“Mediterranea” evento fisso nell’estate algherese
“Mediterranea” evento fisso nell’estate algherese – Sulle antiche rotte con Boccaccio e l’importanza della Scienza.
“Mediterranea” evento fisso nell’estate algherese – «Siamo qui per tessere relazioni letterarie, storiche, artistiche e musicali, osservando il Mediterraneo per imparare dal suo lungo passato e raccontarne l’attualità e il futuro».Così Simonetta Castia, presidente dell’AES-Associazione Editori Sardi, ha aperto ieri ad Alghero la seconda edizione del Festival Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, all’ex mercato di via Sassari.
La prima giornata. Con la città catalana si conferma un legame stretto, tanto da spingere Alessandro Cocco, assessore comunale alla Cultura e Turismo, ad auspicare che la rassegna diventi un appuntamento fisso dell’estate algherese.
Alghero che, come ha spiegato l’archeologo Giovanni Ugas, primo ospite della serata inaugurale, è da sempre un tramite del Mediterraneo, legato nel bene e nel male alla storia della Spagna.
Autore di C’era una volta Atlantide (Edizioni Della Torre), dialogando con Raimondo Zucca Ugas ha spiegato l’importanza della Scienza: «Occorre concentrarsi di più sulla ricerca, alla base della conoscenza e dello sviluppo anche turistico di un territorio», ha spiegato, ribadendo l’importanza della storia per riscoprire la cultura di ogni popolo e come sia necessaria per coinvolgere i più giovani.
La conoscenza è elemento fondamentale per il progresso, come ha spiegato la seconda ospite della serata, Roberta Morosini, docente di Letteratura italiana all’estero per quasi trent’anni e autrice di Rotte di poesia, rotte di civiltà: il Mediterraneo degli dèi nella Genealogia di Boccaccio e Piero di Cosimo (Castelvecchi): «Ho scritto un trattato sul Boccaccio che viaggia in tutti i luoghi del Mediterraneo per dimostrare che la poesia – intesa come letteratura – degli antichi non era inutile.
Sia Dante che Boccaccio ci raccontano molto il mare, anche se l’unico ad aver realmente navigato è Petrarca», ha spiegato.
La serata si è conclusa con il coinvolgente recital Amor i mar. Da Napoli a Lisbona di Franca Masu e Luca Falomi, apprezzatissimo anche dai molti turisti presenti agli incontri.
Il programma di domani. Diritti umani e crisi internazionali sono i temi protagonisti della terza giornata di Mediterranea.
Alle 19 Piergiorgio Pinna dialoga con Marco Gaspari, editore di Diari dal carcere di Sepideh Golian, una giornalista iraniana reclusa nel suo Paese per aver raccontato le quotidiane violenze subite nelle prigioni di Teheran.
Alle 20 ancora Piergiorgio Pinna ripercorre con l’autore Matteo Giusti la tragica sorte di Luca Attanasio, ucciso in Congo nel febbraio dello scorso anno, raccontata in L’omicidio Attanasio.
Morte di un ambasciatore (Castelvecchi). Concluderà la serata il concerto del fisarmonicista Riccardo Tesi in-solo.