Martis, il paese dei murales sul cinema. Realizzato durante il festival CineMartist un omaggio a Vittorio Gassman nel centenario della nascita. All’inaugurazione ha partecipato il figlio Alessandro con un videomessaggio. Un’altra opera è stata dedicata ai film “Banditi a Orgosolo” e “Il Muto di Gallura”
MARTIS. Il paese dei murales sul cinema. Grazie a CineMartist, festival multidisciplinare che oltre a puntare sul settore audiovisivo dà spazio ad altre arti come la pittura, il piccolo comune di Martis è stato trasformato in questi ultimi anni con opere di street art dedicate al mondo cinematografico. Nella quinta edizione della manifestazione che si è chiusa ieri, domenica 28 agosto, sono stati realizzati un murale omaggio a Vittorio Gassman nel centenario della nascita e un altro doppio ai film “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta e “Il Muto di Gallura” di Matteo Fresi.
Per celebrare il grande attore l’artista Davide Manca, docente di disegno all’Accademia di Belle Arti di Sassari, ha riprodotto su una parete lungo la via principale del paese un fotogramma dal capolavoro di Mario Monicelli “L’armata Brancaleone” con protagonista Vittorio Gassman nei panni di Brancaleone da Norcia.
Il figlio Alessandro Gassmann, invitato dagli organizzatori a Martis, non è potuto essere presente perché impegnato su un set ma ha mandato un videomessaggio, proiettato nella serata finale, ringraziando il festival e promettendo di venire presto nel paese dell’Anglona per vedere di persona l’opera che ha apprezzato molto dalle foto inviategli. «Mio padre ha avuto una carriera e una vita straordinaria e fa piacere vedere che continua a essere vivo il suo lavoro, la sua arte, il suo ricordo nel cuore di tanti spettatori. Sono molto onorato di questo omaggio e lo sarebbe stato anche lui».
Oltre a quello dedicato a Vittorio Gassman, durante questa edizione di CineMartist è stato realizzato un altro murale con l’intento di mettere in parallelo due importanti film girati in Sardegna: “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta e il recente “Il Muto di Gallura” di Matteo Fresi. Prodotto da Fandango con Rai Cinema e con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission, che sin dalla prima edizione sostiene il festival di Martis, il lungometraggio è stato anche proiettato alla presenza del regista e dell’attore co-protagonista Marco Bullitta.
A realizzare l’opera sono state Alessandra Fiori e Mara Masala, studentesse della scuola di pittura dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”. Con il coordinamento del loro docente Giovanni Sanna. Murales che si aggiungono a quelli realizzati nelle scorse edizioni della manifestazione quando sono stati omaggiati Gian Maria Volonté, Ennio Morricone e Fiorenzo Serra.
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