Evento benefico “Let it beer”: un divertente viaggio in musica e immagini tra il mito dei Beatles e la passione per la birra
Evento benefico “Let it Beer”Prendere un mito intramontabile della musica e unirlo alla passione per la birra: questa è la premessa con cui Sandro Nuvoli, autore negli anni scorsi degli spettacoli “Radio Corsia” e “Lacero-Confusi” realizzato con i “Globuli Rotti” (trio specializzato in irresistibili parodie in chiave sanitaria di pezzi celebri), coinvolge questa volta con l’evocativo titolo “Let it Beer” il gruppo cagliaritano dei “Vaghi” in una spassosa rilettura del percorso artistico dei Beatles, rinominati per l’occasione appunto “Beertles”.
Sabato 16 Luglio alle 21.00 in Piazza Monica Moretti, per SassariEstate, attraverso canzoni, immagini e aneddoti, si racconterà dell’influenza che le pinte consumate nel loro pub preferito a Liverpool, avrebbero avuto sui loro successi, oltre a divertenti curiosità sulle proprietà della birra e sul suo consumo nel mondo.
I VAGHI (Gabriele Grecu: John Lennon (Chitarra – Armonica -Voce), Marcello Ibba: Paul McCartney (Basso – Voce), Giuseppe Cocco: George Harrison (Chitarra – Voce); Mauro Vacca: Ringo Starr (Batteria – Voce) e Mario Dinaro: (Tastiere), da anni sono una delle tribute band migliori nel panorama musicale italiano, esibendosi sempre esclusivamente dal vivo e riproducendo fedelmente l’atmosfera dei mitici anni ’60 utilizzando costumi di scena diversi per ogni periodo raccontato e strumenti musicali simili a quelli che gli stessi “Beatles” usavano durante i loro concerti. Il loro repertorio è talmente vasto da ripercorrere l’intera carriera dei “Fab Four” per un tuffo nostalgico in un passato ancora vivo nell’animo di tanti, che continuano ad amare le musiche e lo spirito del gruppo più famoso di ogni tempo.
Lo spettacolo, col patrocinio del Comune di Sassari, è realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale e Culturale “Sanidade” in collaborazione con la Onlus “Amici di Gianni Brundu”, con lo scopo di raccogliere fondi per migliorare le cure palliative nel territorio e realizzare un “hospice diffuso” per garantire adeguata assistenza domiciliare ai pazienti oncologici.