Penelope: performance di teatro-danza al Nurarcheofestival
Procede a marce forzate la quattordicesima edizione del Nurarcheofestival nella Valle dei Laghi.
La rassegna firmata dal Crogiuolo propone in prima regionale domani, domenica 17 luglio, alle 21.30, Penelope, performance di teatro-danza della Compagnia Residui Teatro di Madrid che verrà accolta dal Nuraghe Arrubiu di Orroli (nell’ambito del progetto Identity Lab del Crogiuolo che si interseca con il NurArcheoFestival).
In scena Viviana Bovino, che cura anche testo (un adattamento di “Lettera a Penelope” di Amalin Giorgia Caivano e di “Ed io ti penso ma non ti cerco” di Charles Bukowski, con canzoni tradizionali di Grecia, Andalusia, Cipro, Salento e sefardite) e coreografie, sotto la regia Gregorio Amicuzi. Lo spettacolo parla dell’altro volto del viaggio di Ulisse, quello, ricco di fascino, della sua donna, amante, suo faro, Penelope. Lei rappresenta L’Odissea al contrario, il viaggio interiore, l’immobilità apparente, l’attesa. Lei immagina le peripezie del mitico viaggiatore, ne soffre la distanza, qualche volta lo invidia, vive in apparente quiete, il suo viaggio é quello del volo sfrenato dell’immaginazione. Questa donna, evocatrice di amore e nostalgia, incarna “l’altro viaggio”, attraverso il corpo, i sentimenti che esprime sulla scena, dolcezza, ricordo, rabbia. E’ l’altra Odissea, quella dell’esperienza quotidiana, del suo lavoro di instancabile tessitrice per costruire una rete che riporti tra le sue braccia il suo uomo, nel tentativo di disfare la ragnatela di avvenimenti che la condannano a una vita di ricordi e attese in una quarantena forzata, in un’isola da cui non si può uscire e nella quale non si riesce a tornare.
La compagnia madrilena esplora il complesso mondo di Penelope, che tesse e disfa per ingannare i Proci e il tempo, ritrovando i fili della sua storia e della sua identità.
Attraverso “Penelope” parlano le donne del Mediterraneo, non solo le madri, figlie, amanti, ma anche quelle intrepide e sognatrici che raccontano così della condizione femminile contemporanea, di amore e di guerra.
Da segnalare, sempre nell’ambito del progetto Identity Lab, la presenza come ospite del NAF del critico spagnolo Carlos Gil, direttore di Artezablai, una delle più importanti riviste specializzate iberiche.
Gli spettacoli che avranno come palcoscenico naturale il Nuraghe Arrubiu saranno tutti preceduti dalla visita guidata al sito a cura della cooperativa Is Janas (su prenotazione).
Prima, alle 19.30, la presentazione del libro di Ignazio Salvatore Basile I Thirsenoisin, romanzo d’amore e di guerra ambientato nel periodo nuragico. Basile, avvocato, scrittore e drammaturgo prolifico, uno dei soci fondatori del Teatro Fueddu e Gestu, racconta di vicende e intrighi ambientati nel 700 a.C. nell’isola di Jchnussa, dove due etnie si fronteggiano: i Nuragici, abitanti dell’interno, fabbricatori di bronzetti ed eccelsi costruttori di torri, e i Shardana, costruttori di navi, validi guerrieri e abili commercianti.
Stefania Rocca, attrice di cinema, tv e teatro nota al grande pubblico, una delle presenze di spicco del NAF 2022, approderà lunedì 18 luglio, alle 21.30, al Nuraghe Arrubiu di Orroli. Con la regia di Iaia Forte sarà protagonista, in prima nazionale, di ATTRAVERSANDO UN PAESE SCONOSCIUTO, da Annamaria Ortese, scrittrice del secolo scorso, premio Strega con quello che è stato il suo libro più conosciuto, “Poveri e semplici”.
“Ho un profondo amore per Annamaria Ortese, per la sua lingua così immaginifica e ricca, per la sua capacità di scuotere il lettore spostandolo sempre in territori non consolatori”, scrive nelle sue note Iaia Forte. “Quando ho letto i suoi saggi contenuti in ‘Corpo Celeste’ (una miscellanea di ricordi e riflessioni sulla vita e sul mestiere di scrivere), mi hanno toccato così profondamente che ho desiderato subito metterli in scena: Stefania Rocca è un’attrice intelligente e piena di ardore, mi è sembrata la persona più adatta a comprenderli e assumerseli, e così è nato lo spettacolo. Vogliamo dare voce a una visionaria, a una donna che non si è mai piegata a nessuna forma di conformismo e di servilismo. E speriamo che fare questo ‘viaggio’ con lei, dia agli spettatori la stessa bellezza ed energia che ha regalato a noi”.
Prima, sempre il 18, ma nel centro storico di Sadali, ai Giardini Podda alle 18, sarà la volta di AMORI DA PALCOSCENICO, da Shakespeare, Goldoni, Rostand, produzione del Teatro del Segno, di e con Stefano Ledda, con Rossella Faa e Marta Proietti Orzella. Lo spettacolo porta in scena un susseguirsi di scene amorose, giochi, schermaglie, passioni e turbamenti tratti dalle più celebri opere della letteratura teatrale. Il pubblico vedrà alternarsi sotto i propri occhi alcune famose scene d’amore, ma anche quelle meno conosciute, dalle più leggere alle più drammatiche, dal balcone di Romeo e Giulietta alla passione di Cyrano per la bella Rossana, la difficile conquista della Bisbetica Lisetta, dalla morte di Piramo e Tisbe alla gelosia di Otello, agli intrighi de Le Relazioni Pericolose. Insomma, dalla commedia degli equivoci alla tragedia, le mille sfumature di colore dell’amore. Lo spettacolo vede anche la divertente partecipazione dell’attrice e cantante Rossella Faa, che, come un vero cantastorie, esalta con la sua musica e i suoi racconti i momenti dello spettacolo, rendendo ancora più vivace l’interazione con il pubblico.
INFO
Per informazioni, prevendita e prenotazioni: tel. 334 8821892
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: www.ilcrogiuolo.eu – fb /nurarcheofestival