Colonscopia a 400 euro solo da privati, interrogazione Manca(m5s)
A Sassari una semplice colonscopia può arrivare a costare 400 euro, ma solo se ci si rivolge ad un professionista privato. Per gli altri utenti che si rivolgono al settore della sanità pubblica, invece, non c’è alternativa.Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca annuncia la presentazione di un’interrogazione al Presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu per sapere come intendano attivarsi per far sì che le visite specialistiche riprendano con urgenza.
“Può la rottura dell’unico macchinario atto al lavaggio durante la colonscopia portare alla sospensione di tutti gli esami, anche di quelli urgenti?
Sì, succede a Sassari, nella seconda città della Sardegna per numero di abitanti. Non c’è speranza: la nostra è una sanità per soli ricchi. La realtà è una: se sei malato e hai i soldi, ti puoi curare, se invece non hai la possibilità economica, non ti puoi più affidare al servizio sanitario pubblico, che ormai è inesistente”.
“E mentre lo sfacelo della sanità sarda viene giustificato dalla maggioranza e definito “transitorio”, dobbiamo invece evidenziare che la catastrofica realtà in cui stiamo vivendo è conseguenza di una Riforma sanitaria capestro, voluta da questo governo regionale, approvata e mai entrata pienamente in vigore. Ecco quindi che arriva anche l’ennesimo schiaffo per i malati sardi”.
“Dopo i medici in affitto, le ambulanze medicalizzate senza medico a bordo, le liste di attesa chilometriche, anche per gli interventi oncologici, i tempi di attesa che arrivano fino ai tre anni, succede che anche effettuare un esame diagnostico importante come la colonscopia non sia più possibile”.
“Non dimentichiamo inoltre che i tempi si allungano per effettuare esami di medicina nucleare per mancanza di reagenti e che i reparti, strutturalmente obsoleti e al limite della decenza, sono al collasso per mancanza di medici. Basti pensare al reparto di Oncoematologia che attende una ristrutturazione da vent’anni, o al reparto di Neuropsichiatria infantile strutturalmente inadatto al ricovero di minori. E adesso accade che per effettuare una colonscopia, spesso un esame salvavita, si deve avere la disponibilità di circa 400 euro e rivolgersi al privato. Questa è l’ennesima vergogna di un territorio allo stremo, abbandonato a se stesso”.
“Rispondere alle richieste che pervengono da tutto il territorio del nord Sardegna – prosegue la consigliera – è impossibile, dato che la carenza di servizi sanitari si estende a tutta la zona, e gli utenti si rivolgono all’ unico centro importante, quello sassarese”.
“La Sanità della città di Sassari è bloccata, gli interventi congelati, così come le visite. E i malati con gravi patologie aumentano, ignari del fatto che fatto che ci sia una classe politica incapace di programmare e di risolvere problemi così urgenti ed importanti come il poter effettuare un esame salvavita, che il servizio pubblico dovrebbe garantire, e che invece rimane appannaggio di chi ha i soldi”.