Rubrica “Abbiamo bisogno di Eroi” | Episodio 5 – Spider-Man: l’eroe che tutti amiamo, e che tutti siamo
Spider-Man, l’eroe più completo mai creato: responsabilità, onore, dramma, tragedia, quotidianità e un pizzico di ironia.
Kennedy era da un anno alla Casa Bianca, oltreoceano invece, veniva eretto il muro.E’ in questo periodo storico, i primi anni 60′, che nascono gli eroi moderni della Marvel Comics: Fantastici 4, X-Men, Iron Man, Thor, Hulk, ma uno in particolare è destinato a cambiare la storia fumettistica: Spider-Man.
Spider-Man, alter ego di Peter Benjamin Parker è un personaggio immaginario dei fumetti creato dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore Steve Ditko nel 1962 e pubblicato dalla Marvel Comics per la prima volta sul n. 15 della collana Amazing Fantasy.
Con una breve storia che riscosse un successo tale da convincere l’editore a dedicargli una propria testata l’anno successivo intitolata The Amazing Spider-Man.
Spider-Man è tra i supereroi più popolari e di maggior successo di sempre.
ll sito web IGN lo ha inserito alla terza posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti.
E’ universalmente riconosciuto come il personaggio Marvel più famoso e redditizio della storia editoriale.
Ma come nasce Spider-Man?
La nascita di Spider-Man è stata tra le più particolari.
Era il 1962, il clima editoriale americano era in piena resurrezione, grazie alla Silver Age, e si respirava aria di innovazione, di cambiamento e di voglia di futuro.
Stan Lee, aveva da poco creato i Fantastici 4, e furono un successo. Nel 62′, il suo editore del tempo, Martin Goodman, gli commissionò un nuovo supereroe.
“La prima cosa, quando crei un eroe, è il suo potere, poi il resto viene da solo”.
Stan vide una mosca camminare lungo il vetro, e pensò che sarebbe stato quello il potere del suo eroe: camminare sui muri.
E per puro divertimento, decise di rendere il personaggio un adolescente, cosa del tutto inaspettata al tempo, poichè gli adolescenti potevano solo essere spalle.
Gli diede problemi personali, insicurezze, ansie, preoccupazioni, lo rese più umano che mai.
“Okay, ora mi serviva un nome. Fly-Man? Mosquito-Man? Eccolo: Spider-Man. Spider-Man, mi sembrò così drammatico”.
Il design di Spider-Man fu commissionato inizialmente a Jack Kirby, ma la sua visione del personaggio era poco in linea con l’idea di Stan, e così, lo disegnò Steve Ditko.
E Steve, disegnò esattamente ciò che doveva essere Spider-Man, e così Peter Parker: un ragazzo 15enne, un po’ impacciato, magrolino, occhialuto.
Spider-Man era pronto per essere presentato al mondo.
Stan propose tutto a Goodman, che lo bocciò sotto ogni aspetto. Per nessuna ragione al mondo avrebbe pubblicato un supereroe tanto “stupido”, a detta sua.
“Stan, ma tu hai idea di che sia un eroe? Gli eroi non sono adolescenti, la gente odia i ragni, e poi, problemi personali? Loro non ne hanno!”.
Stan Lee ricevette un’amara delusione, ma non riuscì a smettere di pensare al personaggio, e così prese la palla al balzo.
Amazing Fantasy era una rivista in procinto di morire, le vendite erano calate e sarebbe morto dopo il numero 15, nell’Agosto 1962.
Stan mise Spider-Man in copertina, e raccontò le sue origini. Se ne dimenticò, Spider-Man sarebbe morto con quella rivista.
Non molto dopo, le vendite arrivarono in casa Marvel: la gente impazzì.
Spider-Man fu un successo di critica e di pubblico senza eguali.
Questo portò Goodman a commissionare a Stan Lee la testata del personaggio: The Amazing Spider-Man.
Il primo numero uscì nell’Aprile del 1963.
E da quel giorno, le avventure di Spider-Man non smisero mai di popolare le pagine dei fumetti Marvel, generando un mondo intero legato al personaggio: cartoni animati, giocattoli, merchandising, e soprattutto dei successi cinematografici: Spider-Man, Spider-Man 2 e Spider-Man 3, di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire.
The Amazing Spider-Man e The Amazing Spider-Man 2, di Marc Webb, con protagonista Andrew Garfield, e l’avvento di Tom Holland nei panni del personaggio all’interno del Marvel Cinematic Universe, con le sue apparizioni in veri film e la sua trilogia: Spider-Man: Homecoming, Far From Home e No Way Home, dove i tre Spider-Man si sono incontrati per una grandiosa avventura insieme, donando ai fan la più grande sorpresa di sempre.
Ma cosa rende Spider-Man così importante?
Spider-Man non ha eccezionali poteri, nemmeno gadgets o un costume così bello.
Ci sono eroi molto più forti, con storie più drammatiche, con gadgets e poteri più impressionanti, ma nessuno, è come lui.
Perchè?
Il motivo è talmente semplice che molti non ci sono mai arrivati, nemmeno molti fan più affezionati.
Spider-Man è interamente coperto, porta una maschera, ma non è solo questo.
Chiunque può essere Spider-Man.
Peter Parker è talmente umano, che non ha nulla che lo distingua da qualsiasi altro ragazzo o ragazza o uomo o donna, occidentale o asiatico.
Peter Parker è un ragazzo liceale studioso, ma con qualche problema con i bulli, ha difficoltà a farsi notare dalle ragazze, ha pochi amici e vive tante difficoltà: non riesce a pagare l’affitto, è al verde, si preoccupa di sua zia, ha problemi con i suoi amici, con la sua ragazza, e tante altre difficoltà.
E non è ciò che viviamo tutti noi? Spider-Man potrebbe essere chiunque: uomo, donna, adulto o ragazzo, perchè tutti viviamo nelle difficoltà, abbiamo subito ingiustizie e abbiamo superato lutti.
Sì, il lutto, è uno dei temi principali della nascita di Spider-Man.
Peter ha vissuto la sua vita senza i genitori, con pochi ricordi.
E’ stato cresciuto dai suoi zii, Ben e May, che gli hanno insegnato i valori della forza, del rispetto, della pietà e soprattutto, della responsabilità.
“Da un grande potere, derivano grandi responsabilità”.
Questa è la frase che ha segnato per tutta la vita Peter, frase detta da Ben poco prima di morire, per mano di un criminale che Peter ha scelto di non fermare.
Il senso di colpa per la morte di Ben, insieme al suo insegnamento, ha forgiato il suo cuore e lo ha reso… Spider-Man.
Spider-Man nella sua vita sarà sempre messo di fronte alla responsabilità, come tutti noi.
Inoltre, Spider-Man ha dato voce a tutti i giovani americani e non, che voce non ne avevano. Spider-Man è l’eroe della gente comune, l’amichevole eroe di quartiere.
Spider-Man rappresentava una generazione di giovani che si stava ribellando, che si faceva sentire e che da là a poco avrebbe urlato contro il mondo.
Ecco perchè siamo tutti, Spider-Man.
Articolo di Michael Bonannini