Cagliari e provincia – Le ultime sulla cronaca
Ieri a Selargius, a conclusione di un attività d’indagine conseguita a una denuncia querela presentata da una ventottenne di Soleminis, i carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per truffa aggravata, un trentasettenne di Sinnai, noto alle forze dell’ordine e disoccupato, in atto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di Sinnai.I militari operanti hanno accertato che l’uomo, dopo aver contattato la ragazza per l’acquisto di uno smartphone proposto in vendita dalla stessa sull’applicazione social Facebook e avendo concordato con quest’ultima di perfezionare la compravendita il 20 luglio 2022 nella zona industriale di Selargius, nel corso del citato appuntamento, attraverso un raggiro incentrato su una ricevuta di ricarica Postepay fasulla ma abilmente contraffatta, si è fatto consegnare il telefonino dalla querelante che aveva creduto alla simulazione, rendendosi successivamente irreperibile e non disponibile ad ulteriori chiarimenti.
Quattro giovani di Monserrato, rispettivamente di 18, 25, 27 e 34 anni, sono stati denunciati dai Carabinieri della locale Stazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per favoreggiamento reale, ricettazione e riciclaggio.
In sostanza i quattro giovani, a vario titolo, hanno tentato di ripulire due telefonini rubati forse da loro stessi, attraverso un sotterfugio che sarebbe anche potuto riuscire.
Hanno acquistato modelli identici a quelli di provenienza furtiva sul sito on-line Amazon, e dopo la banale contestazione di aver cambiato idea sull’acquisto, hanno restituito alla piattaforma commerciale attraverso la formula del reso gli apparati telefonici rubati, in maniera da poter avere la disponibilità di due telefonini perfettamente nuovi e puliti da poter utilizzare o rivendere.
L’escamotage non è però sfuggito agli italianissimi rivenditori per conto di Amazon che non hanno riconosciuto come loro gli oggetti restituiti e hanno proceduto ad una denuncia querela.
Ieri a Vallermosa i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Iglesias, coadiuvati da personale della locale Stazione, hanno tratto in arresto per il delitto di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di un minore e per danneggiamento aggravato, un 44enne del luogo, disoccupato, noto alle forze dell’ordine.
Questi, a seguito del rifiuto oppostogli dalla madre e dalla sorella conviventi, a fornirgli ulteriore denaro verosimilmente per l’acquisto di stupefacenti, ha inveito violentemente nei confronti delle donne, minacciandole di morte e danneggiando l’autovettura della sorella, nonché una stufa a pellet presente all’interno dell’abitazione di residenza.
Si è trattato soltanto dell’ultimo capitolo di una preoccupante vicenda che i carabinieri hanno seguito con attenzione.
I militari sono riusciti ad intervenire nella flagranza dei gravi eventi tanto da poter procedere con l’arresto. L’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Uta.
Ieri a Muravera, località Costa Rei, in via Ichnusa all’altezza del distributore IP, i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di San Vito hanno proceduto al controllo di una Renault Twingo condotta da un 58enne cagliaritano residente a Quartucciu, manutentore stagionale, noto alle forze dell’ordine.
Questi è stato sorpreso alla guida con patente revocata e in stato di ebbrezza alcolica, risultando al controllo etilometrico positivo con un tasso di 1,73 grammi per litro alla prima prova e 1,66 alla seconda (oltre tre volte il massimo consentito).
È stato pertanto deferito all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, gli sono state altresì contestate la guida con patente revocata e la mancanza di revisione del veicolo utilizzato.
Il mezzo è stato affidato a una ditta di Villaputzu specializzata nella custodia giudiziale degli autoveicoli. La Procura della Repubblica e la Prefettura di Cagliari sono state informate ed aspetti di rispettiva competenza.