La proposta di legge di Desirè Manca (M5S)
La proposta di legge di Desirè Manca (M5S) – La Sardegna al pari delle altre regioni italiane sta attraversando una grave crisi economica legata agli effetti di oltre due anni di pandemia ai quali attualmente si sommano le preoccupanti ripercussioni della guerra in Ucraina.
La proposta di legge di Desirè Manca (M5S) – Questi due fattori hanno determinato una situazione di grave disagio economico per tantissime famiglie.All’interno di questo pesante quadro economico non possiamo ignorare che oggi ricevere terapie e cure specialistiche in strutture sanitarie pubbliche o convenzionate con il sistema sanitario nazionale può diventare eccessivamente oneroso laddove non sia possibile ricevere la prestazione presso la struttura sanitaria della città in cui il paziente è residente, e quindi lo stesso venga invitato a recarsi presso strutture sanitarie distanti anche decine di chilometri”.
“Per questo ho presentato una proposta di legge che si pone l’obiettivo di offrire un aiuto concreto a tutte le famiglie economicamente più fragili che devono sostenere le spese di viaggio, vitto e alloggio, in tutti quei casi in cui il paziente sia costretto ad effettuare terapie sperimentali o visite mediche specialistiche presso strutture sanitarie distanti almeno 50 km dal proprio Comune di residenza”.
Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato una Proposta di legge che punta ad offrire un servizio sanitario efficiente e accessibile a tutte le fasce di popolazione. Il rimborso scatta quando è necessario spostarsi di oltre 50 km dalla sede ASL di propria competenza per sottoporsi a terapie particolari come quelle sperimentali o a visite specialistiche che non possono essere erogate dalla Asl competente per zona (il rimborso è inoltre previsto per le spese sostenute anche da un accompagnatore purché la sua presenza sia riconosciuta necessaria dal servizio sanitario).
“L’impennata dei prezzi in Sardegna si cala in un contesto sanitario altamente preoccupante a causa di un costante processo di indebolimento dei presidi sanitari territoriali che ha portato alla chiusura di numerosi ambulatori in tutta l’isola.
Pertanto credo sia necessario che la Regione Sardegna preveda un rimborso che comprenda le spese sostenute dal paziente, e se necessario da un accompagnatore, per il viaggio, il vitto e l’alloggio in tutti quei casi in cui il trattamento di cura debba essere obbligatoriamente effettuato presso presidi che si trovano in una sede ASL diversa da quella competente per il proprio territorio di residenza”.