Il crogiuolo, NurArcheoFestival, XIV edizione: domani, mercoledì 20 luglio, a Sadali, DONNE PASSIONI RIVOLUZIONI, con Manuela Loddo. Giovedi 21 Chiara Tomarelli in scena con BENJI (prima regionale) al Nuraghe Arrubiu di Orroli
NURARCHEOFESTIVAL, avanti tutta. La rassegna organizzata nella Valle dei Laghi dal Crogiuolo prosegue domani, mercoledì 20 luglio, a Sadali, ai Giardini Podda alle 18, con DONNE PASSIONI RIVOLUZIONI, di e con Manuela Loddo, regia di Romano Usai (Produzione Art’In).L’attrice e musicista presenta il suo nuovo spettacolo, che sarà arricchito dai brani del pianista Fabio Piazzalunga, artista di fama internazionale e docente al conservatorio di Bergamo, le cui note vestiranno di magia il viaggio tra passioni e rivoluzioni.
In un crescendo di emozioni, metamorfosi e rivelazioni, l’artista cagliaritana ripercorrerà le vicende straordinarie di tre pioniere che hanno segnato il loro tempo cambiando il corso della storia.
E poiché “Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto”, come insegnava Italo Calvino, i nomi delle protagoniste sono celati per lasciare al pubblico il piacere della scoperta.
Con un graduale percorso di svelamento, gli spettatori saranno travolti dai continui rimescolamenti di identità che, tra colpi di scena e paradossi, porteranno alla ricomposizione del reale profilo dei tre personaggi interpretati.
Il Nuraghe Arrubiu di Orroli ospita il giorno seguente, il 21, alle 21.30, BENJI (una prima regionale) di Claire Dowie, con Chiara Tomarelli e la regia di Pierpaolo Sepe (produzione In Arte).
Dal genio della Dowie, scrittrice, attrice, poetessa e pioniera dello stand-up theatre, una delle figure più anticonformiste del teatro contemporaneo, l’opera racconta di un grave disagio psichico, mettendo in scena una personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario.
Attraverso il racconto della sua vita, partendo dall’infanzia, piano piano si disvelano le emozioni più profonde di questa giovane donna, entrando nel vortice del suo pensiero e del suo disagio.
Della giovane donna si sa tutto, ma non il nome. Benji è il nome della sua amica immaginaria, prodotto di una mente bambina, che cerca riparo ed equilibrio in una realtà altra.
Benji è tutto ciò che dentro di lei urla per essere ascoltata e aiutata ma non riesce ad essere accolta dal mondo esterno, dai genitori, dai professori, dai medici.
Claire Dowie, sempre attenta ai mutamenti della società, mette l’accento su uno dei temi chiave della nostra tormentata fine di secolo e millennio, che tante ansie e preoccupazioni genera in molti: il tema dell’identità.