The White Lotus: tra drammi e privilegi
The White Lotus è una serie televisiva del 2021 creata da Mark White.Un interessante comedy drama ambientata in un resort di lusso alle Hawaii, il White Lotus appunto, capace di suscitare numerose riflessioni su temi attuali e divisivi grazie alle vicende che coinvolgono lavoratori e ospiti del resort.
Gli ospiti del White Lotus
I personaggi coinvolti sono, da una parte, i lavoratori del resort e, dall’altra, gli ospiti.
Tra gli ospiti la famiglia Mossbacher, composta dai genitori, Nicole e Mark, e dai due figli, Olivia e Quinn. In viaggio con la famiglia c’è anche Paula, amica di Olivia.
Anche Shane e Rachel, una coppia di sposini apparentemente perfetti in viaggio di nozze, sono ospiti del resort.
Altro ospite del White Lotus è Tanya, l’unica del gruppo di viaggio ad alloggiare da sola.
La famiglia Mossbacher…
I Mossbacher rappresentano la classica ricca famiglia bianca americana in vacanza.
La madre, Nicole, donna imprenditrice che non può abbandonare il lavoro nemmeno in vacanza, è sposata con Mark, uomo piuttosto banale e insignificante in perenne crisi d’identità, amplificata da un atteso referto medico e da una, per lui, sconvolgente notizia relativa alla sua famiglia.
La figlia Olivia cerca in tutti i modi di non essere coinvolta nei pensieri da privilegiati dei genitori e vive all’ombra di una madre forte che l’ha plasmata e con la quale, proprio per questo motivo, si scontra spesso.
E comunque Olivia è consapevole di essere pienamente inserita ed integrata in quella realtà e in quelle dinamiche di potere che, infatti automaticamente riversa su coloro che ritiene gli elementi deboli o, comunque, coloro sui quali ritiene di poter esercitare un controllo:
il fratello Quinn e l’amica Paula.
I comportamenti velatamente minacciosi di Olivia concorrono alla creazione di una sensazione generale di disagio che l’intera serie intende volutamente suscitare.
Quinn è, invece, un ragazzo introverso, plausibilmente con sindrome di Asperger chiuso nel suo mondo virtuale da cui uscirà proprio grazie alla vacanza nel resort, che lo porterà a compiere una scelta finale di sorprendente libertà, o follia a seconda del punto di vista, comunque contro la volontà della sua famiglia.
… e Paula: l’amica di Olivia
Paula, l’amica di Olivia, è in vacanza con la famiglia Mossbacher e durante il soggiorno si rende conto del disagio profondo che i comportamenti di questa famiglia le suscitano e dai quali scaturiscono numerose riflessioni, che investono anche lo spettatore, sull’intimo sentimento di ingiustizia che la porterà a compiere gesti estremi che si ripercuotono sull’intera vacanza.
Paula non è ricca e sa di non appartenere al mondo potente e benestante della famiglia Mossbacher ma allo stesso tempo, durante la settimana di vacanza, gode dei loro stessi privilegi.
Saranno proprio questi sentimenti contrastanti a crearle il conflitto interiore che la accompagnerà per tutta la vacanza.
I neo sposi Shane e Rachel…
Tra gli ospiti anche Shane e Rachel, una coppia di sposini apparentemente perfetti in viaggio di nozze.
Ma sarà proprio questo viaggio a permettere a Rachel, tra tanti dubbi personali sulla sua intera vita e soprattutto sulla possibilità di continuare la sua carriera da giornalista, di rendersi conto quanto sia superficiale, insofferente, sgradevole, patologicamente narcisista l’uomo che ha accanto e che ha appena sposato.
L’atteggiamento isterico e collerico dell’uomo rispetto a normali inconvenienti si rivela in tutte le sue sgradevoli sfumature nella settimana di vacanza nel resort.
…e il personaggio di Tanya
Altro ospite del White Lotus è Tanya, l’unica del gruppo di viaggio ad alloggiare da sola nel resort, è una donna distrutta dalla recente scomparsa della madre.
Una donna che appare, e si descrive, come fortemente insicura, bisognosa di attenzioni e lunatica che trova spesso conforto nell’alcool.
Tanya è una persona buona ma la sua bontà risulterà stucchevole rispetto alle dinamiche di potere che si creano, soprattutto, con una dipendente del resort.
I suoi intenti benevoli spesso si infrangono con una difficile realtà che intreccia questioni sociali, culturali e, di conseguenza, razziali.
I lavoratori del White Lotus
Al White Lotus lavorano numerosi dipendenti coordinati da Armond, il direttore del resort: uomo distinto ed elegante che si deve preoccupare costantemente del benessere dei suoi ospiti.
In realtà la sua costante disponibilità e gentilezza soffoca un profondo disprezzo nei confronti dei clienti, uno in particolare, che lo metterà in serie difficoltà.
I dipendenti del White Lotus, quasi tutti neri ed alcuni, come Kai, originari del posto, le Hawai.
Da subito è possibile percepire il profondo distacco tra ospiti e dipendenti e viene messo in luce il disagio provato dai lavoratori:
nel primo episodio una di loro, Lani, nasconde di essere incinta ma continua incessantemente il suo lavoro con grosse sofferenze e senza farne parola con nessuno finché la situazione diventa chiara a tutti quando le si rompono le acque proprio nel resort.
Dinamiche di potere, cultura e razzismo…
Un’altra dipendente, Belinda, la responsabile della spa, lega con Tanya, una delle ospiti:
quest’ultima, appena arrivata nel resort, vorrebbe sottoporsi ad un massaggio ma non ha la prenotazione; questo è solo il primo problema che Belinda dovrà risolvere per Tanya, della quale diventa la più stretta confidente per tutta la durata della vacanza.
Ma ciò avviene per volontà e bisogno di Tanya, per la sua profonda insicurezza e solitudine.
Belinda non partecipa in un rapporto paritario ma segue, asseconda, conforta e accompagna la ricca, infelice, sola Tanya che cerca appoggio da qualunque parte arrivi e lo trova in Belinda.
Un rapporto impari che evidenzia e riflette tutti gli squilibri e le dinamiche di potere che si vengono a creare tra le due.
… il rapporto impari tra Tanya e Belinda
Tanya è una persona buona ed i suoi intenti nei confronti di Belinda sono generosi e benevoli ma le circostanze rendono la situazione scomoda, una situazione in cui aleggia un profondo disagio:
l’ammirazione che Tanya prova per Belinda e per le sue capacità evoca la cosiddetta “magia dei neri” e la proposta di finanziare l’apertura di un suo centro estetico per renderla autonoma dalla struttura appaiono, anche se non lo sono effettivamente, un tentativo di manipolazione che Belinda non può assolutamente rifiutare.
Belinda potrebbe esercitare in proprio e ha tutto l’interesse ad accettare le proposte di finanziamento dell’attività da parte di Tanya.
Le dinamiche di questo rapporto evidenziano meccanismi di potere e privilegi a volte inconsapevoli ma comunque intrisi di razzismo.
Privilegi inconsapevoli
Una carica di sovrastrutture sociali plasmate su stereotipi culturali si consumano attraverso l’intrattenimento organizzato dal resort:
i dipendenti, durante una cena in particolare, “deliziano” gli ospiti con dei balli tipici hawaiani.
Paula, che durante la vacanza si è invaghita di Kai, un ragazzo originario del posto e dipendente del resort, quando lo vede sottoporsi a questo triste teatrino, creato solo per dilettare le aspettative degli ospiti, si allontana dalla tavola e se ne va in stanza da sola mentre i membri della famiglia Mossbacher continuano a discutere di razzismo e questioni sociali senza rendersi conto di scontrarsi con una realtà che scompone e smonta le convinzioni su cui si fonda la loro stessa esistenza.
Le forme e i modi con cui vengono mostrati questi atteggiamenti e comportamenti degli ospiti, frutto degli evidenti privilegi di cui sono portatori, rendono l’idea di quanto questi momenti e queste circostanze siano imbarazzanti oltre che ingiuste.
La colonna sonora
L’iconica colonna sonora che fa da sfondo a tutte le scene della serie è creata da Cristobal Tapia De Veer, canadese nato in Cile, affermato compositore di colonne sonore cinematografiche.
Una musica che proietta un velo di inquietudine in ogni circostanza, anche senza motivazioni apparenti, per rendere quella che Mark White, il creatore della serie, ha definito come una sorta di sensazione di “tropical anxiety”.
Dalla prima conversazione tra il compositore Tapia De Veer e il creatore White era emersa l’idea di voler creare un’atmosfera misteriosa alla “Hawaiian Hitchcock”, capace di creare e mantenere costantemente alta la tensione.
Un mix di suoni intensi di basso, tamburi e un oggetto definito charango, una sorta di ukulele con più corde; il tutto condito con aggiunte vocali organiche ed ipnotiche che accentuano ancor di più i momenti di suspence.
Un esperimento musicale perfettamente riuscito che resterà sicuramente impresso nella mente degli spettatori.
I libri che vengono letti nella serie
I libri che si intravedono nel corso della settimana trascorsa al resort sono il frutto di scelte non casuali.
L’isterico e superficiale Shane, durante l’intero soggiorno al White Lotus, legge solo un libro, ovvero “Blink: The Power of Thinking Without Thinking” di Malcolm Gladwell; un libro che, secondo il creatore della serie Mark White, “ti fa sentire intelligente mentre lo leggi, che tu lo sia o meno”.
Olivia, mentre si gode il soggiorno a bordo piscina, legge il libro che contiene i testi, completi ed integrali, di Friedrich Nietzsche:
una scelta ad effetto che attribuisce una certa credibilità al personaggio;
mentre Paula legge “l’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud:
l’opera più celebre del padre della psicanalisi, in cui viene esaminato il significato dei sogni e il perché sogniamo.
Rachel, anche lei a bordo piscina, legge Elena Ferrante con il suo titolo più noto, “l’amica geniale”; una scelta semplice e alla moda, un po’ come Rachel.
In un’altra rilassante giornata trascorsa a bordo piscina Olivia legge “Sexual personae” di Camille Paglia:
un saggio che analizza la decadenza sessuale nella letteratura occidentale e nelle arti visive e che segue il filo conduttore della prima scelta letteraria di Olivia, ovvero Nietzsche: entrambi gli autori sostengono che il principale conflitto nella cultura occidentale si combatta tra le forze binarie dell’ordine e del caos.
Paula, invece, legge “I dannati della terra” di Frantz Fanon:
libro del 1961 in cui lo studioso fornisce un’analisi psicologica e psichiatrica degli effetti disumanizzanti che la colonizzazione produce nell’individuo e nella società. Una scelta che si addice perfettamente alle riflessioni che Paula medita durante l’intero viaggio con la famiglia Mossbacher.
Al rientro, in aeroporto, Olivia legge “Ecrits” di Jacques Lacan:
scritti dello psicanalista francese che mettono in primo piano e analizzano temi quali la soggettività, il rapporto tra l’inconscio e il godimento, le pulsioni;
mentre Paula conferma le sue precedenti scelte e legge “Discorso sul colonialismo” di Aimé Césaire:
un testo rivoluzionario con cui l’autore, intellettuale e politico martinicano, muove un atto d’accusa al cuore dell’Europa e alla sua cultura umanista e borghese.
Elena Elisa Campanella