Leonardo Capuano al Festival Cantiere
L’attore protagonista di “Macbettu” in scena venerdì 19 e sabato 20 con i suoi spettacoli storici prodotti dalla compagnia Umberto Orsinidi Torino. A Baradili anche l’incredibile Moby Dick di Roberto Abbiati, la musica di Francesca Corrias, la “Preghiera” di Silvia Lodi, le storie di Fabrizio Saccomanno.
Prosegue a Baradili la ventisettesima edizione del Festival Cantiere, la rassegna di Progetti Carpe Diem che dal 1996 porta il grande teatro di ricerca nei luoghi più remoti della Sardegna. Sotto la direzione artistica e organizzativa di Aurora Aru e Franco Marzocchi, il festival riflette quest’anno sul tema “Percorsi condivisi”, basandosi su un’idea allargata di comunità, su un vero cantiere teatrale come contenitore di pratiche di ricerca, sperimentazione e produzione creativa originale e in residenza.
VENERDÌ 19 AGOSTO
La seconda giornata del Festival Cantiere comincia al pomeriggio (ore 18,00 Aula Consiliare) con il ritorno di Roberto Abbiati a Baradili per il suo Una tazza di Mare in Tempesta, l’incredibile riduzione del Moby Dick in un allestimento dalla fortissima potenza evocativa: il pubblico è seduto all’interno di una speciale installazione – interamente costruita a mano – che ricorda la stiva di una baleniera.
A seguire spazio alla musica (ore 19,00 Spazio Usai) con De Diora, il nuovo disco di una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale: Francesca Corrias. Il progetto, prodotto da S’Ardmusic e realizzato completamente in lingua sarda campidanese, la vedrà sul palco in compagnia dei suoi Sunflower con Filippo Mundula al contrabbasso, Sandro Mura al pianoforte e Pierpaolo Frailis alla batteria.
Ancora il teatro poi con il ritorno in Sardegna di uno dei più completi e apprezzati attori italiani contemporanei: Leonardo Capuano. Già protagonista del Macbettu di Alessandro Serra, recentemente impegnato in alcune delle produzioni cinematografiche e televisive più amate da pubblico e critica (Aria ferma, con Silvio Orlando e Toni Servillo; Vostro onore, con Stefano Accorsi), Capuano torna nella sua terra d’origine con alcuni dei suoi più fortunati monologhi teatrali. Venerdì (ore 20,45, giardino Sa Scolla) sarà la volta di Elettrocardiodramma, prodotto dalla Compagnia Umberto Orsini di Torino. Uno spettacolo che commuove e diverte rivelando una paura latente da un punto di vista comico e sorprendente. In scena un uomo balbuziente, con indosso un vestito da donna, che non sembra far caso a ciò che indossa.
E infine, a chiudere una fitta giornata di incontri (ore 21,45 Spazio Usai), ancora il teatro con Preghiera del mattino, un testo di Valentina Diana interpretato da Silvia Lodi per la regia di Giuseppe Semeraro, prodotto dalla Compagnia Principio Attivo di Lecce. Uno spettacolo che riflette sul ruolo della donna, sulla lunghissima serie di torti e violenze di cui si trova traccia sin dall’Antico testamento, e che ci vengono riferiti come fatti accessori o inevitabili. La Bibbia come spunto per raccontare realtà marginali e vite semicancellate, appena intuibili, come troppo spesso accade nella realtà.
SABATO 20 AGOSTO
Il sabato del Festival Cantiere si apre con una riflessione sulle storie, su come siano capaci di determinare il nostro modo di stare al mondo: in scena un narratore eccezionale come, Fabrizio Saccomanno, che firma e interpreta Parole Date (ore 20.30 Spazio Usai). «in Parole date ripercorro alcune storie che mi hanno attraversato in più di dieci anni. Racconto della vita in miniera; mi confronto con la storia di un popolo in cammino; attraverso la dura vita del lavoro nei campi, i persi nelle campagne, gli ultimi, il caporalato. E infine racconto di una favola che mi folgorò in una sera di inverno».
A seguire (21,45 Spazio Usai) tornano Roberto Abbiati e Leonardo Capuano, già protagonisti nelle scorse giornate del festival, ma stavolta in scena insieme con Pasticceri, della Compagnia Umberto Orsini: l’esilarante storia di due gemelli diversi in tutto, chiusi nel loro mondo notturno, nel laboratorio della pasticceria di famiglia. «Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare».
Da giovedì 18 a domenica 21 agosto, nel cuore della Marmilla a Baradili, il grande teatro nel paese più piccolo della Sardegna: quattro giorni di spettacoli, musica e storie da raccontare per la XXVII^ edizione del Festival Cantiere di Progetti Carpe Diem.