Tutti hanno avranno sentito parlare almeno una volta di Data Center, ovvero delle strutture fisiche in cui è possibile archiviare e processare una grande quantità di dati.
Tutte le informazioni che quotidianamente fruiamo dal nostro smartphone o personal computer, tanto per motivi di lavoro che per questioni personali, passano attraverso queste grandi infrastrutture che consentono sia la loro memorizzazione che l’elaborazione.
Se pensiamo a quanto sia aumentata la mole di informazioni che ogni giorno gestiamo o veicoliamo attraverso i nostri dispositivi connessi alla rete, e moltiplichiamo questo numero per tutti gli utenti connessi a internet nel mondo, possiamo solo lontanamente immaginare quanti miliardi di byte ogni secondo viaggiano da una parte all’altra del globo. Ecco perché strutture come quelle dei data center sono diventate sempre più preminenti nella rivoluzione e transizione digitale che stiamo vivendo nella nostra epoca.
I diversi tipi di data center
Sono sempre di più le aziende che si affidano ai data center, che possono variare sensibilmente a seconda delle loro caratteristiche. Possono essere diverse a seconda delle dimensioni, dei servizi che offrono, delle loro prestazioni o anche dell’ubicazione geografica.
Data center aziendali o gestiti da società terze
Quando una società decide di dotarsi di un proprio data center, si parla di data center aziendale. Come è facile immaginare, a seconda delle esigenze e dei requisiti necessari, queste strutture variano decisamente a seconda dell’organizzazione. Possono essere ospitati sia nei locali della società che all’esterno, a seconda delle dimensioni richieste.
Nei casi in cui un’azienda non voglia investire direttamente nell’infrastruttura e nei servizi a essa connessi, può decidere di affidarsi a un terzo soggetto, che si occuperà di tutti quegli aspetti tecnici di hardware e software per l’archiviazione e la gestione dei dati.
I data center in cloud
Un ulteriore modello è quello che sfrutta la tecnologia cloud, con una società terza che fornisce all’impresa che ne fa richiesta una struttura virtuale. Questa soluzione è ideale per quelle realtà che devono rispondere a scenari aziendali mutevoli e hanno bisogno di un partner reattivo e di soluzioni scalabili sia dal punto di viste tecnologico che economico. Tra le realtà che forniscono questi tipi di servizio c’è anche Vultr, una società che non solo è specializzata nell’offrire tutte le opportunità di data center in cloud, ma che in più si avvale dei vantaggi di server ad alta frequenza.
High Frequency Server: come funzionano
I server ad alta frequenza vantano prestazioni ben al di sopra degli altri server, con un salto in avanti sia per quel che riguarda le prestazioni che la stabilità stessa. Possono contare infatti su una generazione di processori Intel (3 + Ghz) che insieme a un’archiviazione in grado di avere prestazioni dello stesso livello di quantità e intensità, danno la possibilità di gestire un numero crescente di operazioni, senza per questo cedere in termini di affidabilità e sicurezza.
Nonostante i server ad alta frequenza abbiano mediamente un costo più alto rispetto agli altri, il prezzo è pienamente giustificato dalle prestazioni. Proprio per questo motivo è importante comprendere come un incremento delle performance possa influenzare positivamente sulla prosecuzione del business, in modo da poter giustificare pienamente l’investimento, a fronte di una crescita di aspettative e risultati.