Il 30 agosto la XVIII edizione del Cabudanne entra nel vivo con la presentazione ufficiale del festival e a seguire l’incontro con i versi in lingua “frisone” della giovane poetessa Sigrid Kingman, originaria dei Paesi Bassi. Chiude l’omaggio speciale al maestro Franco Loi in compagnia del poeta Davide Ferrari.
La diciottesima edizione del Cabudanne de sos poetas, luogo irrinunciabile d’incontro tra autori, autrici, lettori e pubblico, entra nel vivo a Seneghe nel pomeriggio del 30 agosto con un doppio appuntamento per l‘inizio ufficiale del festival. Alle 18.00 a Sa Prentza de Murone si parte con la presentazione ufficiale di questa edizione speciale che festeggia la maggiore età. Prende quindi il via il viaggio tra i versi dei poeti da tutte le latitudini del mondo, stavolta dal nord dei Paesi Bassi, e più precisamente da Drachten, città della provincia della Frisia, di cui è originaria la giovanissima poetessa Sigrid Kingman. Un incontro molto importante in cui l’autrice racconterà della sua produzione poetica e culturale e di come la sua lingua madre, la lingua “frisone”, considerata dall’UNESCO una lingua vulnerabile in pericolo di estinzione, sia al centro della sua attività artistica e letteraria.
Ad accompagnare Sigrid ci sarà Onno Falkena, giornalista, intellettuale e promotore culturale di livello internazionale molto attivo sul fronte della tutela e dell’affermazione delle lingue cosiddette “minoritarie”. Segue alle 21.30 l‘omaggio al maestro Franco Loi, il grande poeta, saggista, amico e cittadino onorario di Seneghe dal 2010, scomparso lo scorso anno alla soglia del novantunesimo anno di età. Un tributo che si rinnova nell’incontro dal titolo “Franco Loi. Maestri. A cura di Davide Ferrari”. Ferrari è poeta e amico del Cabudanne noto per la sua produzione incentrata sull’uso particolare del dialetto lombardo. L’autore pavese sarà ospite anche il giorno dopo per dialogare insieme a Simonetta Milia e Tommaso di Dio intorno alla sua recente raccolta di poesie “Tutte le altre rose”. L’anima del poeta affronta non il racconto di una rosa, ma quello che sboccia dentro di lui quando si abbandona alla sua contemplazione. E proprio a Franco Loi, suo grande maestro, poeta che amava le rose e che a questo fiore ha dedicato più di un componimento, Ferrari dedica il testo conclusivo della raccolta.
Il Cabudanne a Seneghe, borgo con una forte connotazione identitaria di spazi e di tradizioni locali che in questi anni ha costruito un terreno fertile attraverso cui potersi confrontare con i versi e con la cultura del resto del mondo, prosegue quindi il giorno dopo con tanti appuntamenti dalla mattina alla sera, fino al 4 settembre. Importante presidio comunitario e culturale del Montiferru cercherà attraverso il filo conduttore di questa edizione “La capacità di agire”, di approfondire il tema dell’agire in versi, immagini, visioni, suoni, dibattiti. Ma soprattutto darà la parola a chi non ne ha, agli ultimi, a chi ancora spera. Poesia per dare una flebile luce, o un po’ di coraggio per guardare bene dentro a noi stessi, alle cose, e riflettere su ciò che accade nel mondo che ci circonda. Gli ospiti sono più di 70, 45 gli appuntamenti in sette giornate e infinite le possibilità di ricostruire un tessuto organico di relazioni, azioni e amicizie.