Sulle elezioni antidemocratiche del 25 settembre
Le elezioni politiche del 25 settembre 2022 passeranno alla storia come uno degli esempi più lampanti della farsa della democrazia borghese.La campagna elettorale che si tiene in periodo estivo si svolge all’insegna della disinformazione e del grottesco, esprimendo tutta la miseria del politicantismo italiano.
Non vi è alcun approfondimento delle questioni vitali per le grandi masse.
Il dibattito politico è completamente manipolato, banalizzato e “destrizzato”, caratterizzato da vuoti slogan e false promesse.
I tempi stretti imposti dal Quirinale dopo l’uscita di scena di Draghi danno la possibilità di presentare liste elettorali bloccate solo agli apparati dei partiti borghesi.
L’accesso al parlamento è di fatto sbarrato al proletariato, alle masse lavoratrici, alle forze che si oppongono coerentemente alla guerra imperialista, alla macelleria sociale, alla crescente disuguaglianza sociale, alla repressione, al razzismo, alla devastazione ambientale.
Queste elezioni-farsa si svolgono in una situazione che vede un vasto malcontento, preoccupazione e collera degli operai e dei lavoratori minacciati da carovita, licenziamenti, cassa integrazione, precarietà, etc.
Ma i candidati dell’oligarchia non possono rispondere a queste esigenze sociali, perché difendono il sistema di sfruttamento e oppressione capitalista che è il responsabile dell’impossibilità per i lavoratori di vivere dignitosamente.
Le elezioni, che non sono né libere né democratiche – finchè i mezzi di produzione e il potere politico saranno in mano a una minoranza di sfruttatori è impossibile parlare di effettiva libertà e democrazia – si svolgono in un contesto di guerra interimperialista nella quale il nostro paese è stato trascinato dal governo Draghi.
Ma per fare la guerra non basta inviare le armi e aumentare la spesa militare, non basta trasformare la Nato in una macchina globale di guerra e terrore.
E’ anche necessario consolidare le retrovie nei paesi imperialisti e capitalisti.
Nessun paese imperialista o capitalista può pensare di condurre una guerra di rapina, per le sfere d’influenza, senza aver consolidato le sue retrovie, represso i “suoi” operai.
Di qui la graduale fascistizzazione della politica dei governi borghesi.
Non è dunque un caso che in Italia si prepari un governo ancora più reazionario dei precedenti, per aumentare la pressione sulla classe operaia, varare leggi per liquidare le conquiste dei lavoratori, adottare pacchetti “sicurezza” per impedire le lotte e rafforzare l’offensiva generale contro il proletariato.
Qualsiasi forza politica vincerà le elezioni seguirà un programma antioperaio e antipopolare che, seppure con forme, ritmi e interpreti diversi, è sostanzialmente unico:
economia e politica di guerra, miliardi ai grandi monopoli, aiuti e sgravi ai ricchi, controriforme, tagli a salari e spese sociali, rafforzamento dello stato poliziesco, riarmo e missioni militari all’estero, per rilanciare il declinante imperialismo italiano.
In questo scenario, mentre sosteniamo le rivendicazioni proletarie, dando impulso alla costruzione di organismi operai e popolari di lotta contro il capitalismo, continuiamo a porre la questione di fondo:
la necessità della rottura rivoluzionaria con un sistema parassitario e moribondo, di cui l’imperialismo italiano è un anello.
Questa posizione si esprime oggi a livello elettorale nell’astensionismo attivo, di protesta e di lotta.
In una situazione di aggravamento delle contraddizioni di classe non vogliamo alimentare nessuna illusione elettoralista, ma lavorare per delegittimare l’attuale ordinamento politico istituzionale, facendo progredire l’unione militante dei comunisti e degli operai avanzati per ricostruire il Partito comunista, basato sui principi del marxismo-leninismo e dell’internazionalismo proletario.
Niente lavoro, niente salario, niente diritti, niente pace, niente voto alle destre e alle “sinistre” borghesi!
Nessuna legittimità a coloro che saranno incaricati di proseguire la politica di sacrifici e di guerra per difendere gli interessi dei monopoli, dei ricchi, dei parassiti, dei mercanti di armi!
Concentrare le forze sul fronte della lotta di classe, non su quello elettorale!
Avanzare nella lotta per il Partito comunista!
Agosto 2022
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
(per il testo completo visita Piattaforma Comunista )