BIOLOGICO. COLDIRETTI SARDEGNA. CRESCONO SUPERFICI E OPERATORI.
Crescono superfici e operatori che certificano biologico in Sardegna. In un anno, dal 2020 al 2021, secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna sui dati pubblicati dal Sinab, le superfici sarde biologiche sono cresciute del 2,4% mentre gli operatori del 5,4%. Nell’Isola infatti ci sono 150.456 ettari che la classificano al settimo posto tra le Regioni italiane con il 12,7% del totale (2.186.570), mentre le imprese bio sono 2.202, rispetto 86.144 dell’intera Penisola, leader in Europa.
Trend positivo che conferma anche le tendenze dei consumatori: nell’ultimo decennio – secondo i dati Biobank – le vendite bio totali sono più che raddoppiate (+122%). E sono due su tre (il 64%) gli italiani che mettono prodotti bio nel carrello.
“Il biologico è in continua crescita e rappresenta oggi in Italia 7,5 miliardi di euro tra consumi interni ed export– afferma Giorgio Demurtas presidente provinciale di Coldiretti Cagliari e vice presidente del Distretto Bio Sardegna -. Come Coldiretti ci crediamo molto: abbiamo dato vita a livello nazionale all’associazione Coldiretti Bio mentre in Sardegna da circa un anno abbiamo costituito il Distretto Bio Sardegna, il bio distretto più grande d’Italia, per dare una casa comune a tutti le aziende che certificano o intendono certificare biologico”.
Il distretto in questi giorni (dal 26 al 29 luglio) è impegnato con 15 aziende a Norimberga al Biofach, la fiera leader mondiale per gli alimenti biologici.
“Una vetrina internazionale che ospita le migliori realtà bio – afferma il presidente del distretto Bio Sardegna Andrea Campurra. Come distretto abbiamo un nostro stand che ospita gratuitamente una rappresentanza delle aziende associate al distretto che abbiamo selezionato attraverso un avviso. I primi due giorni di fiera hanno confermato l’importanza dell’appuntamento. È una grande opportunità per le aziende e per il nostro Bio Distretto in quando ci sta dando l’opportunità di presentare le nostre eccellenze bio in tutto il mondo. Una tappa importante nel nostro progetto di valorizzazione del settore biologico sardo che continua a crescere ed avere sempre più consapevolezza delle sue enormi potenzialità”.