IL PREMIO OSCAR GIUSEPPE CEDERNA
PORTA IN SCENA UN AVVENTUROSO VIAGGIO ATTORNO AL MONDO E ALLA VITA.
ROSSELLA DASSU ACCOMPAGNATA DA VOCE E SUONI DI MARIANNA MURGIA
RESTITUISCE DIGNITÀ AL MITO DI ARIANNA TRA LABIRINTI E CONFINI DELL’ESISTENZA.
AL VIA ANCHE LE ATTIVITÀ A CONTATTO CON LA NATURA DI “IMMERSI NEL FESTIVAL”
TORNA “PULIAMO IL BOSCO” E LA VISITA GUIDATA AL CANYON SA TAPPARA.
La seconda giornata di questa XXIII edizione del Festival dei Tacchi tra i comuni di Jerzu e Ulassai comincia la mattina con il primo degli appuntamenti di “IMMERSI NEL FESTIVAL”, il programma parallelo delle attività all’aria aperta e a contatto con la natura e le comunità ospitanti.
Il primo appuntamento è alle 9 per un’imperdibile passeggiata al Canyon di Sa Tappara a Ulassai a cura dell’associazione Sardinia E-motion. Si tratta di un’escursione di circa 2 ore in una delle più spettacolari pareti calcaree dell’Ogliastra. Prima dell’ingresso al canyon si visiteranno alcune delle opere di Maria Lai.
Il secondo appuntamento di “Immersi nel Festival” è alle 10 alla chiesetta del Bosco di Sant’Antonio a Jerzu per quello che ormai è diventato un rito collettivo di questa rassegna, “PULIAMO IL BOSCO”: come da tradizione gli organizzatori del Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Agenzia Forestas, desiderano dare il loro piccolo contributo per rendere ancora più bello il bosco che ogni anno accoglie i visitatori, ristora e regala magnifiche passeggiate all’ombra delle pareti dei Tacchi.
Alle 18.30 si tornerà al Canyon di Sa Tappara per assistere allo spettacolo scritto e interpretato da Rossella Dassu, “VOCI. Ogni Isola ha il suo labirinto”. L’attrice sarda di nascita, ma bolognese d’adozione, sarà accompagnata sul palco dalla musicista Marianna Murgia. “Voci” è un esperimento, un tentativo di raccontare il mito di Arianna e di Teseo da un punto di vista femminile, andando alla ricerca del paradigma dell’isolamento e della diversità, racchiuso dentro il labirinto. Ed è un labirinto immaginario quello che le due artiste evocano attraverso il gesto, il canto e il suono, in un racconto in forma di opera musicale in cui la materialità della parola e il suo potere evocativo divengono motori di visione. «Abbiamo cercato di restituire ad Arianna la dignità perduta quando, affiancandola a Teseo, gli antichi greci l’hanno resa un’eroina tragica da romanzo d’appendice, destinata ad essere abbandonata in un’isola deserta dall’uomo per cui ha tradito la sua terra».
Alle 21.30 alla Stazione dell’Arte di Ulassai, salirà sul palcoscenico il Premio Oscar Giuseppe Cederna con lo spettacolo prodotto dal Cada Die Teatro “La cortesia dei non vedenti” e scritto dall’attore romano. “Cosa succede nelle nostre vite, cosa deve succedere, perché qualcosa di quello che viviamo – un incontro, un libro, un viaggio, uno spettacolo – ci tocchi così profondamente da lasciare un’impronta e diventare parte di noi?” ha chiesto Cederna a 480 ragazzi incontrati in un teatro emiliano. Gli studenti si aspettavano una lezione sulla prima guerra mondiale a teatro non un viaggio intorno al mondo e alla vita: dalle rive dell’Isonzo di Giuseppe Ungaretti, alle sorgenti del Gange tra le montagne dell’Himalaya, fino alle coste e alle isole del Mediterraneo. Avventure, naufragi, derive e illuminazioni. Di acqua in acqua, di racconto in racconto, l’incontro si è trasformato in un’esperienza collettiva e profonda di condivisione e ascolto. «La cortesia dei non vedenti è la storia di un piccolo miracolo di partecipazione umana e teatrale – spiega Cederna -. Il Mediterraneo è vento e salsedine, odore di fichi cotti dal sole; profumo di cucina, di casa; voci antiche e familiari. È il mare della Vicinanza. È Kastellorizo, l’isola del film Mediterraneo: “italiani greci: mia faccia mia razza, una faccia una razza.” Ogni anno, da molti anni, il Mediterraneo continua a chiamarmi. È un maestro severo e generoso. E qualche tempo fa mi ha regalato una lezione che non dimenticherò più» conclude.
Il festival è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.