POSTE ITALIANE: RISULTATI FINANZIARI DEL SECONDO TRIMESTRE E DEL PRIMO SEMESTRE 2022
Poste Italiane:UTILE NETTO SOLIDO, IN CRESCITA DEL 44% A € 469 MILIONI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, A TESTIMONIANZA DELLA PIENA ESECUZIONE DEL PIANO “24SI PLUS”
FORTE MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITA’ CON L’EBIT DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 PARI A € 698 MILIONI (+62,7% A/A)
RISULTATO OPERATIVO SEMESTRALE 2022 PARI A € 1,4 MILIARDI (+32,6% A/A) RECORD NELLA STORIA DEL GRUPPO
RILEVANTE CRESCITA DEI RICAVI PARI DEL 5,1% A € 2,9 MILIARDI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, RAGGIUNTA IN UN CONTESTO SFIDANTE
SOLIDA PERFORMANCE DEI SERVIZI FINANZIARI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLA GESTIONE ATTIVA DEL PORTAFOGLIO E AD UN MAGGIORE MARGINE DI INTERESSE (NII) RICORRENTE
RICAVI IN CRESCITA A DOPPIA CIFRA NEL SETTORE PAGAMENTI & MOBILE NEL TRIMESTRE, CHE REGISTRANO UN AUMENTO SUPERIORE AL 20% PER LA TERZA VOLTA NEGLI ULTIMI QUATTRO TRIMESTRI
RICAVI DEL TRIMESTRE RESILIENTI PER CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE – SOLIDO CONTRIBUTO DALLA TRASFORMAZIONE DELLA BASE DEI COSTI CHE CONDUCE AD UN RISULTATO OPERATIVO POSITIVO
RICAVI STABILI NEL TRIMESTRE PER I SERVIZI ASSICURATIVI CON UNA PERFORMANCE IN CRESCITA DEL COMPARTO ASSICURATIVO DANNI, SOSTENUTO DA PREMI PIÙ’ ELEVATI
MODELLO DI BUSINESS DIVERSIFICATO E INIZIATIVE PROATTIVE DI CONTENIMENTO DEI COSTI PER GARANTIRE UNA CRESCITA SOSTENIBILE DEI RICAVI E DEL RISULTATO OPERATIVO
SI PREVEDE UN RISULTATO OPERATIVO A FINE 2022 PARI AL DOPPIO DEL LIVELLO DEL 2016 (€ 1,0 MILIARDI), CON UN TRACK RECORD COSTANTE IN RISPOSTA AD OGNI CONTESTO MACROECONOMICO
€ 0,405 PER AZIONE PAGATI A GIUGNO 2022 A SALDO DEL DIVIDENDO, A SEGUITO DELL’ACCONTO DI € 0,185 PER AZIONE GIÀ’ PAGATO A NOVEMBRE 2021 – DIVIDENDO COMPLESSIVO DI € 0,590 PER AZIONE SUL 2021
TUTTE LE DIVISIONI DI BUSINESS RISULTANO IN LINEA CON GLI OBIETTIVI STRATEGICI PREVISTI NEL PIANO “24SI PLUS”
- RICAVI DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 PARI A € 2,9 MILIARDI, +5,1% A/A (€ 5,9 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, +3,2% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021):
- RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE PARI A € 904 MILIONI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, -0,9% A/A (€ 1,8 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, -1,4% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021), CON I RICAVI DA CORRISPONDENZA STABILI, GRAZIE ALLA CRESCITA DEI SERVIZI INTEGRATI CHE PRESENTANO UN MARGINE PIÙ ELEVATO, CHE COMPENSA IL BUSINESS DEI PACCHI, IMPATTATO DALLA MINORE FIDUCIA DEI CONSUMATORI.
- RICAVI TOTALI DEI SERVIZI FINANZIARI PARI A € 1,4 MILIARDI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, +10,5% A/A (€ 2,9 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, +4,1% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021), GRAZIE ALLA FORTE E RICORRENTE CRESCITA DEL MARGINE DI INTERESSE (+21,8% RISPETTO AL SECONDO TRIMESTRE DEL 2021), SOSTENUTA DA TASSI DI INTERESSE IN CRESCITA E DAGLI INVESTIMENTI IN CREDITI D’IMPOSTA.
- RICAVI DEI SERVIZI ASSICURATIVI SOSTANZIALMENTE STABILI, -1,2% A/A RISPETTO AD UN SECONDO TRIMESTRE DEL 2021 INFLUENZATO DALL’ANTICIPAZIONE DEL MARGINE FINANZIARIO DELL’ESERCIZIO 2021, E PARI A € 544 MILIONI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 (IN CRESCITA DEL 2,7% NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, A € 1,1 MILIARDI), CON I PREMI LORDI DEL COMPARTO ASSICURATIVO DANNI CHE REGISTRANO UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA (+24,8% A/A) A € 85 MILIONI.
- RICAVI DA PAGAMENTI E MOBILE PARI A € 250 MILIONI, +21,0% A/A (€ 482 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, +20,7% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021), CON I PAGAMENTI CON CARTA E DIGITALI IN ACCELERAZIONE E I RICAVI DEI SERVIZI TELCO IN CRESCITA.
- COSTI TOTALI PARI A € 2,2 MILIARDI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, -5,5% A/A (IN CALO DEL 3,5% NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, A € 4,5 MILIARDI), CHE CONDUCONO AD UNA REDDITIVITÀ DI PRIMARIO STANDING. COSTI ORDINARI DEL PERSONALE PARI A € 1,3 MILIARDI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, IN CALO DEL 4,8% A/A (€ 2,6 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, -3,5% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021), CON LE ASSUNZIONI CHE NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2022 AMMONTANO A 3.600 FTE (PARI AL 110% DEL TOTALE DELLE RISORSE ASSUNTE NELL’ESERCIZIO 2021). I COSTI NON-HR SONO PARI A € 895 MILIONI NEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022, IN CALO DEL 2,7% A/A (-2,2% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2021, PARI € 1,8 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE 2022), GRAZIE A UNA SOLIDO PROCESSO DI RAZIONALIZZAZIONE DEI COSTI, GESTITO PROATTIVAMENTE. I COSTI VARIABILI HANNO RAGGIUNTO ORA IL 63% DEI RICAVI VARIABILI, CON UN MIGLIORAMENTO DI 10 P.P. SU BASE ANNUA.
- RISULTATO OPERATIVO (EBIT) DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 PARI A € 698 MILIONI, +62,7% A/A (PARI A € 1,4 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO, +32,6% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021).
- UTILE NETTO DEL SECONDO TRIMESTRE DEL 2022 PARI A € 469 MILIONI, +44,0% A/A (PARI A € 964 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2022, +24,7% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021).
- LE ATTIVITA’ FINANZIARIE INVESTITE (AFI[1]) AMMONTANO A € 571 MILIARDI, CON UNA RACCOLTA NETTA POSITIVA E PARI A € 2,7 MILIARDI NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2022. LE NOSTRE OFFERTE DI WEALTH MANAGEMENT CONTINUANO A INCONTRARE LE ESIGENZE DEI NOSTRI CLIENTI FEDELI, GRAZIE AI PRODOTTI NON SOGGETTI A VOLATILITÀ DI MERCATO CHE RAPPRESENTANO PIÙ DEL 93% DELLE AFI.
- TOTAL CAPITAL RATIO DI BANCOPOSTA PARI AL 23,7% (DI CUI CET1 RATIO PARI AL 20,9%), LEVERAGE RATIO PARI AL 2,9% E IL SOLVENCY II RATIO DEL GRUPPO ASSICURATIVO POSTE VITA PARI AL 222%, BEN AL DI SOPRA DELL’AMBIZIONE MANAGERIALE NELL’ARCO DI PIANO.
Principali trend operativi dei segmenti nel secondo trimestre e nel primo semestre del 2022
- Corrispondenza, pacchi e distribuzione: Il servizio di consegna a domicilio dei medicinali – che può essere “istantane” (entro 90 minuti dall’acquisto), ad un orario prestabilito o il giorno successivo all’acquisto – è stato esteso e risulta ora avviato in oltre 170 comuni; oltre 30 milioni di vaccini sono stati consegnati in tutto il Paese.
- Servizi finanziari: Poste Italiane ha offerto ai suoi clienti l’opportunità di acquistare titoli di Stato all’interno della diciassettesima emissione del “BTP Italia”, con titoli indicizzati all’inflazione italiana e scadenza a 8 anni; “Prestito BancoPosta Business Link Online” è stato lanciato ad aprile 2022, in collaborazione con Credimi SpA, offrendo prestiti digitali a ditte individuali e piccole imprese.
- Servizi assicurativi: lanciato il prodotto assicurativo misto del ramo Vita “Poste Progetto Dinamico Bonus”, della durata di 15 anni, volto a coniugare un prodotto assicurativo performance-linked con componenti di investimento assicurativo unit-linked; la nuova funzionalità “Protezione digitale” di “Poste Vivere Protetti”, è stata inclusa nell’offerta modulare.
- Pagamenti e mobile: il 15 giugno il Gruppo ha lanciato un’offerta con il proprio marchio di energia indirizzata inizialmente ai dipendenti attuali e ai pensionati. Un’offerta semplice, trasparente e al 100% green, denominata “Energy 160″ in onore dei 160 anni di storia di Poste Italiane, che comprende sia la fornitura di gas che di energia elettrica per le famiglie. L’iniziativa è stata ben accolta con oltre 10mila contratti firmati fino ad oggi.
POSTE ITALIANE CONTINUA NEL SUO PERCORSO DI CRESCITA SOSTENIBILE, CREANDO VALORE NEL LUNGO TERMINE A BENEFICIO DI TUTTI GLI STAKEHOLDER.
ALCUNI TRA I PRINCIPALI RISULTATI NEL TRIMESTRE:
- “Insieme-24SI”: premiati i tre migliori progetti presentati da team interni, tra più di 680 idee dal lancio dell’iniziativa in novembre. Il contest di idee ispirate agli 8 pilastri della sostenibilità di Poste Italiane, ha l’obiettivo di coinvolgere i dipendenti dell’azienda nella realizzazione della Strategia ESG.
- Rinnovato l’accordo sulla sicurezza tra Poste Italiane e la Polizia di Stato: Poste mantiene solido il suo rapporto di collaborazione che ha dato vita ad importanti sinergie volte a rafforzare la sicurezza dei dati e prevenire crimini finanziari, stando al passo con l’evoluzione digitale dei prodotti e servizi offerti ai propri clienti.
- Progetti di educazione finanziaria, digitale e postale: più di 100 eventi on-line svolti da inizio anno, nell’ambito delle principali iniziative di Poste volte a supportare l’inclusione sociale rimanendo vicini alle comunità locali.
- I progressi nella transizione green: procede il rinnovo della flotta dedicata al recapito, con l’inserimento di circa 12.000 nuovi mezzi, di cui circa 770 sono elettrici, 6.000 ibridi e la restante parte a basse emissioni. Inoltre, il numero delle colonnine elettriche per la ricarica è salito, al 30 giugno 2022, a 2.800 unità. Nell’ambito dell’efficientamento energetico, Poste continua la riqualificazione degli uffici postali: nel corso del primo semestre 2022 sono state installate 410.000 lampade LED, oltre 450 edifici sono entrati a far parte del progetto “Smart Building” e sono stati realizzati più di 40 pannelli fotovoltaici.
- Solido score ESG del portafoglio investimenti: BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita hanno riportato performance ESG e di carbon footprint che sono superiori a quelle dei benchmark di riferimento, confermando l’elevato grado di qualità della strategia di investimento in termini di sostenibilità.
- “Poste Progetto Valore 360”: la nuova polizza vita multiramo investe nei fondi Poste Vita che promuovono anche le tematiche ambientali e sociali, ai sensi dell’art. 8 del Regolamento UE 2019/2088.
Roma, 28 luglio 2022. Ieri, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane” o “il Gruppo”), presieduto da Maria Bianca Farina, ha approvato i risultati finanziari per il primo semestre del 2022.
Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, ha così commentato: “Abbiamo iniziato ancora una volta la prima metà dell’anno in modo molto positivo, con ricavi e redditività in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 e l’EBIT di Gruppo semestrale ha raggiunto un livello record nella storia di Poste.
I numeri parlano da soli: la performance è stata solida su tutta la linea, costantemente al di sopra dei livelli pre-pandemici, nonostante le incertezze del contesto macroeconomico e la complessità del periodo storico che stiamo vivendo. Ci troviamo ad un buon punto nell’esecuzione del piano “24SI Plus”, che consolida ulteriormente la nostra leadership come “platform company”.
Questi importanti risultati raggiunti nel trimestre ci consentono di guardare avanti con ottimismo sia per il resto dell’anno sia per quanto riguarda le prospettive di crescita a medio termine della nostra Azienda.
Grazie al nostro modello di business diversificato, resiliente e sostenibile, ci stiamo adattando in modo proattivo ad un contesto macroeconomico mutevole, proseguendo in maniera costante nel nostro percorso di crescita della redditività con un EBIT che, nelle nostre previsioni quest’anno raggiungerà pienamente i target del piano “24SI Plus”, raddoppiando il risultato operativo del 2016.
Alla luce di un track record operativo così consistente, Poste Italiane ha potuto distribuire ai propri azionisti dividendi sostenibili e competitivi pari a oltre 3,6 miliardi di euro nel periodo 2016-2021.
La nostra comprovata esperienza nella gestione dei costi ci offre ulteriore flessibilità per raggiungere e superare le nostre ambizioni.
Nei Servizi Finanziari sono stati ottenuti solidi risultati grazie al forte contributo dalla gestione proattiva del portafoglio e ad un maggiore margine di interesse (NII) su base ricorrente, una performance supportata da investimenti in crediti d’imposta e da un contesto favorevole dei tassi di interesse.
Continua il percorso di crescita a doppia cifra del risultato operativo nella divisione Pagamenti e Mobile, grazie a notevoli risultati in tutte le linee di prodotto.
I servizi assicurativi confermano il loro forte contributo al risultato operativo di Gruppo, con un business resiliente del ramo Vita e il ramo Danni in continua crescita.
La divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si è dimostrata resiliente, nonostante le difficoltà di tutti gli operatori postali a causa dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori e della riduzione della loro spesa, determinata dall’inflazione, fattori che incidono sui volumi dei pacchi. Il risultato operativo positivo su base ricorrente è stato raggiunto tramite costi variabili inferiori ed efficaci iniziative di gestione dei costi. Cominciamo, inoltre, a vedere un contributo ai ricavi sempre più consistente proveniente dal nostro approccio alla diversificazione: grazie a Plurima e ad iniziative simili, stiamo accelerando la nostra strategia per diventare un operatore logistico ad ampio raggio.
Sono, inoltre, lieto di condividere con voi che la nostra offerta di luce e gas riservata ai dipendenti sta registrando un forte apprezzamento, con oltre 10.000 contratti firmati.
Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono e siamo pronti ad affrontarle, forti di un solido modello industriale e della nostra storica esperienza nel saper affrontare anche i tempi più difficili.
Poste Italiane dopo la pandemia è un’azienda strutturalmente più solida in tutte le sue attività grazie al nostro approccio anti-fragile, che ci ha portati a conseguire risultati in ogni contesto macroeconomico, generando rendimenti sostenibili per i nostri azionisti.
Come sempre, sono orgoglioso della professionalità, della dedizione e dell’impegno delle persone di Poste Italiane, che lavorano instancabilmente per aiutare gli italiani in ogni parte del Paese a raggiungere i loro obiettivi con una costante attenzione all’innovazione.”
[1] AFI è l’acronimo di “Attività Finanziarie Investite” che corrisponde alle TFA (“Attività Finanziarie Totali”).
SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI
Oltre agli indicatori finanziari previsti dagli IFRS, Poste Italiane utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, con lo scopo di fornire una rappresentazione più̀ chiara dei risultati economici e finanziari. Il significato e la composizione di tali indicatori sono descritti nella Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, conformemente alle Linee Guida ESMA/2015/1415 del 5 ottobre 2015.
Lo stato patrimoniale consolidato, il prospetto dell’utile/perdita di periodo consolidato e il rendiconto finanziario consolidato del Gruppo Poste Italiane sono allegati al presente comunicato.
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE – I MINORI COSTI E LE MAGGIORI COMMISSIONI DI DISTRIBUZIONE PIÙ CHE COMPENSANO IL RALLENTAMENTO DEI PACCHI
Nel secondo trimestre del 2022 i ricavi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono rimasti sostanzialmente stabili, registrando una variazione pari a -0,9% rispetto al secondo trimestre del 2021, e risultano pari a € 904 milioni (-1,4% anno su anno rispetto al primo semestre del 2021, pari a € 1,8 miliardi nel primo semestre del 2022).
I ricavi da corrispondenza risultano resilienti, con una crescita nel secondo trimestre del 2022 dello 0,8% anno su anno e pari a € 516 milioni (+0,5% rispetto al primo semestre del 2021, pari a € 1,0 miliardi nel primo semestre del 2022), grazie a volumi in crescita su prodotti a margine più elevato, tra i quali i servizi integrati, che compensano il calo dei prodotti a margine inferiore, come la corrispondenza non registrata. I volumi della corrispondenza sono diminuiti del 3,0% anno su anno (-1,8% rispetto al primo semestre del 2021), con prezzi medi in aumento (+3,8%).
I ricavi da pacchi sono diminuiti dell’1,8% anno su anno nel secondo trimestre, attestandosi a € 330 milioni (-5,8% rispetto al primo semestre del 2021, pari a € 663 milioni nel primo semestre del 2022), a causa della variazione nel comportamento dei consumatori e della riduzione della spesa dei consumatori dovuta a pressioni inflazionistiche, con i volumi che rimangono strutturalmente al di sopra dei livelli pre-pandemia (55 milioni di unità nel secondo trimestre del 2022 rispetto a 34 milioni di unità nel secondo trimestre del 2019). Nel secondo trimestre i volumi del comparto B2C sono diminuiti dell’8,9% rispetto al secondo trimestre del 2021, attestandosi a 40 milioni di unità (-11,6% al primo semestre del 2021, pari a 81 milioni di unità nel primo semestre del 2022), con impatto mitigato dall’aumento delle tariffe; i volumi del comparto B2B sono diminuiti, anno su anno, del 12,5% a 9 milioni di unità (-11,9% rispetto al primo semestre del 2021, pari a 19 milioni di unità nel primo semestre del 2022) e i volumi del comparto C2X risultano in calo del 13,9%, anno su anno, rispetto al secondo trimestre del 2021 a 1,2 milioni di unità (-24,6% rispetto al primo semestre del 2021, pari a 2,4 milioni di unità nel primo semestre del 2022). La crescita potenziale del mercato e-commerce italiano rimane molto promettente, grazie a livelli pro-capite di pacchi e-commerce ben al di sotto del resto d’Europa.
I ricavi da distribuzione sono aumentati nel secondo trimestre del 13,1%, anno su anno, a € 1,2 miliardi (+5,7% rispetto al primo semestre del 2021, a € 2,5 miliardi), come riflesso della performance della divisione di business dei servizi finanziari.
Il risultato operativo (EBIT) è cresciuto considerevolmente nel secondo trimestre del 2022, grazie alla razionalizzazione dei costi e a maggiori commissioni da distribuzione, attestandosi a € 87 milioni, rispetto a € -158 milioni del secondo trimestre del 2021.
L’EBIT del primo semestre del 2022 è cresciuto a € 142 milioni da € -100 milioni del primo semestre del 2021.
SERVIZI FINANZIARI – RICAVI SOSTENUTI DA UN SOLIDO CONTRIBUTO PROVENIENTE DAL PORTAFOGLIO INVESTIMENTI
I ricavi del segmento Servizi finanziari sono aumentati nel secondo trimestre del 2022, su base annua, del 10,4% a € 1,2 miliardi (+4,0% rispetto al primo semestre del 2021 pari a € 2,5 miliardi nel primo semestre del 2022), con il margine di interesse (NII) in crescita del 21,8% su base annua rispetto al secondo trimestre del 2021, grazie al contributo della gestione proattiva del portafoglio.
Nel secondo trimestre i ricavi lordi (inclusi i ricavi da distribuzione) sono aumentati del +10,5%, anno su anno, a € 1,4 miliardi (+4,1% anno su anno rispetto al primo semestre del 2021, pari a € 2,9 miliardi nel primo semestre del 2022), supportati da maggiori commissioni rinvenienti dalla distribuzione di prodotti assicurativi.
Nel secondo trimestre il margine di interesse è cresciuto anno su anno del 21,8% a € 436 milioni (+18,9% anno su anno pari a € 856 milioni nel primo semestre del 2022), generando un “upside” ricorrente sulla guidance iniziale, supportato da tassi di interesse più alti e dagli investimenti in crediti d’imposta in media pari a € 6,7 miliardi, per un totale di € 9,0 miliardi di valore acquistato, avvicinandosi al livello obiettivo desiderato.
La gestione proattiva del portafoglio ammonta a € 122 milioni per il secondo trimestre del 2022 e ha raggiunto € 299 milioni nel primo semestre del 2022, sostanzialmente in linea con gli obiettivi del 2022.
Le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono diminuite del 14,4%, anno su anno, nel secondo trimestre del 2022 a € 366 milioni (-9,1% anno su anno a € 800 milioni nel primo semestre del 2022), a causa di minori flussi di cassa in entrata e maggiori deflussi di cassa sui libretti postali così come maggiori deflussi sui buoni postali, raggiungendo in tal modo il livello stabilito di remunerazione minima nel primo semestre del 2022.
Le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari risultano sostanzialmente stabili, -2,2% nel secondo trimestre del 2022 su base annua a € 67 milioni (+2,3% rispetto al primo semestre del 2021, pari a € 136 milioni nel primo semestre del 2022), in un contesto difficile di tassi di interesse.
I ricavi da servizi di incasso e pagamento sono diminuiti nel secondo trimestre del 2022 dell’11,6%, anno su anno, a € 173 milioni (-10,4% anno su anno nel primo semestre del 2022 a € 354 milioni), collegati alla riduzione dei ricavi da bollettini e delle carte di debito (trasferite a PostePay), unitamente all’effetto dei bollettini gestiti ora direttamente da PostePay in qualità di fornitore di servizi di pagamento.
Le commissioni da risparmio gestito sono aumentate, nel secondo trimestre del 2022, dell’1,3% anno su anno a € 30 milioni (+6,0% anno su anno nel primo semestre del 2022 a € 61 milioni), grazie a commissioni di gestione ricorrenti, stabili su base annua.
Le Attività Finanziarie Investite (AFI) hanno raggiunto € 571 miliardi a giugno 2022 (in calo di € 15 miliardi rispetto a dicembre 2021), trainate da una raccolta netta di € 2,7 miliardi e da un effetto negativo sui valori di mercato degli attivi pari a -€ 18,1 miliardi, per lo più correlato all’andamento negativo delle performance sulle riserve tecniche del comparto assicurativo per via di tassi di interesse più elevati.
Le Riserve tecniche nette hanno registrato una raccolta netta positiva di € 3,9 miliardi, mitigando l’effetto di mercato.
La raccolta sui depositi è cresciuta di € 5,8 miliardi, supportata dalla componente Pubblica Amministrazione.
La nostra offerta di wealth management continua a incontrare le esigenze dei clienti, soprattutto durante i periodi di mercato turbolenti, con oltre il 93% delle nostre AFI (Attività Finanziarie Investite), non esposte a volatilità mark-to-market.
Il Risultato operativo (EBIT) risulta in crescita nel secondo trimestre e pari a € 173 milioni, registrando una variazione del +10,8% anno su anno (in crescita del 11,8% anno su anno nel primo semestre del 2022 a € 404 milioni), rispecchiando il trend dei ricavi.
SERVIZI ASSICURATIVI – RICAVI DEL RAMO VITA IMPATTATI DALLA DIVERSA TEMPISTICA RISPETTO ALLO SCORSO ANNO DELL’ATTRIBUZIONE DEI RENDIMENTI AGLI ASSICURATI – FORTE CRESCITA NEL RAMO DANNI
I ricavi del settore assicurativo sono diminuiti, anno su anno, del 1,2% nel secondo trimestre del 2022 e sono pari a € 544 milioni (+2,7% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 1,1 miliardi) e risultano in linea con le attese.
Anche i ricavi del Ramo Vita sono diminuiti nel secondo trimestre del 2022, su base annua, dell’1,8% a € 507 milioni (+2,2% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 997 milioni), a causa di una diversa tempistica rispetto al secondo trimestre del 2021, quando il margine di investimento del 2021 è stato realizzato in anticipo.
Nel secondo trimestre del 2022 i ricavi del Ramo Danni sono aumentati su base annua del 7,8% a € 37 milioni (+9,8% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 76 milioni), grazie al crescente contributo dei prodotti di assicurazione sulla salute.
I premi lordi complessivi del Ramo Vita sono diminuiti del 3,8%, anno su anno, a € 4,2 miliardi (-9,1% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 9,2 miliardi), con i prodotti Ramo I che rappresentano nel trimestre la maggior parte dei premi Vita alla luce di un contesto di mercato più incerto.
La performance commerciale procede bene nel ramo Danni, con i premi lordi che risultano in crescita nel secondo trimestre del 2022 del 24,8%, anno su anno, a € 85 milioni (+21,7% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 199 milioni).
Il risultato operativo (EBIT) è sceso nel secondo trimestre del 2022 del 5,9%, su base annua, a € 347 milioni (+3,0% anno su anno nel primo semestre del 2022, pari a € 676 milioni), a seguito delle crescenti commissioni di mantenimento pagate da Poste Vita alla rete e trainate dall’aumento su base annua degli attivi sottostanti.
Alla fine di giugno 2022, il Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita si è attestato al 222%, ben al di sopra dell’ambizione manageriale del 200% nell’arco di piano, con le misure transitorie che forniscono un cuscinetto addizionale per assorbire possibili volatilità del mercato.
PAGAMENTI E MOBILE – CRESCITA STRAORDINARIA IN TUTTE LE LINEE DI BUSINESS
I ricavi del segmento Pagamenti e Mobile hanno continuato a crescere, anno su anno, ad un tasso del 21,0% nel secondo trimestre del 2022 e risultano pari a € 250 milioni (+20,7% su base annua nel primo semestre del 2022, a € 482 milioni), confermando il ruolo chiave svolto da PostePay in Italia nel mercato in rapida crescita e in evoluzione dei pagamenti digitali.
I pagamenti con carta sono cresciuti nel secondo trimestre del 2022 del 20,6%, anno su anno, a € 129 milioni (+19,5% su base annua nel primo semestre del 2022, a € 249 milioni).
Continua lo spostamento verso le carte Evolution, che presentano un maggior margine ricorrente, con lo stock di carte che ha raggiunto quota 8,8 milioni (in crescita dell’8,3% su base annua).
Gli altri pagamenti sono aumentati nel secondo trimestre del 2022 dell’83,1%, su base annua, a € 41 milioni (+92,9% su base annua nel primo semestre del 2022, a € 76 milioni), principalmente grazie alle operazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di fornitore di servizi di pagamento (Payment Service Provider), attraverso una piattaforma omnicanale innovativa.
I ricavi da servizi Telco sono aumentati nel secondo trimestre del 2022 del 3,5%, su base annua, a € 80 milioni (+3,4%, su base annua, nel primo semestre del 2022 a € 157 milioni), grazie ad una base clienti fedele pari 4,9 milioni di utenti (+1,1% su base annua rispetto a 4,8 milioni di utenti nel primo semestre del 2021) in un mercato particolarmente competitivo.
Le transazioni e-commerce continuano nel loro trend di crescita nel primo semestre dell’anno, attestandosi a 279,8 milioni (+12,8% su base annua nel primo semestre del 2022), ben al di sopra dei livelli pre-pandemia.
PosteID (la soluzione nazionale di identità digitale di Poste Italiane) è stata adottata nel primo semestre del 2022 da 23,1 milioni di clienti.
A giugno è stata lanciata la nuova offerta energia per dipendenti e pensionati di Poste, facendo leva su contenuti semplici, trasparenti e al 100% green, e raggiungendo 10 mila contratti firmati fino ad oggi.
Il Risultato operativo (EBIT) di segmento risulta in crescita nel secondo trimestre del 47,7% e pari a € 91 milioni (+28,8% su base annua a 169 milioni nel primo semestre del 2022), grazie a maggiori ricavi da mercato e beneficiando di risparmi sui costi per effetto del nuovo contratto di fornitura di servizi di rete per la nostra attività di operatore virtuale di rete mobile (MVNO), mentre il secondo trimestre del 2021 è stato influenzato da maggiori costi di migrazione verso la nuova rete.
EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NEL PERIODO ED EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2022
PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE
LIS Holding SpA
In data 25 febbraio 2022 PostePay ha sottoscritto con IGT Lottery SpA (“IGT”) un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di LIS Holding SpA (insieme alla società controllata LIS Pay SpA, “LIS”) a un prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un Enterprise Value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile pari a 70 milioni di euro. I consigli di amministrazione di Poste Italiane e PostePay hanno approvato l’operazione che rimane soggetta alle consuete condizioni di closing. Al riguardo, si segnala che in data 6 giugno 2022 è stato pubblicato il provvedimento (n. 30157 del 17 maggio 2022) con il quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha autorizzato l’operazione in esame, non ritenendola tale da determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante ai sensi della L. 287/90. In data 13 luglio 2022 Banca d’Italia ha autorizzato l’operazione di acquisizione. Il closing è atteso entro il terzo trimestre del 2022.
Sourcesense SpA
In data 24 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato la promozione, di concerto con alcuni azionisti di Sourcesense SpA (“Sourcesense”), di un’offerta pubblica di acquisto volontaria per cassa sulla totalità delle azioni e warrant di Sourcesense.
Sourcesense è una società con azioni scambiate sul sistema multilaterale di negoziazione denominato Euronext Growth Milan (“EGM”) che opera nel settore IT in Italia e in Gran Bretagna con elevata expertise nello sviluppo di soluzioni cloud-native, basate su tecnologia open source.
A seguito del completamento dell’operazione, finalizzata al delisting delle azioni e dei warrant, è previsto che Poste Italiane detenga una partecipazione di controllo in Sourcesense pari al 70%, e che gli azionisti di controllo della stessa (che agiscono di concerto con Poste Italiane nel lancio delle offerte) mantengano una partecipazione di minoranza del 30%.
L’operazione prevede un corrispettivo offerto per ciascuna azione pari a 4,20 euro (corrispondente ad un premio del 24,0% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell’ultimo mese) e un corrispettivo offerto per ciascun warrant pari a 0,78 euro (corrispondente ad un premio del 75,4% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell’ultimo mese). Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine del 2022.
Plurima SpA
In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. e l’operatore di private equity Siparex per l’acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima SpA (“Plurima”) per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di euro. Il closing è avvenuto in data 2 maggio 2022, in seguito all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”) ricevute in data 21 aprile 2022. L’operazione è stata eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. (“PWS”), società interamente controllata da Poste Italiane, e finanziata con le risorse di cassa disponibili.
Con il perfezionamento dell’operazione PWS detiene il 70% del capitale sociale di Plurima Bidco srl (Bidco), che a sua volta detiene il 100% di Plurima. Il corrispettivo finale riconosciuto da BidCo, in considerazione dell’aggiustamento del prezzo di acquisto definito sulla base della posizione finanziaria netta della società alla data del closing (così come disciplinato tra le parti nel contratto di compravendita), si attesta a 135 milioni di euro.
Eurizon Capital Real Asset SGR (“ECRA”)
In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l’acquisito del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di Eurizon Capital Real Asset SGR SpA (“ECRA”), società specializzata negli investimenti a supporto dell’economia reale controllata da Eurizon (Gruppo Intesa Sanpaolo).
Il closing dell’operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022, all’esito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolamentari. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Intesa Sanpaolo SpA.
Nel corso del primo semestre 2022 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie.
- In data 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso a un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in UK, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.
- In data 8 aprile 2022 Poste Italiane, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro ha acquisito il 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited (“Scalapay”) società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now Pay Later (“BNPL”) sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un prodotto/servizio in tre rate mensili senza interessi, a fronte di una commissione pagata dai merchants.
- In data 10 marzo 2022, in seguito all’approvazione da parte delle autorità di vigilanza e dell’antitrust, si è perfezionato il closing dell’operazione di cessione della partecipazione in Tink AB detenuta da PostePay SpA a Visa Open Connect Limited.
- In data 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane e l’assemblea di PSIA S.r.l. (“PSIA”) hanno approvato la fusione per incorporazione in Poste Italiane di PSIA. L’operazione, che prevede l’applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di fusione di società interamente possedute, spiegherà la sua efficacia a decorrere dalla data dell’ultima delle iscrizioni previste dall’art. 2504 del codice civile presso il Registro delle Imprese. La fusione si pone nell’ottica di una riorganizzazione societaria che permetterà a Poste Italiane di detenere direttamente azioni della società quotata NEXI SpA semplificando in tal modo la struttura del Gruppo.
ALTRI EVENTI DI RILIEVO
Acquisto azioni proprie
In esecuzione dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane del 27 maggio 2022, finalizzata ad acquisire azioni da destinare ad amministratori e dipendenti del Gruppo beneficiari dei piani di incentivazione variabile, il cui avvio è stato comunicato al mercato in pari data, dal 30 maggio 2022 al 13 giugno 2022, Poste Italiane ha acquistato n. 2.600.000 azioni proprie (pari allo 0,199% del capitale sociale), al prezzo medio di Euro 9,730848 per azione, per un controvalore complessivo di Euro 25.300.204,62.
In seguito all’operazione, considerate anche le azioni proprie presenti in portafoglio derivanti da precedenti operazioni di riacquisto e la consegna ai beneficiari dei piani di incentivazione, Poste Italiane detiene n. 7.535.991 azioni proprie, pari allo 0,577% del capitale sociale.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Il primo semestre del 2022 è stato caratterizzato dall’acuirsi dei fattori che hanno condizionato il contesto economico, sociale e politico già a partire dalla fine del 2021.
In particolare, si rileva: la diffusione delle varianti Omicron del Covid-19 accompagnata da misure restrittive alla mobilità in Cina che hanno creato significative discontinuità alla filiera logistica globale e impattato i flussi in importazione ed esportazione; l’inasprirsi delle tensioni tra Russia e Ucraina sfociate a febbraio nello scoppio del conflitto, che hanno acuito il già esistente trend al rialzo del costo dell’energia con un conseguente livello record raggiunto dall’inflazione[1], che ha spinto la Banca Centrale Europea ad aumentare i tassi di interesse e a terminare il “quantitative easing” dal secondo semestre 2022. Tali fattori hanno comportato un rallentamento nella crescita globale del periodo. L’aumento dell’inflazione sembra, pertanto, ridurre il reddito delle famiglie, con diverso mix dei consumi per far fronte ai più alti costi dell’energia e una riduzione della capacità di risparmio. In questo contesto, lo scenario futuro resta fortemente incerto e caratterizzato da revisioni al ribasso delle stime di crescita globali e nazionali, sia per la restante parte dell’anno che per il 2023.
Il Gruppo Poste Italiane, oltre a beneficiare di una struttura di business diversificata, ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di incertezza economica e turbolenza finanziaria, affermandosi, anzi, come un “porto sicuro” per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con contenuta volatilità che continuerà a mantenere, anche in futuro, il Risparmio Postale al centro della strategia di sviluppo. La struttura dei costi del Gruppo, oltre ad essere flessibile con una significativa componente di costi variabili correlata ai ricavi, include un’esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi. Il Gruppo si approvvigiona e compete, principalmente, nell’ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei paesi colpiti dal conflitto, o limitrofi, e ha limitati rapporti commerciali con tali Paesi; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui vari business o ricadute di rilievo sulla propria redditività. Il Gruppo beneficia, inoltre, di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi come, ad esempio, operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante e delle forniture di gas ed energia.
Ciò è confermato dai risultati conseguiti nel corso del primo semestre che risultano solidi, con un risultato operativo del periodo record nella storia del Gruppo, che dimostra l’efficacia degli indirizzi strategici delineati e beneficia del continuo focus del management sulla razionalizzazione e controllo dei costi.
Il Gruppo continuerà a monitorare le evoluzioni del contesto macroeconomico di riferimento, al fine di adeguare la gamma d’offerta alle condizioni di mercato e alle mutate esigenze della clientela. Rimarrà strategico lo sviluppo del segmento del risparmio assicurativo e la Capogruppo continuerà a fornire alla controllata Poste Vita tutto il supporto patrimoniale necessario a supportare la crescita; il Risparmio Postale, dopo un primo semestre in cui ha sofferto delle condizioni del contesto macro, dispone adesso di un’offerta commerciale rinnovata tra giugno e luglio, confermandosi uno strumento semplice, trasparente e competitivo per i risparmiatori. Proseguirà l’impegno per la “digital trasformation” del Gruppo e il supporto ai clienti e ai cittadini per il superamento del “digital divide”; rimarrà nevralgico lo sviluppo di iniziative volte al miglioramento della “customer experience” in ottica omni-canale. Sono pianificati investimenti a supporto della crescita e diversificazione nell’ambito dei pacchi, dei pagamenti digitali e della protezione, con offerte mirate a ridurre la sottoassicurazione del Paese. Il Gruppo è inoltre entrato nel mercato dell’energia con un’offerta semplice, trasparente e 100% “green”, lanciata nel mese di giugno su dipendenti e pensionati.
Riguardo all’impegno di inclusione sociale, nell’ambito del PNRR, il Gruppo rivestirà un ruolo cruciale con la realizzazione del progetto Polis: sono previsti investimenti significativi per portare, da un lato, servizi telematici della Pubblica Amministrazioni nei piccoli Centri, mediante uno sportello dedicato all’interno di circa 7 mila uffici postali, e convertire dall’altro 250 immobili del Gruppo in spazi di formazione e co-working.
Nel percorso di transizione intrapreso verso la “carbon neutrality” entro il 2030, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni, l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’approvvigionamento energetico e l’efficientamento degli immobili; proseguirà inoltre la migrazione delle attuali Postepay a carte realizzate con materiali ecosostenibili e l’introduzione di SIM realizzate con materiale di riciclo nonché lo sviluppo di logiche d’offerta volte a valorizzare i comportamenti sostenibili dei clienti.
Infine, le recenti acquisizioni del Gruppo si confermano coerenti con gli obiettivi del piano industriale “2024 Sustain & Innovate Plus”. L’acquisizione di Plurima è già operativa dal mese di aprile, contribuendo a sostenere la crescita del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, diversificandone i ricavi, nella direzione strategica di affermarsi come un operatore logistico ad ampio raggio. L’acquisizione della società LIS accelererà la realizzazione della strategia omnicanale, favorendo la transizione verso i pagamenti digitali e consolidando la crescita nel business del “proximity payment”. Infine, il lancio dell’OPA su Sourcesense, operante nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia “open-source”, mira a internalizzare e potenziare le capacità di sviluppo del Gruppo in tale comparto.
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:
EBIT (Earning before interest and taxes) – indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.
EBIT margin – rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: è la somma delle Attività finanziarie, dei Crediti d’imposta ex Legge n. 77/2020, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è l’indebitamento finanziario calcolato secondo lo schema raccomandato dall’ESMA European Securities and Markets Authority (ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021) al netto dei debiti commerciali e altri debiti non correnti che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito e al lordo delle seguenti voci: attività finanziarie non correnti, crediti d’imposta ex Legge n.77/2020, derivati di copertura attivi correnti, crediti e debiti finanziari intersettoriali.
[1] Fonte: dati preliminari EUROSTAT e Istat: a giugno l’inflazione nell’Eurozona è dell’8,6% su base annua (record dall’introduzione della moneta unica) e dell’8% in Italia, la più alta dal 1986.
Composizione della posizione finanziaria netta* (milioni di euro):
PROSPETTI DI BILANCIO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
PROSPETTO DELL’UTILE/PERDITA DI PERIODO CONSOLIDATO
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO:
La Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 sarà pubblicata entro il termine di legge e messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società (www.posteitaliane.it), presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato “eMarket Storage” (www.emarketstorage.com), nonché depositata presso la società di gestione del mercato Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it).
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
ll sottoscritto, Alessandro Del Gobbo, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili del Gruppo Poste Italiane
DICHIARA
ai sensi dell’art. 154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza del 24 febbraio 1998 che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Il documento contiene una sintesi di informazioni finanziarie che non dovrebbero essere considerate un sostituto della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022 del Gruppo Poste Italiane.
Roma, 28 luglio 2022
Dichiarazioni previsionali e altre informazioni importanti
Questo documento contiene alcune dichiarazioni previsionali, che riflettono le attuali opinioni del management di Poste Italiane in merito ad eventi futuri e alle prestazioni finanziarie e operative della Società e del Gruppo.
Tali dichiarazioni previsionali sono rese alla data del presente documento e si basano su aspettative attuali, ipotesi ragionevoli e proiezioni su eventi futuri e sono, pertanto, soggette a rischi e incertezze. I futuri ed effettivi risultati e prestazioni potrebbero infatti materialmente differire da quanto espresso o implicito in questa presentazione, a causa di diversi fattori, molti dei quali al di fuori della capacità di Poste Italiane di prevedere, controllare o stimare con precisione, ivi inclusi, senza pretesa di completezza, cambiamenti del quadro legislativo e regolamentare, sviluppi del mercato, fluttuazioni dei prezzi e altri rischi e incertezze, quali, a titolo esemplificativo, rischi derivanti dalla recente pandemia da Covid-19 e dagli effetti diretti e indiretti risultanti dal conflitto internazionale nell’Europa orientale.
Le dichiarazioni previsionali contenute nel presente documento non costituiscono una garanzia sulle prestazioni future e, pertanto, si avverte di non fare indebito affidamento su di esse.
Questo documento non costituisce una raccomandazione relativa ai titoli della Società, non contiene un’offerta di vendita o nessuna sollecitazione all’offerta di acquisto di titoli emessi da Poste Italiane o da una qualsiasi delle sue società del Gruppo o altre forme di attività, prodotti o servizi finanziari.
Fatto salvo quanto richiesto dalla normativa vigente, Poste Italiane nega qualsiasi intenzione o obbligo di aggiornare o rivedere le dichiarazioni previsionali contenute nel presente documento per riflettere eventi o circostanze successive alla data del medesimo.
Questo documento include informazioni finanziarie di sintesi e non deve essere considerato un sostituto del bilancio completo di Poste Italiane.
Addizioni di numeri nel documento potrebbero non tornare a causa di arrotondamenti.