Scatta l’ordinanza di abbattimento per gli animali della Sfattoria degli Ultimi. Lunedì 8 agosto l’Asl di Roma ha notificato il provvedimento. Gli operatori dell’Asl, scortati dalle forze dell’ordine, si presenteranno al rifugio per eliminare gli animali attraverso la somministrazione di scariche elettriche.
“Gli animali dei rifugi sono gli animali dei cittadini, dopo un olocausto animale che va avanti da secoli in tutti i mattatoi dove vengono portati gli animali degli allevamenti, invece di fermarsi, ora vogliono uccidere anche i nostri animali. Lo Stato italiano vuole uccidere gli animali della Sfattoria degli Ultimi, lo Stato italiano ha smesso di ascoltare il suo popolo”, afferma Meta Parma (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente), che incalza – “Questo meccanismo di uccisione e morte va fermato, è chiaro che siamo davanti a un sopruso, e lo Stato italiano e le forze dell’ordine hanno il dovere di fermare tutto questo. Quando la legge è ingiusta, qualcosa non funziona. Caro Stato italiano, quando hai smesso di ascoltare il tuo popolo?”
Davanti al rifugio sono iniziate le barricate degli attivisti e dei cittadini, per salvare gli animali della Sfattoria degli Ultimi.
“Gli animali sono sani, ucciderli è un sopruso e non ha nessuna logica, è follia. Non ascoltano più le proteste del popolo né degli esperti, non seguono alcuna logica così come accaduto per gli abbattimenti dei cinghiali selvatici. I cinghiali selvatici vengono perseguitati e abbattuti da anni, uccisi a fucilate invece di essere sterilizzati, ripetendo di anno in anno la stessa storia. Per la peste suina gli abbattimenti e la caccia non erano la soluzione, ma non hanno ascoltato nessuno. Ora continuano ciò che è una follia, entrando nei rifugi a uccidere gli animali sani dei cittadini” – conclude Katia Ruggiero, referente Meta Parma, Avi Parma, Salviamo i macachi di Parma.