiti e levigati fino a ottenere una forma ogivale, i mehnir, oggi allineati, ma originariamente posti a semicerchio. Comunemente paragonato a ‘Stonehenge’, rappresenta un sito unico nel suo genere.
Non si potrà non fare tappa presso la chiesa campestre di San Mauro di Sorgono (1574): un tassello quasi recente, per questo antico territorio. Il rientro serale a Laconi sarà in pullman, lungo vie distali da quelle percorse al mattino in Trenino Verde. Nuove luci e nuove strade, per ampliare la scoperta del Mandrolisai e della Barbagia di Belvì.
Dei circa 90 posti disponibili sul Trenino Verde, oltre la metà sono già stati accaparrati, con una elevata presenza anche di stranieri. L’organizzazione è affidata a Sardegna in Trenino Verde, che potrete contattare (anche via WhatsApp) ai numeri 3384592082 e 3453450125.
Programma della giornata
08:45 Incontro dei partecipanti alla Stazione di Laconi con la Guida Turistica e sistemazione a bordo del Trenino verde
09:00 Partenza del treno per Sorgono
09:30 Passaggio alla Stazione di Funtanamela
09:50 Passaggio alla Stazione di Ortuabis, utilizzata dai minatori che si recavano a lavoro nella miniera Funtana Raminosa
10:30 Passaggio alla Stazione di Meana Sardo, poco dopo aver costeggiato il Nuraghe Nolza
11:00 Sosta alla Stazione di Belvì-Aritzo, la più lunga dopo quella a Sorgono
11:20 Passaggio alla Stazione di Desulo-Tonara
12:00 Arrivo alla Stazione di Sorgono, dopo avere percorso il viadotto Su Sammuccu
12:10 Accoglienza ed Esperienze del gusto a bordo binario, con la bella degustazione enogastronomica (garantita solo per i prenotati)
14:00 Spostamento a piedi sino al Museo di Sorgono e visita guidata delle Collezioni “Omphalos” e “Sau”
15:00 Spostamento in pullman sino al sito archeologico “Biru e Concas” per la visita guidata
16:30 Spostamento in pullman sino alla chiesa campestre di San Mauro di Sorgono, con visita guidata
17:30 Rientro in pullman a Laconi