Il concerto organizzato da Dromos è stato realizzato con il sostegno del Comune di Oristano, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Oristano e il Museo Diocesano Arborense. Chucho Valdés e Paquito D’Rivera, amici nella vita e compagni musicali da circa sessant’anni, hanno conquistato più di 25 Grammy e Latin Grammy, tra molti altri importanti riconoscimenti. Dopo un periodo di lontananza artistica durato circa dieci anni, i due hanno pubblicato “I Missed You Too” (Sunnyside, 2022), album congiunto in cui il pianista di Quivicàn e il sassofonista di Marianao si rincontrano musicalmente con una nuova registrazione e un tour facendosi affiancare, per l’occasione, da Diego Urcola alla tromba, José Armando Gola al basso, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr. alle percussioni.
Quasi tutti occupati i posti a sedere da un pubblico eterogeneo che ha assistito ad un concerto di grande livello della durata di oltre 90 minuti, spesso interagendo con i ritornelli proposti dai musicisti. Marta Loddo, la presentatrice di Dromos, annuncia i due esponenti della musica cubana, e il gruppo che li accompagna, ma prima specifica che la coreografia a cura di Mattia Enna, come ormai da pareccchi anni, viene allestita con materiali riciclabili, aggiungendo che Dromos quest’anno ha deciso di costruire la propria foresta in collaborazione con Treedom, un progetto tutto italiano che si propone di piantare alberi in tutti gli angoli del mondo. Marta specifica che fino ad ora Dromos ha piantato 50 alberi in Camerun per riequilibrare varie tonnellate di emissioni di CO2, inoltre anticipa che per i concerti di Ludovico Einaudi ad Agosto, su richiesta dell’artista, ci si dovrà sedere per terra, e per l’occasione Maria Antonietta Urru preparerà dei tappetti e il ricavato delle vendite andrà ad incrementare la foresta di Dromos.
Nonostante gli ottant’anni compiuti lo scorso 9 ottobre, il pianista, compositore e band leader Chucho Valdés, considerato l’artista più influente nel jazz afro-cubano moderno, continua a scrivere e mettere in piedi progetti avanguardistici e ambiziosi, muovendosi sapientemente tra gli elementi della tradizione musicale della sua terra, il jazz, la musica classica, il rock e altri generi, sublimati in uno stile profondamente personale. Il 2021 l’ha visto ricevere il premio alla carriera dalla Latin Academy of Recording Arts & Science diventando membro della Latin Songwriters Hall of Fame. Il suo progetto discografico più recente, “Jazz Batá 2″, rivisita un’idea rivoluzionaria registrata per la prima volta da Valdés nel 1972: un trio jazz per pianoforte con tamburi batá, i tamburi sacri a forma di clessidra usati nella musica rituale della religione Yoruba a Cuba”. Jazz Batá 2″ ha vinto un Latin Grammy come miglior album di jazz latino ed è stato selezionato come uno dei cinquanta migliori album latini del decennio dalla rivista Billboard.
Classe 1948, Paquito D’Rivera è un sassofonista e clarinettista dotato di abilità artistica e indiscussa maestria nel jazz latino, capace di conquistare numerosi successi anche come compositore classico. Nato a L’Avana, si è esibito fin da giovanissimo con l’Orchestra del Teatro Nazionale, studiando al conservatorio della sua città, diventato a soli diciassette anni un solista di primo piano con la Orchestra Sinfonica Nazionale Cubana. Membro fondatore e co-direttore dell’innovativo ensemble musicale Irakere, con la sua miscela esplosiva e inedita di jazz, rock, musica classica e tradizionale cubana, ha partecipato a numerosi tour in America e in Europa. Nel 1980 ha lasciato definitivamente Cuba per stabilirsi a New York dove ha lavorato con McCoy Tyner, Dizzy Gillespie, George Coleman, Tito Puente e Astor Piazzolla. Nella Grande Mela dirige la sua band Havana/New York Ensemble diventata fucina di giovani talenti come Michel Camilo, Danilo Pérez, Hilton Ruiz e Claudio Roditi.
Michele Vacca