Festival delle Bellezze 2022
Festival delle Bellezze 2022 – Dopo i primi tre appuntamenti, il “Festival delle Bellezze” è pronto per le prossime tappe, sabato 16 luglio nel Nuraghe Santu Antine di Torralba con il concerto di Maria Giovanna Cherchi e martedì 19 luglio a Ittiri, nella piazzetta che ospita la Fontana S’Abbadorzu, con i Bertas che in un concerto- intervista ripercorreranno la loro carriera lunga quasi 60 anni.
Festival delle Bellezze 2022 – Dopo le prime tre tappe che hanno esaltato, attraverso la musica di artisti del calibro dei Tenores di Neoneli e di Piero Marras, la suggestione di luoghi quali il Castrum Romano de La Crucca a Sassari, il sito prenuragico di Monte Baranta a Olmedo e la Necropoli di Moseddu a Cheremule, ora il “Festival delle Bellezze” è pronto per i prossimi appuntamenti. Sabato 16 luglio, il Nuraghe Santu Antine di Torralba ospiterà l’intenso concerto per voce e pianoforte di Maria Giovanna Cherchi accompagnata dal M° Maurizio Bizzarro.L’evento sarà aperto dal saluto musicale dei docenti della Scuola Civica di Musica Meilogu diretta Bruno Camera e della Corale Studentesca Città di Sassari diretta dal M° Vincenzo Cossu. La serata gode del sostegno della Cooperativa La Pintadera attraverso il bando Culture Lab e avrà come ospite la delegazione della comunità di recupero MONDO X.
Martedì 19 luglio il Festival si sposterà nella piazzetta che ospita la Fontana S’Abbadorzu a Ittiri dove gli storici componenti dei Bertas ripercorreranno un percorso artistico, partito nel 1965, in un concerto con intervista, condotta dalla giornalista Manuela Muzzu.
La serata sarà aperta da un saluto musicale della Banda Musicale Ittirese, del Coro Boghes e Ammentos di Ittiri e dell’Insieme Vocale Nova Euphonia.
L’intero appuntamento sarà dedicato al ricordo del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta in occasione del 30° anniversario della strage di via D’Amelio.
Saranno presenti anche i rappresentanti della sezione sassarese dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri.
Entrambi gli appuntamenti, organizzati con il contributo dei comuni ospitanti, prenderanno il via alle 20:30.
“Il Festival delle Bellezze”, giunto alla V edizione, è organizzato dall’associazione culturale-musicale Insieme Vocale Nova Euphonia con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni ospitanti e con il sostegno della Camera di Commercio del Nord Sardegna, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e della Confindustria Centro Nord Sardegna.
La manifestazione ha preso vita nel 2018 dall’idea del direttore artistico Vincenzo Cossu di dare voce alla bellezza dei luoghi fra i più rappresentativi della provincia di Sassari attraverso le sonorità portate in scena da protagonisti di spicco del panorama musicale sardo.
Fondamentali aspetti del Festival sono l’attenzione verso tematiche sociali, la sostenibilità ambientale e il contributo alla promozione turistica ed economica del territorio. Per questo ogni evento del cartellone prevede la partecipazione di Onlus, associazioni di volontariato ed enti e aziende che operano nella provincia turritana.
Il Festival è inserito nel cartellone degli eventi di “Salude & Trigu”, il progetto della Camera di Commercio di Sassari che dal 2019 supporta le manifestazioni culturali legate alla valorizzazione turistica e alle tradizioni del Nord Sardegna.
In collaborazione con la libreria Koinè, infine, sarà presentato il libro “A night at the teathre. I Queen alla corte di sua maestà il cinema” di Vincenzo Cossu, pubblicato nel novembre 2021 dalla Arcana edizioni.
Si tratta della prima monografia in assoluto a parlare del legame tra lo storico gruppo inglese e il mondo della settima arte, anche attraverso particolari aneddoti.
Domenica 31 luglio il Festival farà ritorno a Sassari per la tappa che coincide con la V edizione della rassegna corale “Voci per i candelieri”, nata con l’obiettivo di diventare uno degli eventi di punta fra quelli che aprono il mese della “Faradda” e si terrà, come da tradizione, nel Chiostro della Chiesa di Santa Maria di Betlem.
Nel mese di agosto il Festival farà una pausa per poi ripartire sabato 10 settembre a Cargeghe. I Tenores di Neoneli e il Coro Madricale in arrivo dalla Corsica, proporranno un concerto arcaico incorniciato da un gioiello del romanico sardo: la piccola chiesa campestre di Santa Maria ‘e Contra.
I PROTAGONISTI
Maria Giovanna Cherchi. La cantante originaria di Bolotana, classe 1978, è una delle voci femminili più belle e talentuose della Sardegna. La sua passione per il canto emerge fin da bambina.
Ha solo 7 anni, infatti, quando partecipa per la prima volta a una trasmissione televisiva con un brano in sardo ed è ancora adolescente quando nel 1995 vince il primo premio al concorso canoro più importante della Sardegna con il brano “Roccas” che la porta a firmare il suo primo contratto discografico con la R&G Music.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Piero Marras, i Tazenda, Benito Urgu, Elio delle storie tese, Mango e Fausto Leali. Ha all’attivo 10 album e diverse tournè internazionali grazie alle quali ha promosso la musica e la cultura sarda nel mondo.
Per i suoi meriti artistici e l’impegno in campo umanitario, l’artista è stata scelta per cantare davanti a due pontefici in occasione dei loro viaggi pastorali in Sardegna. L’ultimo disco “Sirena” è uscito a maggio ed esprime un messaggio di speranza, mai sopita nemmeno nel periodo più cupo della pandemia.
I Bertas si formano per iniziativa dei tre fratelli Carlo, Antonio ed Edmondo Costa nel 1965.
Nel 1966, dopo la vittoria del concorso per giovani gruppi musicali e cantanti “Sardegna Canta” ottengono il primo contratto discografico con la RCA sotto la cui etichetta esce il loro primo lavoro “Fatalità” con cui ottengo un grande successo. Il 1974 è l’anno della prima canzone in limba, una scelta coraggiosa che ebbe una tale risposta da riuscire a cambiare la storia della musica leggera in Sardegna. Era “Badde Lontana”.
Con l’album “Amistade” del 1993, il gruppo procede a un cambiamento radicale e inaugura un nuovo corso della propria carriera. Nel secondo decennio degli anni 2000 i Bertas sviluppano diversi progetti teatrali per celebrare artisti come Giorgio Gaber, Fabrizio de André e Renzo Arbore.
Gli ultimi lavori “Cambia il Mondo” e “Non si Vive una Volta Sola”, del 2018 e del 2021, affrontano tematiche variegate con numerosi riferimenti musicali che spaziano dalla tradizione melodica all’hip-hop, dalla canzone d’autore alla sperimentazione elettronica, in un’esplorazione votata al continuo rinnovamento.
LOCATION
Nuraghe Santu Antine (Torralba) è datato XV sec. a.C e rappresenta la sintesi e l’apogeo dell’architettura di età nuragica. Ai piedi del nuraghe si estende il villaggio nuragico, solo in parte messo in luce dagli scavi.
L’ingresso principale si affaccia sul cortile dove si innalza il Mastio, la torre centrale, del quale si conservano integralmente solo la prima e la seconda camera; sulla parete si aprono ben 7 accessi monumentali disposti simmetricamente, e dai quali si possono raggiungere i diversi ambienti anche al primo e al secondo piano.
Alle due estremità del cortile ci sono gli ingressi delle torri Ovest ed Est: in ciascuna di queste camere, un altro varco le collega, mediante monumentali corridoi, alla torre Nord.
I reperti delle varie campagne di scavo sono esposti nel Museo della Valle dei Nuraghi di Torralba.
Fontana S’Abbadorzu (Ittiri)
La fonte si trova in pieno centro storico, inglobata in un muro fra la via Monserrato e la via Amsicora, in una suggestiva piazzetta ombreggiata da un leccio. Per la sua costruzione sono stati utilizzati diversi materiali che la rendono particolarmente suggestiva. È formata da un corpo centrale cilindrico, in blocchi di pietra calcarea, decorato da delle lesene verticali e coronato da una corniciatura.
La copertura è costituita da un elemento a cupola in trachite. Alla base, sotto tre aperture quadrangolari, si sviluppa una raffinata parte in trachite rossa caratterizzata da tre fonti che scaturiscono da altrettanti elementi marmorei bianchi rappresentanti dei pesci.
Le tre fonti sono intervallate da quattro banconi o sedili.