Arresto di un latitante ad Alghero
Arresto di un latitante ad Alghero:Latitante da circa un anno, deve scontare una pena detentiva di oltre sei anni.
Latitante arrestato dai Carabinieri
La cattura è avvenuta lo scorso sabato con l’ausilio della Capitaneria di Porto di Alghero (SS).
La latitanza di VACCA Roberto, cl. 91, pluripregiudicato di Alghero (SS) è terminata sabato notte.
I militari della Stazione Carabinieri di Alghero e del Nucleo Operativo e Radiomobile, dopo intense ricerche del catturando (nell’autunno 2021 VACCA era fuggito all’esecuzione di un provvedimento di fine pena del Tribunale di Sassari), lo hanno sorpreso all’uscita di un noto locale notturno della Riviera del Corallo ed arrestato dopo un lungo inseguimento.
È notte fonda, piena movida algherese: i militari individuano l’autovettura in uso ad un presunto fiancheggiatore (la sua posizione è adesso al vaglio delle Autorità) e procedono ad un discreto monitoraggio dell’area.
L’ipotesi è che il latitante abbia ceduto al desiderio di trascorrere una serata di svago: finirà diversamente.
I Carabinieri di Alghero sono pronti, con la conferma dell’avvistamento dell’autovettura sospetta, il dispositivo prende forma in breve tempo: autovetture in tinta civile (sono i veicoli speciali dell’Arma dedicati alle indagini più complesse) e quelli con i colori di Istituto si posizionano in punti strategici sulle adiacenti vie del lungomare Barcellona.
La tensione è alta ma ancor di più l’attenzione ad ogni imprevisto. La Centrale Operativa fornisce puntuali aggiornamenti, gli operanti su strada “coprono” ogni possibile via di fuga.
La sapiente e discreta attesa dura poco più di un’ora: VACCA Roberto è a piedi, passeggia sulla strada in direzione della spiaggia, cerca l’ombra delle palme e rimane in attesa del suo fiancheggiatore. È il momento di agire.
I Carabinieri convergono sul lungomare, si precipitano in auto, a piedi, da ogni direzione. Nell’impossibilità di trovare strada da percorrere VACCA tenta una fuga disperata a piedi, di corsa, proprio verso il mare.
La lunga rincorsa si interrompe sul bagnasciuga, il latitante tenta l’impensabile: si tuffa in acqua e prosegue la fuga a nuoto.
I militari chiedono supporto, la Capitaneria di Porto di Alghero risponde: pochi minuti e straordinaria efficienza: il Comandante TOMAI è in sala operativa ed indirizza i dipendenti equipaggi a bordo della motovedetta e del gommone (proprio il piccolo natante si renderà fondamentale): lo specchio d’acqua antistante è sorvegliato, impossibile per qualsiasi imbarcazione avvicinarsi al pregiudicato in fuga.
I militari della Capitaneria di Porto, con alcuni colleghi dell’Arma saliti a bordo, individuano il fuggitivo in breve tempo, nascosto tra le acque nere del molo di sottoflutto: è stremato dalla nuotata ed in stato di ipotermia VACCA Roberto è in stato di arresto.
Sinceratisi delle relative condizioni di salute presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alghero, l’arrestato è stato infine tradotto presso la Casa Circondariale di Sassari, ove proseguirà il soggiorno per i prossimi sei anni.
L’importante risultato raggiunto è stato frutto del meticoloso impegno investigativo della Stazione Carabinieri di Alghero, del Nucleo Operativo e Radiomobile, dell’importante supporto operativo della Stazione di Santa Maria la Palma, ed ha infine confermato, ancora una volta, l’efficienza della Capitaneria di Porto di Alghero che, attivatasi con eccezionale rapidità, ha fornito un contributo determinante per il tempestivo soccorso in mare del fuggitivo.