Con Ludovico Einaudi al pianoforte suoneranno Redi Hasa al violoncello, Federico Mecozzi al violino e Francesco Arcuri all’elettronica e alle percussioni.
Ludovico Einaudi è uno dei compositori contemporanei più presenti nelle classifiche di musica classica a livello mondiale e l’artista più ascoltato di tutti i tempi nello streaming classico. Uno stream su dieci in Gran Bretagna, pari a oltre 2,5 milioni di stream al giorno e a 4 miliardi in totale, deriva dalla sue composizioni. La sua musica trascende le generazioni e, oltre ai successi raggiunti nelle classifiche e nello streaming, ha più di un milione di abbonati e 10 milioni di visualizzazioni YouTube e oltre 150 mila su TikTok.
“Underwater” è il primo lavoro di Einaudi in pianoforte solo degli ultimi vent’anni; registrato “quando il mondo fuori era fermo e silenzioso”, nel tempo sospeso del lockdown, ha visto il compositore immergersi “in uno spazio libero e senza confini, in una dimensione fluida e parallela, senza interferenze esterne”. Ne sono venute fuori “forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto al pianoforte”. Anche il suono è il risultato di una ricerca, sottolinea l’artista: “Ho cercato un suono preciso che corrispondesse all’espressione di questa musica, morbido, caldo e profondo. Volevo un pianoforte che parlasse e cantasse.”
“Underwater” è uscito dopo un anno molto significativo per Ludovico Einaudi, che ha visto la pubblicazione dell’album “Cinema” – una raccolta delle sue colonne sonore più famose (tra cui quelle per i film “Nomadland” e “The Father”, vincitori di Oscar, Bafta e Golden Globe) -, e la serie podcast “Experience: The Ludovico Einaudi Story“, con la partecipazione di registi e attori come Russel Crowe, Chloé Zhao (“Nomadland”), Florian Zeller (“The Father”), Shane Meadows (“This is England”), Eric Toledano e Olivier Nakache (“The Intouchables”).
I concerti di giovedì 4 e venerdì 5 saranno preceduti alle 19 nella Basilica di San Giovanni di Sinis, grazie alla collaborazione della Curia arcivescovile di Oristano, dal progetto Climate Space di Ludovico Einaudi a cura di Francesco Cara: uno spazio immersivo dove esplorare le nuove relazioni con una natura che si trasforma sotto l’effetto dei cambiamenti climatici attraverso l’immagine, la musica e la narrazione, ma anche la scienza e l’innovazione. Giovedì 4 verrà proiettato il cortometraggio “Voice above water” (“La voce sul filo dell’acqua”) di Dana Frankoff, con la sonorizzazione ad hoc del musicista e compositore cagliaritano Daniele Ledda col suo progetto sperimentale “Clavius”, basato sulla meccanica del pianoforte acustico e le possibilità di fusione tra analogico e digitale; venerdì 5 sarà invece la volta di “Cries of our ancestors” (“Le grida dei nostri antenati”) di Rebecca Kormos e Kalyanee Mam, sonorizzato dal violoncellista Redi Hasa.
- Info Per esplicita volontà dell’artista il palco verrà allestito su un piccolo promontorio naturale di fronte al mare e senza la platea. I partecipanti al concerto si siederanno sulla sabbia, tra i profumi della macchia mediterranea. Per questo motivo, è fortemente consigliato dotarsi di un cuscino o una stuoia, mentre non sarà consentito portare delle sedie. Per il concerto si consiglia un abbigliamento comodo e un repellente anti zanzare. Nell’area archeologica di Tharros non sarà consentito l’accesso ai cani. Al luogo del concerto non si potrà arrivare in automobile, e sarà necessario lasciare la vettura nei parcheggi di San Giovanni di Sinis e proseguire a piedi. Durante tutta la durata del concerto non sarà consentito effettuare registrazioni audio/video di alcun genere.
Verrà allestita in ognuno dei tre giorni un’apposita area dedicata ai disabili, e pertanto se ne consiglia la prenotazione. Dal parcheggio riservato si dovrà attendere il pulmino che accompagnerà i possessori del biglietto sino all’ingresso dell’area archeologica: qui saranno presenti degli operatori specializzati che accompagneranno i disabili sino all’apposita area del concerto.
Saranno presenti due punti ristoro: il Ristobar Tharros (food & beverage) all’ingresso dell’area archeologica, e il Bio Dromos Bar (beverage) nella zona dell’anfiteatro.
L’azienda tessile di Samugheo M/U Mariantonia Urru, ha donato al festival dei tappetini realizzati con gli sfridi della lavorazione al telaio, in piena economia circolare. Il ricavato andrà a sostenere e ampliare il Bosco di Dromos, progetto di piantumazione alberi in collaborazione con Treedom.
I concerti a Tharros sono presentati con il sostegno del Comune di Cabras in collaborazione con Ponderosa Music & Art, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, la Società Cooperativa Penisola del Sinis e la Fondazione Mont’e Prama.
Per informazioni, la segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Notizie e aggiornamenti anche sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
Con l’allentamento delle restrizioni per l’emergenza covid non è più necessario presentare il green pass, ma sono raccomandati comunque prudenza e buon senso. Dromos continuerà a sanificare gli ambienti e le strumentazioni: anche quest’anno per la protezione degli artisti e del personale tecnico, si potrà fare affidamento sul Sanyphone l’innovativo dispositivo di sanificazione di set e microfoni a tecnologia UV-C ideato e prodotto dall’azienda oristanese Sanycar.
Festival itinerante, Dromos dedica una particolare attenzione alla collaborazione con i vari operatori attivi nel territorio: tra questi la Fondazione Mont’e Prama e la Fondazione Oristano, che per tutti i possessori di biglietti del festival, e per tutta la durata della manifestazione, ha previsto una serie di sconti per visitare i vari siti culturali del territorio di Cabras e Oristano.
La ventiquattresima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Banco di Sardegna, delle Amministrazioni Comunali di Bauladu, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Oristano e Villa Verde, della Fondazione Mont’e Prama, della Fondazione Oristano, della Ros’e Mari Farm & Green House, dell’Associazione culturale Viva Mandrolisai, della Cantina Bingiateris di Ortueri, della Sanycar, di Lai Automobili, della M/U Mariantonia Urru e del Temple Wine Bar, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, del Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, della Music Academy Isili, della soc. coop. Mariposas de Sardinia, del tour operator ViaggieMiraggi, di Radio Popolare, dell’Arcidiocesi di Oristano, della Fondazione Italiana Sommelier, del Consorzio di tutela dei Vini del Mandrolisai, della Consulta Giovani di Bauladu, dell’Hotel Mistral2 di Oristano, dell’Ottica Erdas, di Sa Pasida, del CRAI Sardegna e Cuore dell’Isola, del Festival Licanìas di Neoneli, del ‘DU Bauladu Music Festival di Bauladu, del Terme Romane Festival di Fordongianus, di Instagramers Sardegna, e delle reti Sardinia Jazz Network – SJN, Jazz Italian Platform – JIP e Best Event Sardinia – BES.