Festival delle bellezze tappa Cheremule
Tutto pronto per il terzo appuntamento del Festival delle BellezzeSabato 9 luglio a Cheremule, la Necropoli di Museddu sarà il teatro naturale del concerto voce e pianoforte di Piero Marras dal titolo
“C’era una volta la luna”dedicato alla pace e alla legalità.
Un’atmosfera unica quella offerta dal “Festival delle Bellezze” nel corso della seconda tappa di venerdì scorso a Olmedo. Mentre uno splendido tramonto illuminava il complesso megalitico di Monte e Baranta e tutta la vallata che il sito domina con imponenza, gli ospiti d’eccezione, i Tenores di Neoneli, hanno offerto uno spettacolo intenso e coinvolgente. Il pubblico, infatti, ha cantato e ballato al ritmo della musica che il gruppo propone con maestria da quasi 50 anni, portando in giro per il mondo le melodie tipiche della nostra terra. La serata è stata aperta dalla Corale Studentesca Città di Sassari diretta dal M° Vincenzo Cossu che ha proposto “Nanneddu Meu”. Il canto tradizionale sardo – grido di dolore e protesta contro l’oppressione- che ancora oggi esprime il senso d’appartenenza e di identità del nostro popolo. Proprio quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita a Tonara di Peppino Mereu, l’autore del brano.
La manifestazione, organizzata dall’associazione culturale-musicale Insieme Vocale Nova Euphonia con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni ospitanti e con il sostegno della Camera di Commercio del Nord Sardegna, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e della Confindustria Centro Nord Sardegna, ha preso vita nel 2018 con l’intento di dare voce alla bellezza dei luoghi più suggestivi della Provincia turritana attraverso le sonorità portate in scena da artisti di spicco del panorama musicale sardo. Il Festival è inserito nel cartellone degli eventi di “Salude & Trigu”, il progetto della Camera di Commercio di Sassari che dal 2019 supporta le manifestazioni culturali legate alla valorizzazione turistica e alle tradizioni del Nord Sardegna.
L’evento, sabato 9 luglio alle 20:30 si sposterà a Cheremule dove, la Necropoli di Museddu, nel parco dei Petroglifi, ospiterà il concerto voce e pianoforte di Piero Marras dal titolo “C’era una volta la luna” incentrato sui concetti di pace e legalità.
L’evento, a ingresso libero, sarà aperto da un saluto musicale dell’Insieme Vocale Nova Euphonia e della Corale Studentesca Città di Sassari che saranno accompagnate dai pianisti Valentino Cubeddu e Andrea Budroni. Alla serata prenderà parte anche il poeta e scrittore osilese Antonio Strinna in qualità di docente per i corsi – finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’art.8 della L.R. n.64 del 1976 – a cui hanno preso parte i ragazzi dei cori diretti dal M° Cossu. L’esibizione in limba varrà come saggio finale.
Il gruppo delle danzatrici Chentulhadas di Sassari proporrà inoltre una performance di danza immaginale attraverso la quale si esprime la piena armonia tra essere umano e natura.
In collaborazione con la libreria Koinè, infine, sarà presentato il libro “A night at the teathre. I Queen alla corte di sua maestà il cinema” di Vincenzo Cossu, pubblicato nel novembre 2021 dalla Arcana edizioni.
Fondamentali aspetti del Festival sono l’attenzione verso tematiche sociali, la sostenibilità ambientale e il contributo alla promozione turistica ed economica del territorio. Per questo ogni evento del cartellone prevede la partecipazione di Onlus, associazioni di volontariato ed enti e aziende che operano nella provincia turritana. Ospiti della terza tappa saranno i rappresentanti della Confindustria Centro Nord Sardegna.
I PROTAGONISTI
PIERO MARRAS è uno dei più importanti esponenti della scena musicale regionale. Con 16 album all’attivo, 12 in studio e 3 live, è tra gli artisti dell’Isola che maggiormente ha dato timbro internazionale alla musica sarda. La sua carriera musicale inizia a Nuoro dove suona in band locali. Nel 1971 è tastierista e cantante con il Gruppo 2001, che si colloca nella scena del rock progressivo italiano. Discograficamente nasce nel 1978 con l’album “Fuori campo” che viene segnalato da Renzo Arbore nella trasmissione televisiva “L’altra domenica”, dove Marras canta “Una serata in rima” (“…Diglielo tu, Maria, come si butta via, il più bel sogno inedito della tua fantasia…”). Nel 1980 esce il suo secondo LP “Stazzi Uniti”, ironico riferimento alla sua terra d’origine. In seguito sarà la volta della rivisitazione delle sonorità tradizionali e della lingua sarda. Nel 1985, l’album soft rock “Abbardente” è uno dei primi e fortunati esempi di world music mediterranea. I testi dell’artista analizzano la società sarda, nelle sue gioie e nei suoi dolori e l’intera produzione musicale richiama tematiche sociali e argomenti cari all’autore: la pace, l’amore, l’ostilità verso le guerre e gli odi secolari. Il brano “Mama” (canzone di denuncia contro le faide criminali) è la prima canzone in lingua sarda a essere presentata nel 1988 al Festival di Sanremo, eseguita dagli Ice. Nella sua lunghissima carriera Piero Marras ha suonato nei teatri più importanti del mondo da Cuba all’Australia. Nel 2000 si è esibito in Vaticano, davanti al Papa, con il brano “Sa ‘oghe ‘e Maria”, inciso insieme all’artista americana Dionne Warwick. Tra le numerose collaborazioni anche quella con Andrea Bocelli per il quale ha scritto il brano “A volte il cuore”. Con la canzone “Anghelos”, inserita nel film “Un delitto impossibile”, nel 2001 ha ricevuto una nomination al “Premio Nastro d’argento”. L’ultimo album in studio è “Ali di stracci” del 2013 per i cui testi ha collaborato Salvatore Niffoi. Il 2018 è l’anno del lavoro artistico-letterario “Storie liberate”: due Cd con 17 canzoni inedite di Marras e due volumi firmati da Vittorio Gazale che ne raccontano la genesi. Il progetto è il frutto di un importante recupero di documenti inediti rinvenuti negli archivi dei penitenziari sardi che ha permesso di “liberare” carte ingiallite dal tempo, testimonianze, lettere dei detenuti censurate e mai arrivate ai propri cari.
CHENTULHADAS. Il gruppo nasce dall’intento comune di alcune donne, con alle spalle diverse esperienze in ambito olistico, di creare e offrire al pubblico una performance in cui esprimere la bellezza della danza immaginale. Motivate, dalla passione per la conoscenza, la ricerca e il movimento introspettivo, le danzatrici perseguono l’intento di far rivivere il senso del sacro attraverso l’espressione artistica. La danza immaginale è la manifestazione dell’essere umano quando si trova in piena armonia con la Natura e unisce preghiera, cura e illuminazione. Ha inoltre un effetto catartico, taumaturgico ed estatico. Per mezzo di essa si manifestano i miti, gli archetipi e si riattivano i simboli arcaici della Creazione. È un’esperienza di totale immersione nell’amore universale di cui la bellezza è rivelazione.
LOCATION.
CHEREMULE. La Necropoli di Moseddu, è composta da 18 domus de janas e si trova nel Parco dei Petroglifi che comprende anche le necropoli di Mattarigotza e Tennero. Questa area sacra è datata al Neolitico recente (II metà del IV millennio a.C.). La tomba più celebre è la Tomba Branca. Il sito è famoso appunto per i petroglifi incisi, raffiguranti una ventina di figure antropomorfe e la cui interpretazione è ancora oggetto di studio.
Il Festival, sabato 16 luglio alle 21:00, si sposterà a Torralba dove il Nuraghe Santu Antine farà da scenario all’intenso concerto per voce e pianoforte di Maria Giovanna Cherchi accompagnata dal M° Maurizio Bizzarro. Ad aprire l’evento, il saluto musicale dei docenti della Scuola Civica di Musica Meilogu e della Corale Studentesca Città di Sassari entrambi diretti dal M° Vincenzo Cossu.
Media partner dell’evento: Sardinian Life e Telesardegna
Partner culturali: FERSACO/FENIARCO, Libreria Koinè, Castrum Romano La Crucca, Fondazione Andrea Parodi, Cooperativa La Pintadera, Scuola civica Meilogu, BieMme servizi letterari di Brianda Marcella.
Green partner: Confalonieri S.r.l.
Partner turistici: Gremi Viaggi, Sa Mandra