Il complesso nuragico di Noddule, di proprietà del Comune di Nuoro e gestito dalla società Nooraghe, è beneficiario di un finanziamento di 148 mila euro, grazie ai fondi del Pnrr stanziati dal ministero della Cultura e assegnati dalla Regione.
L’intervento rientra nella misura “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” e consisterà nella ristrutturazione di un antico pinnettu presente all’interno dell’area archeologica, fuori dal percorso monumentale.
“Il pinnettu di Noddule – si legge nella scheda tecnica presentata al ministero – è realizzato in muratura a secco con qualche rinforzo in malta ancora visibile, misura 5 metri di diametro interno. Possiede, quasi adiacenti e pertinenti, una porcilaia in pietra a secco formata da tre ambienti di cui due rettangolari di due metri ognuno, addossati ad uno ellittico centrale ampio 3,5 metri, con un piccolo ingresso architravato per l’ingresso degli animali e collegato ad uno degli adiacenti ambienti rettangolari. Poi vi è una mandra (recinto per animali) di circa 50 metri a semicerchio e adiacente alla recinzione a secco del perimetro esterno del terreno”.
Il progetto presentato dalla società prevede il recupero dell’antica struttura e delle pertinenze. La finalità è quella di valorizzare l’area con laboratori didattici, visite turistiche ed eventi, fra cui rievocazioni esperienziali, oltre che preservare il paesaggio rurale e l’antica vocazione a pascolo che tutt’oggi la zona mantiene. Attraverso la pulizia dalle piante infestanti, l’area del pinnettu sarà collegata all’area picnic e
all’area boschiva servite dall’attuale centro servizi, permettendo così la creazione di un percorso
circolare esterno al percorso monumentale dell’area archeologica. Sul tetto del centro servizi, che ospita ticket office, punto ristoro, bookshop e gadget shop, sarà installato un impianto fotovoltaico per alimentare tutta l’area, compresa quella dove sorge il pinnettu per le varie attività previste ai fini del suo utilizzo e della sua valorizzazione.
Inoltre, la società ritiene necessario potenziare l’attuale sistema di scarico con fitodepurazione per ospitare un secondo bagno con accesso solo esterno da dedicare così all’area picnic, boschiva e area pinnettu, in modo da renderle indipendenti dal centro servizi e poter così accogliere una utenza più ampia. È prevista anche l’aggiunta di un sistema termico solare per l’acqua calda e il potenziamento dell’attuale raccolta di acqua piovana. Infine, l’intervento consisterà anche nel ripristino della muratura a secco della recinzione
Perimetrale.
«Siamo molto felici di poter ricostruire un pezzo della vita pastorale del territorio – affermano i responsabili della società Nooraghe -. Lo facciamo per arricchire il sito, ma sarà l’occasione per ricreare un contesto didattico e storico dove poter fare laboratori e dare vita a eventi culturali ed esperienziali».
«La notizia del finanziamento non può che inorgoglirci – dichiara l’assessora allo Sviluppo rurale Valeria Romagna -, prosegue il lavoro della cooperativa con il fine di valorizzare e divulgare ancora di più la conoscenza del sito archeologico e di tutta l’area».