Il Segretario Nazionale del Sindacato Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano, commenta l’episodio che ha visto coinvolto Davide Ferrerio, il ventenne che il 12 agosto è stato vittima di un’aggressione in pieno centro a Crotone
“La tragedia che ha colpito la famiglia Ferrerio, costretta a tornare a Bologna con il proprio figlio Davide massacrato a Crotone da una persona che definire ‘uomo’ è già barbarie, altro non è che figlia di quel sentimento di onnipotenza e di spregiudicata strafottenza che pervade gli animali con cui ogni giorno la gente per bene calabrese deve fare i conti.
Senza volerci girare troppo intorno, coloro i quali fanno della violenza fisica un valore – e la sfoderano per ottenere profitto o per semplice ostentazione – sembrano i vincitori morali di un duello senza fine, di una competizione dove alla barbarie si contrappone l’indifferenza, alla prevaricazione il buonismo, alla sopraffazione il silenzio.”
Esordisce così Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale del Sindacato FSP Polizia di Stato, commentando il ritorno del giovane Davide nella sua Bologna.
“É soprattutto nella totale mancanza di anticorpi della società civile – dice Brugnano – che risiede la movenza di questo e di tanti altri piccoli e grandi crimini che possono colpire chiunque, per caso o per sfortuna, nelle vie di Crotone, Catanzaro o Reggio Calabria; una movenza che si annida poi nella totale forma di delegittimazione dell’azione delle Forze di Polizia costrette spesso a subire, per prime, la sfrontatezza di chi dopo un quarto d’ora dal compimento di un crimine è libero di scorrazzare e sputare sul verbale di fermo; che si installa anche nella paura della gente che non interviene né denuncia per paura e per sfiducia; che si perpetua infine nel lasciare sola la vittima e considerare gli accaduti variabili coerenti con il sistema, devianze da accettare.
Condividiamo pertanto la rabbia della madre di Davide, la quale comunque in questa tristissima storia ha potuto anche apprezzare la parte buona della nostra terra, quella silenziosa e attiva dove sono ancora ben inculcati i valori antichi dell’accoglienza, della solidarietà, dell’incontro.
Possiamo – conclude Giuseppe Brugnano – solo farle due promesse: unirci alle sue preghiere perché Davide ce la faccia e non mollare di un millimetro nella lotta ai criminali che offendono la nostra terra e che ne rappresentano il vomito”.
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