“VOLTI RIFLESSI. Ritratti e autoritratti in dialogo con Anna Cabras Brundo”. Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto. Dal 15 luglio al 2 ottobre 2022.
Giovedì 14 luglio alle 18 presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura il Ghetto di Cagliari inaugura “VOLTI RIFLESSI. Ritratti e autoritratti in dialogo con Anna Cabras Brundo”, mostra curata da Marta Cincotti e Simone Mereu e realizzata dall’Associazione Culturale Auravisiva con il contributo della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Comune di Cagliari.
La mostra racconta il genere dell’autoritratto e del ritratto, partendo dalle opere pittoriche di Anna Cabras Brundo (Cagliari 1919 – 2008), messe in relazione con una serie di autoritratti di artisti contemporanei sardi che hanno abbracciato con entusiasmo il progetto.
La Cabras Brundo, nota principalmente come scultrice, in pittura ha sempre prediletto il genere del ritratto, che esprimeva in modo formale con grandi tele a olio per i dipinti realizzati su commissione. Tra le mura domestiche il ritratto diveniva invece il principale “gioco” con cui l’artista si divertiva a sperimentare per fermare espressioni, bronci, momenti e ricordi dei suoi bambini e dei suoi cari, utilizzando tecniche e mezzi diversi, e saggiando stili anche distanti tra loro. I ritratti di famiglia restituiscono un quadro completo e eterogeneo dell’attività pittorica di Anna Cabras Brundo e, insieme alla serie degli autoritratti, raccontano l’artista stessa perché, se è vero come si dice che ogni opera è un autoritratto dell’artista, i ritratti e gli autoritratti in mostra – circa 50 opere – ci rivelano una personalità complessa, dove eleganza, tenerezza, umorismo e malinconia si mescolano e si alternano senza soluzione di continuità.
«Una collezione privata di opere intime – raccontano i curatori – e una rara occasione per vederle insieme esposte pubblicamente in una mostra che, ancora una volta, racconta un aspetto dell’artista cagliaritana, certamente nota al pubblico cittadino, ma che, come ogni artista, non si può conoscere davvero se ci si limita alla sua principale produzione».
Ad aprire il percorso espositivo sono le opere di sedici artisti oggi attivi in Sardegna: Francesco Amadori, Giulia Baita, Mariano Chelo, Francesco Cogoni, Giorgio Corso, Mara Damiani, Simone Dulcis, Lea Karen Gramsdorff, Stefano Masili, Maria Grazia Medda, Alessandro Melis, Simone Mereu, Leo Pes, Laura Saddi, Franco Sale Musio, Rosaria Straffalaci, cui si aggiunge Costan Porcu. Il visitatore, nel percorso degli spazi articolati del Ghetto, troverà autoritratti figurativi ed astratti, tecniche di vario tipo, da quelle tradizionali alle contaminazioni o ancora il ricorso a video o opere di Mobile Art: un caleidoscopio di colori, forme e soluzioni linguistiche che, nella consapevolezza di non poter essere esaustivi, tentano, nel loro star assieme, di rappresentare il ricco ed effervescente ambiente artistico della scena sarda contemporanea, in quanto l’autoritratto è intimo e personale, una libera rappresentazione di sé destinata primariamente a se stessi.
La mostra rimarrà sarà visitabile fino al 2 ottobre 2022 e durante il mese di settembre si svolgerà un ciclo di conferenze d’arte e incontri con artisti e curatori sui temi della mostra.