Cainà al Film Festival della Lessinia
“Cainà”, il cineconcerto con le musiche di Mauro Palmas, apre domani a Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona, la ventottesima edizione del Film Festival della Lessinia.
Spetta a “Cainà“ l’onore di inaugurare, domani (venerdì 19 agosto) a Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona, la ventottesima edizione del Film Festival della Lessinia (FFDL), la rassegna cinematografica internazionale dedicata alla vita, alla storia e alle tradizioni sulle montagne di ogni angolo del mondo, in programma fino a domenica 28. Il cineconcerto con la nuova colonna sonora di Mauro Palmas eseguita dal vivo sulle immagini del film di Gennaro Righelli girato in Sardegna nel 1922, sarà al centro della cerimonia d’apertura, alle 18 al Teatro Vittoria. Già autore delle musiche composte appositamente per la pellicola ritrovata nel 1990 e restaurata nel 1995, quest’anno il musicista e compositore cagliaritano, in occasione del centenario del film, ha ripreso e in parte riscritto le partiture per un diverso organico, lo stesso che ha presentato il cineconcerto in Sardegna, ad Aggius (lo scorso giugno), e poi a Fluminimaggiore (in luglio) e a Ittireddu (il 10 di questo mese), nell’ambito di Mare e Miniere, la rassegna itinerante promossa dall’associazione Elenaledda Vox: Alessandro Foresti al pianoforte, Marco Argiolas al sax e al clarinetto, e lo stesso Mauro Palmas al liuto cantabile, alla mandola e al mandoloncello.
Il cineconcerto nasce dal ritrovamento nella Cineteca di Praga, nel 1990, dell’unica copia sopravvissuta del film “Cainà“, muto e in bianco e nero, con titoli e didascalie in ceco. Proiettata una prima volta alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone nel 1991, la pellicola venne quindi restaurata per iniziativa della Cineteca Sarda e quella del Friuli, e presentata a Cagliari in questa nuova veste, il 23 novembre 1995; a impreziosire e ampliare l’emozione delle immagini, la musica dal vivo di Mauro Palmas alla testa di un ensemble che vedeva Riccardo Tesi all’organetto diatonico, Silvano Lobina al basso, Alberto Pisu alle percussioni, e un quartetto d’archi. Al grande successo del cineconcerto, che nei quindici anni successivi avrebbe contato numerose repliche sia in Italia che all’estero, seguirono la pubblicazione del film su videocassetta e delle musiche su cd.Interpretata dall’attrice Maria Jacobini, la protagonista della pellicola di Gennaro Righelli, Cainà, è una ragazza di un paesino della Sardegna che sogna di fuggire verso nuovi orizzonti. L’occasione si presenta quando vicino al paese approda un bastimento reduce da una difficile traversata; Cainà si nasconde nella stiva finché, ripreso il viaggio, una tempesta mette in pericolo la navigazione. Il capitano, Pietro, si invaghisce di lei e tenta di sedurla. Arrivata in continente, Cainà viene accolta in modo ostile dalla madre e dalle sorelle dell’uomo; scampata a un altro tentativo di violenza da parte del capitano, la ragazza ritorna al suo paese, in Sardegna, dove però la sua fuga ha lasciato conseguenze tragiche in famiglia: il padre, che era andato a cercarla durante la tempesta, è morto colpito da un fulmine, e il pastore Agostineddu, il suo corteggiatore, è impazzito. Ripudiata dalla madre e dal paese, Cainà fugge nuovamente verso il mare ma, colpita da un sasso scagliato da Agostineddu, si getta sulle rocce sferzate dalle onde.
Su questa trama dai toni drammatici, tutta affidata alle immagini in bianco e nero e alle capacità attoriali degli interpreti, Mauro Palmas, artista tra i più noti e apprezzati del panorama musicale sardo, ha cucito e ricamato una coinvolgente colonna sonora dai forti aromi mediterranei, mescolando in una riuscita combinazione echi e sonorità della tradizione isolana con ritmi e suggestioni di quella araba e maghrebina: una formula alla base anche della nuova veste musicale di “Cainà” che domani (venerdì 19) inaugura a Bosco Chiesanuova la ventottesima edizione del Film Festival della Lessinia.
Il Film Festival della Lessinia è l’unico concorso cinematografico internazionale esclusivamente dedicato alla vita, la storia e le tradizioni in montagna con esclusione di sport, alpinismo e film di avventura. Nato nel 1995 su iniziativa del Curatorium Cimbricum Veronense come rassegna videografica sulle terre alte veronesi, nel tempo ha allargato l’interesse alle montagne di tutto mondo. Tenutosi nel 1995 a Bosco Chiesanuova e nel 1996 a Erbezzo, è stato ospitato dal 1997 al 2006 a Cerro Veronese, dove si è affermato come concorso cinematografico internazionale. Dal 2007 la sede ufficiale è Bosco Chiesanuova, dove il Teatro Vittoria ospita le giornate di proiezione tra la penultima e l’ultima settimana di agosto. Dal 1997 il festival è diretto dal regista e autore Alessandro Anderloni.