OICE. ENR, L’ingegneria e la consulenza italiane sempre più internazionalizzate
OICE: “Le 11 società italiane che fanno parte dell’importante classifica migliorano tutte le loro posizioni rispetto all’anno precedente confermando la proattività del settore all’estero”
E’ questo il messaggio che lancia l’OICE, l’Associazione confindustriale delle società di ingegneria e architettura, a valle della pubblicazione delle classifiche ENR (Engineering News-Record), diffuse in questi giorni, che fanno il punto sulle presenza a livello mondiale delle società di ingegneria.
Guardando alle statistiche, le 225 società hanno prodotto un ammontare di circa 67,65 miliardi di dollari (erano 67,14 l’anno precedente) fuori dai confini nazionali. Guidano le americane che coprono il 23%, seguite dalle canadesi (18,1%). Poi le europee che coprono complessivamente oltre il 33,6% del totale e che suddivise per geografie intra europee, vedono in vetta le olandesi con l’8,4%, terzo posto nel ranking generale e primo naturalmente in Europa.
Soffermandosi sul mercato intra-europeo, alle olandesi, seguono a breve distanza le inglesi (8%). Poi francesi, spagnole, italiane, tedesche. Le altre europee coprono complessivamente il 9,9% segnando una percentuale quasi doppia rispetto all’anno precedente.
L’Italia si colloca al penultimo posto (era ultimo nel 2020) tra le 6 principali europee ma vi contribuisce con il maggior numero di società (11) sempre tra le principali 6 dell’Unione. Per numero di società, escludendo raggruppamenti regionali come “Altri Europa”, l’Italia si conferma terza mondiale dopo USA e Cina, insieme alla Corea. Le italiane realizzano la maggior parte del loro fatturato estero in Africa seguita da Europa, Medio Oriente e Asia.
La costante crescita nel continente africano colloca l’Italia terza tra gli europei per presenza in Africa, dopo inglesi e francesi.
Nella Top225 la prima italiana figura al 33° posto ed è la Maire Tecnimont con un fatturato prodotto all’estero di 379 milioni (il 90% del totale). Seguono al 57° posto RINA Consulting con 181 milioni (67% del totale) e al 67° posto Italconsult con 128 milioni (96% del fatturato complessivo).
Al 113° posto si colloca DBA Group con 47,8 milioni (51% del fatturato complessivo) appena una posizione avanti a Proger che è al 114° con 47,2 milioni (42% del fatturato complessivo). Al 128° posto si colloca IRD Engineering con 31,8 milioni (98% del fatturato complessivo) seguita da Italferr al 144° con 21,8 milioni (7% del totale) e Manens Tifs al 145° con 21,6 milioni (55% del fatturato complessivo).
Al 149° posto F&M Ingegneria con 18,9 milioni (57% del totale) precede Technital e 3TI Progetti rispettivamente al 169° posto con 15,6 milioni (48% del fatturato complessivo) e al 204° posto con 10,4 milioni (41% del fatturato totale). Le 11 società italiane migliorano quasi tutte la loro posizione nel ranking e 2 entrano per la prima volta nella speciale classifica. Tutte le società realizzano il loro fatturato principalmente nel settore dei trasporti, general building ed energia fatta eccezione per Maire concentrata sul settore industry and oil&gas. Le 11 società sono basate in quattro regioni diverse (Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio).
Per il Presidente OICE e CEO di Studio Speri, Giorgio Lupoi “il positivo risultato dell’ingegneria italiana organizzata, relativo al 2021, è segno che gli sforzi che si sono fatti per internazionalizzare le nostre società stanno dando importanti risultati, nonostante il difficile momento. Il quadro internazionale, segnato da diversi fattori di incertezza, è tuttavia caratterizzato da importanti progetti di rilancio e di investimento nel settore delle infrastrutture per i quali le nostre società si stanno candidando a fornire il loro straordinario know how”.
Per Roberto Carpaneto, Vice Presidente OICE con delega per l’internazionalizzazione e Presidente di Rina Consulting “è un motivo di grande soddisfazione vedere la crescita delle nostre società all’estero, ribadita anche per il 2021 da ENR. Rilevante lo sviluppo di business in Africa e in Europa, confermando sia la bontà dei progetti di rilancio messi in atto da Bruxelles e dal Governo italiano, sia l’aumentata capacità di cogliere le opportunità finanziarie internazionali, con particolare riferimento alle Banche Multilaterali con le quali come Associazione e come società lavoriamo in modo attivo ed efficace”.
Per ulteriori informazioni Marco Ragusa – Responsabile Ufficio Internazionale – [email protected]