Corsa all’Anello 2022: Osilo
Corsa all’Anello 2022: Osilo, grande ritorno dopo la pandemia, una passione che corre nei secoli .Una gara suggestiva per un vero tuffo nelle atmosfere del passato
Corsa all’Anello 2022: Passione, adrenalina, gusto per la sfida:
il 12 agosto Osilo riapre il sipario su una delle sue più sentite tradizioni popolari,
la “Corsa all’anello”,
spettacolare giostra equestre in cui l’eleganza e la maestosità dei cavalli si sposano alla tecnica e all’abilità dei cavalieri.
Una manifestazione che ha molti tratti in comune con altre sfide equestri che si svolgono nell’isola;
ma unica per il territorio in cui si celebra, per le modalità con cui si svolge, per il coinvolgimento di tutta una comunità nel cuore del borgo, per l’importanza raggiunta grazie all’adesione a una Rete e ai gemellaggi.
La tradizione equestre. “La mia terra cantate.
E chi la gara/ vinca, si avrà in premio un bel poledro/ che Osilo domò, Osilo chiara/altrice e domatrice di cavalli”.
Con i suoi versi il poeta Sebastiano Satta celebrava l’antica maestria osilese nell’allevamento e nella domatura dei cavalli.
Una passione che si riflette nelle secolari radici della “Corsa all’anello”, evento di spicco del calendario culturale del comune e specchio dello spirito fiero, coraggioso ed elegante dell’identità osilese.
La corsa.
La Corsa all’anello consiste in una prova di abilità equestre, dove il cavaliere lanciato al galoppo deve cercare di infilare con uno spadino di legno uno dei tre “anelli” sospesi lungo il percorso.
Gli anelli sono posti in sequenza, a circa quaranta metri l’uno dall’altro.
Il cavaliere non potrà mai fare tre centri in una sola salita, perché la conquista di un anello implica che lo spadino vi rimanga conficcato, essendo l’anello saldamente assicurato alla fune.
A partire dal 1995 la corsa viene organizzata dall’Amministrazione comunale nella via principale del paese, via Roma, che per l’occasione viene “ripavimentata” con la sabbia così da ricreare quelle condizioni di agibilità che offrono a cavalli e cavalieri sufficienti condizioni di sicurezza per lo svolgimento della gara;
nello stesso anno viene reintrodotto l’obbligo di utilizzo del costume sardo per tutti i partecipanti.
La rilevazione elettronica dei tempi evita contestazioni da parte dei concorrenti e rende più spettacolare la gara:
entro 9 secondi bisogna coprire i centro metri, oltre i quali anche l’eventuale “centro” non è valido.
La Rete e i gemellaggi.
Grazie a questa manifestazione, Osilo è ormai divenuto un punto di riferimento regionale per la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni equestri della Sardegna, entrando a far parte, da quest’anno, della Rete Europea delle Giostre all’Anello, insieme ai Comuni di Oristano, Sulmona, Sinj (Croazia), Barban (Croazia) e Zante
(Grecia).
Dal 2019 la Corsa si pregia di un prezioso gemellaggio, quello con la città umbra di
Narni, con la sua prestigiosa “Corsa all’anello”, rievocazione storica della sfida medievale.
La Corsa all’anello, così, si prolunga idealmente oltre il mare e diventa occasione per costruire ponti di collaborazione e amicizia con altre comunità accomunate dalla stessa passione e dagli stessi valori identitari.
La corsa è storia, è orgoglio.
È l’esaltazione dell’abilità, della capacità di dominare l’evento e di farlo proprio, di fronte alla comunità riunita in via Roma.
E l’urlo liberatorio della folla è il modo per scaricare la tensione accumulata in tante salite a vuoto.
Ma è soprattutto esplosione di gioia, abbraccio collettivo per il valoroso che ha saputo vincere la sfida.