Di seguito il commento a caldo del Coordinatore regionale dei Riformatori, Aldo Salaris, recatosi a Roma per seguire i lavori parlamentari che questa mattina hanno portato all’approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione
“Un risultato storico, capace di incidere sul futuro della Sardegna e dei sardi. Da questo momento in avanti abbiamo un motivo in più per credere che la marginalità e il mancato sviluppo che ha contraddistinto fino a oggi la nostra Isola, possano essere finalmente superati.
Impegnati in prima linea come partito, abbiamo fatto di questa battaglia la madre di tutte le battaglie, superando cinque anni di ostacoli e facendo in modo che pian piano questo fermento positivo andasse a coinvolgere tutta la società civile. Così è stato e con lo stesso entusiasmo di quando siamo partiti, oggi abbiamo accolto il parere favorevole del Parlamento intero”.
Salaris ha inoltre evidenziato il divario, in primis infrastrutturale, che caratterizza la Sardegna e che è, ha detto, “alla base di quello sviluppo mancato che è un freno per le nostre aziende, per la nostra società, per l’economia sarda e, più in generale, per il progresso della Sardegna.
L’indice di accessibilità della Sardegna è inferiore del 75% rispetto a quello del resto d’Italia, la Sardegna è tra le ultime regioni in Italia nell’indice di competitività. Non solo: indicatori come il livello di innovazione e quello delle infrastrutture, per il quale l’isola è fra le ultime in Italia, sono la prima causa di deficit stradale e ferroviario. Ora, forti dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione, dobbiamo fare in modo che la rappresentazione della nostra Isola cambi”.
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