Nuoro – Voragine di via Manzoni
Nuoro – Voragine di via Manzoni – Lunedì incontro in comune con il geologo e l’ingegnere strutturista.
Nuoro – Voragine di via Manzoni – Lunedì in Comune si terrà l’incontro con il geologo e l’ingegnere strutturista che illustreranno all’amministrazione l’attuale situazione del sottosuolo nel tratto della via Manzoni interessato dal cedimento del manto stradale che ha causato l’apertura di una voragine profonda oltre 5 metri.L’indagine tecnica è un passaggio propedeutico obbligato per avere un quadro preciso della situazione e stabilire le modalità dell’intervento utili a ripristinare le condizioni di sicurezza della strada.
Il progetto dovrà poi essere sottoposto anche al vaglio del Genio civile e dell’Adis (Agenzia del distretto idrografico della Sardegna).
Come è stato già accertato, il cedimento è stato causato dal collasso dell’antico canale sotterraneo in cui confluiscono le acque bianche dalla parte alta della città fino a Mughina. Un percorso lungo il quale si sono verificati diversi crolli anche nel recente passato.
«La decisione di chiudere al traffico il tratto di via Manzoni – dichiara il sindaco Andrea Soddu – non è dovuta a una scelta dell’amministrazione. Molto semplicemente, non esistevano alternative. Siamo consapevoli che la chiusura della strada stia creando disagio al traffico e ai cittadini, ma per garantire la sicurezza delle persone non si poteva fare altrimenti.
I lavori – sottolinea ancora – non erano programmati, né programmabili.
Si è trattato di un cedimento improvviso di una parte considerevole del sottosuolo dovuto alla presenza del vecchio canale sotterraneo, esattamente come accaduto anni fa nella sottostante via Peppino Catte, dove si aprì un’enorme voragine che comportò complessi lavori di ripristino.
L’amministrazione – spiega Soddu – sta compiendo tutti i passaggi richiesti per risolvere il problema nel più breve tempo possibile e di questo ringrazio l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Beccu e gli uffici comunali competenti che hanno dato priorità assoluta alla questione.
Allo stesso tempo, però, dobbiamo essere certi che l’intervento sia risolutivo e che lo stesso problema non si ripresenti in futuro, perseguendo sempre come primo obiettivo la garanzia della sicurezza delle persone».