Festival Cantiere, “Percorsi Condivisi”
Conto alla rovescia a Baradili per la nuova edizione del Festival Cantiere, la rassegna di Progetti Carpe Diem che da ventisette anni porta il grande teatro di ricerca nei luoghi più remoti della Sardegna.
Sotto la direzione artistica e organizzativa di Aurora Aru e Franco Marzocchi, il festival riflette quest’anno attorno al tema “Percorsi condivisi”: sin da 1996 il progetto si basa su un’idea allargata di comunità, su un vero cantiere teatrale come contenitore di pratiche di ricerca, sperimentazione e produzione creativa originale e in residenza.
GIOVEDÌ 18 AGOSTO
Si comincia giovedì 18 agosto con uno spettacolo nato proprio nel cantiere di Carpe Diem, in residenza a Baradili, una produzione del festival in collaborazione con Il Lavoratorio di Firenze: Sardegna come un’infanzia– Viaggio musicale attraverso la Sardegna di Elio Vittorini. Una performance vocale che dà forma a canti spontanei, in strutture circolari, dove la parola perde il suo significato e diventa puro suono. Emiliano Nigi (voce, elettronica, diamonica e kazoo) sarà sul palco (ore 20,00, Spazio Usai) insieme a Francesco Morittu(chitarra classica e campidanese) e con i contributi in voce di Andrea Macaluso. A partire dalle parole di Vittorini, Nigi ha lavorato per costruire una drammaturgia sulla quale intervenire con l’improvvisazione vocale, impreziosita dall’elaborazione elettronica di musiche tradizionali per chitarra.
E sul filo della contaminazione tra le arti si muove anche Racconti dell’illusione di Lucrezia Maimone e Riccardo Serra (ore 21,15, giardino Sa Scolla), con Rachele Montis, Elie Chateignier, Lucrezia Maimone e Lucia Angèle Paglietti. Lo spettacolo, firmato dalla compagnia Oltrenotte, si propone di indagare le condizioni proprie dell’essere umano che si manifestano nelle diverse fasi della vita, via via personificate in personaggi che si muovono nello spazio scenico come rappresentazione materiale di un piano astratto. In questo contesto, con la danza contemporanea sconfina nelle arti circensi, anche la coscienza trova la sua forma e interagisce con i protagonisti, senza essere percepita.
VENERDÌ 19 AGOSTO
La seconda giornata del Festival Cantiere comincia al pomeriggio (ore 18,00 Aula Consiliare) con il ritorno di Roberto Abbiati a Baradili per il suo Una tazza di Mare in Tempesta, l’incredibile riduzione del Moby Dick in un allestimento dalla fortissima potenza evocativa: il pubblico è seduto all’interno di una speciale installazione – interamente costruita a mano – che ricorda la stiva di una baleniera.
A seguire spazio alla musica (ore 19,00 Spazio Usai) con De Diora, il nuovo disco di una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale: Francesca Corrias. Il progetto, prodotto da S’Ardmusic e realizzato completamente in lingua sarda campidanese, la vedrà sul palco in compagnia dei suoi Sunflower con Filippo Mundula al contrabbasso, Sandro Mura al pianoforte e Pierpaolo Frailis alla batteria.
Ancora il teatro poi con il ritorno in Sardegna di uno dei più completi attori italiani contemporanei: Leonardo Capuano. Già protagonista del Macbettu di Alessandro Serra, recentemente impegnato in alcune delle produzioni cinematografiche e televisive più amate da pubblico e critica (Aria ferma, con Silvio Orlando e Toni Servillo; Vostro onore, con Stefano Accorsi), Capuano torna nella sua terra d’origine con alcuni dei suoi più fortunati monologhi teatrali. Venerdì (ore 20,45, giardino Sa Scolla) sarà la volta di Elettrocardiodramma, prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini di Torino. Uno spettacolo che commuove e diverte rivelando una paura latente da un punto di vista comico e sorprendente. In scena un uomo balbuziente, con indosso un vestito da donna, che non sembra far caso a ciò che indossa.
E infine, a chiudere una fitta giornata di incontri (ore 21,45 Spazio Usai), ancora il teatro con Preghiera del mattino, un testo di Valentina Diana interpretato da Silvia Lodi per la regia di Giuseppe Semeraro, prodotto dalla Compagnia Principio Attivo di Lecce. Uno spettacolo che riflette sul ruolo della donna, sulla lunghissima serie di torti e violenze di cui si trova traccia sin dall’Antico testamento, e che ci vengono riferiti come fatti accessori o inevitabili. La Bibbia come spunto per raccontare realtà marginali e vite semicancellate, appena intuibili, come troppo spesso accade nella realtà.
Da giovedì 18 a domenica 21 agosto, nel cuore della Marmilla a Baradili, il grande teatro nel paese più piccolo della Sardegna: quattro giorni di spettacoli, musica e storie da raccontare per la XXVII^ edizione del Festival Cantiere di Progetti Carpe Diem.
Info e contatti
Aurora Aru
380 363 47 80