Anche Berchidda col progetto “Insulae Lab” di Time in Jazz
Insulae Lab, come suggerisce il nome, guarda alle isole, quelle del Mediterraneo, per coinvolgere e mettere in relazione tra loro musicisti, esperienze e tradizioni non solo della Sardegna ma anche di Sicilia, Corsica, Elba, Baleari, Cipro, Malta, Creta. Favorire lo scambio e la circolazione di artisti e progetti, stimolare la progettazione comune e le coproduzioni, offrire percorsi di residenza creativa, promuovere i nuovi talenti, incentivare la multidisciplinarietà: è su questi obiettivi principali che si snoda il progetto Insulae Lab con un impegno previsto per il triennio 2022/24 di tremila giornate lavorative, circa trecento musicisti coinvolti, centoventi repliche di produzioni proprie (alcune delle quali si potranno apprezzare prossimamente al trentacinquesimo festival Time in Jazz, in programma dal 7 al 16 agosto a Berchidda) e almeno sessanta produzioni ospitate.
Un impegno che Time in Jazz affronta grazie anche al cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e dell’Unione dei Comuni “Monte Acuto – Riviera di Gallura, Territori di eccellenza della Sardegna”.
Questo progetto per Berchidda ha un valore simbolico perché premia un piccolo centro della Sardegna diventa capitale valore:
«La nascita dei Centri nazionali di produzione del jazz rappresenta un importante riconoscimento per la valenza contemporanea della nostra musica ed è frutto di un lungo cammino che oggi porta a un luminoso traguardo» commenta soddisfatto Paolo Fresu: «Il progetto Insulæ Lab, sviluppato in un piccolo centro della Sardegna e che coinvolge tutte le isole del Mediterraneo, è da noi inteso come un contributo fondamentale per la costruzione del tessuto culturale del Paese, per l’incidenza creativa, economica e professionale sui territori e per il disegno di quella rete di relazioni e connessioni che la ricca realtà del jazz italiano sta da tempo edificando. Un successo che leggiamo come semina e raccolto di ciò che si può costruire, con serietà e passione, nelle isole proiettate nel mondo dando una risposta alle istanze sul ruolo dei borghi come straordinari laboratori di creatività umana e culturale».- conclude Fresu.