Un viaggio lungo 10 anni (mentre la politica è sempre più lontana dal Paese)
“10 tappe, 10 tematiche, 10 anni e un viaggio per raccontarle”si intitola così l’articolo di Daniela Bartolini che annuncia e presenta il viaggio celebrativo che il prossimo 9 settembre ci porterà ad attraversare tutto il Paese in 10 giorni, uno per ogni anno di vita del nostro progetto.
Già dieci anni.
Dieci anni fa, il 9 settembre 2012, partivo da Alto con un vecchio camper (già vecchio allora!) con l’idea di andare a esplorare i progetti di cambiamento in atto nel nostro Paese.
MAI e poi MAI avrei pensato che da quel meraviglioso e folle viaggio sarebbe scaturito un progetto collettivo, un giornale, una mappa e molto molto
altro ancora.
Ma voi che ci seguite lo sapete già e quindi non vi annoio con l’elenco di quanto abbiamo realizzato. Leggete però il pezzo di Daniela per scoprire cosa combineremo a settembre.
10 tappe, 10 tematiche, 10 anni e un viaggio per raccontarle | Italia che cambia
Noi nel frattempo – dopo una breve ma magnifica pausa estiva – siamo ripartiti con il racconto quotidiano di ciò che cambia in meglio e di ciò che non va.
Andrea Degl’Innocenti sta realizzando alcune puntate della sua rassegna tese a riassumere quanto avvenuto nell’ultimo mese.
Non perdetele!
Nel frattempo, mentre il mondo va avanti tra storie magnifiche e guerre, tra alberi che crescono e incendi, tra animali che inneggiano alla vita e siccità che noi osserviamo (come specie) ottusi e falsamente impotenti, il dibattito italiano è travolto dalle più disgustose elezioni politiche della storia della nostra “democrazia”.
Alla fine sembra che i partiti abbiamo gettato la maschera.
Non c’è davvero più ritegno o dignità.
Ci si allea e separa in 24 ore, si candidano nemici e lasciano a casa gli amici, si ricandidano ottantenni ed escludono trentenni, si fanno promesse elettorali palesemente false e non si tocca NESSUNA delle vere esigenze del Paese.
Le destre fanno la gara a chi è più populista e annunciano tutto ciò che la storia ha sconfitto più e più volte.
Le sinistre fanno… Le sinistre fanno… Sinistre? Volevo dire le “destre di sinistra” fanno a
gara su chi è più goffo.
Letta dichiara che non può allearsi con chi ha fatto cadere Draghi (secondo lui i 5 stelle) e si allea con chi ha votato 55 volte contro Draghi (Fratoianni).
Fratoianni si alle con Cottarelli, con il PD draghiano, con chi da anni non fa una sola azione di sinistra.
In molti inneggiano all’agenda Draghi che non esiste.
Calenda è una creatura mediatica misteriosa che non trova alcuna corrispondenza nel Paese se non con se stesso e i 5 stelle tentano di recuperare un consenso che avevano e sono riusciti a distruggere in 5 anni di scientifico tradimento di qualsiasi promessa fatta sul fronte ambientale, ecologico e politico.
Ricordate? “Mai con Berlusconi”. “No al TAV, chiuderemo l’Ilva”.
“Appoggiamo Draghi perché c’è il ministro della transizione ecologica…”.
Quel Cingolani che un giorno sì e l’altro anche invoca gas e nucleare.
Di Maio, quello che ha abolito la povertà e odiava il PD, si candida con il PD e rinnega qualsiasi cosa, persino il suo nome.
Di Battista ci dice che oggi non si candida, domani nemmeno, ma dopo domani…
In Sicilia ci si allea e poi ci si separa. E si consegna anche quella regione agli avversari politici.
E gli elettori? Gli elettori sono sempre più distanti da tutto ciò.
Loro, noi, siamo qui a cercare di cambiare le cose per davvero e ce la mettiamo tutta e spesso ce la facciamo anche.
Ma non è semplice se chi è nei palazzi non solo non ti agevola, ma ti contrasta in ogni modo.
Quest’anno celebriamo i nostri primi dieci anni, l’ho detto. Ma stiamo
lavorando ai prossimi dieci.
Di certo non staremo fermi e impotenti mentre queste facce inquietanti e
distanti si rincorrono nel distruggere il nostro Paese.
Troveremo un modo per superare anche questo ostacolo. Restate sintonizzati.
Insieme possiamo davvero cambiare le cose.
Daniel Tarozzi