A Genoni il dibattito “Caverna”: Artisti e intellettuali contemporanei dialogano intorno a Platone
Dal mito della caverna di Platone fino a oggi, cogliendo l’occasione per osservare, ascoltare, discernere e uscire dai confini di una quotidianità che senza esercizio critico, è comunque caverna.
Il 23 settembre dalle 18:30 all’ex Convento dei frati minori di Genoni si terrà il dibattito “Caverna”: il nome è legato al mito della caverna di Platone in quanto l’evento è collegato al Critico Festival, manifestazione organizzata da Home Network e Urban Center ( con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del POR FESR 2014 – 2020 – Voucher Startup – cambiaMENTI) che ruota attorno al testo del filosofo ateniese spingendo a pensare, riflettere, creare e dialogare guardando al mito e al mondo contemporaneo. Il dibattito vuole infatti focalizzarsi sull’attualità e su quanto le narrazioni dominanti abbiano il potere di determinare le vite e il pensiero della società tutta.
Genoni e l’area dell’ex Convento diverranno quindi agorà, cuore pulsante di un momento di condivisione e confronto che vuole coinvolgere comunità, artisti e intellettuali contemporanei in un’analisi critica, propositiva e costruttiva del reale.
La location sarà inoltre plasmata da “Caverna lab”, attività collegata sempre al Critico Festival e che nei giorni precedenti al dibattito, a partire dal 20 settembre vedrà i partecipanti – guidati dall’artista e architetta Paola Corrias – coinvolti in un laboratorio di design artistico e ambientale il quale output finale sarà un intervento installativo di design diffuso, volto alla creazione di un’ambientazione scenografica che ospiterà il dibattito nell’area dell’ex Convento.
Insieme ad Alessandra Chiricosta (filosofa e storica, ha insegnato presso la Hanoi University, Vietnam, l’Università di Roma ‘La Sapienza’, l’Università ‘Urbaniana’ e l’Università ‘Roma Tre’, dove ha conseguito il Dottorato Europeo congiunto con la SOAS di Londra), Benedetta Pintus (giornalista, attivista e divulgatrice specializzata in linguaggio non discriminatorio e contrasto alla violenza verbale, co-autrice del saggio “Siamo marea”), Cristian Perra (ricercatore indipendente e laureando in Scienze storiche e filosofiche, è militante e attivista politico nel campo delle lotte contro l’occupazione militare della Sardegna.
È membro del collettivo di ricerca Filosofia de Logu, incentrato sull’applicazione al contesto sardo delle teorie e delle pratiche decoloniali), Stefano Carta (psicoterapeuta, psicologo analista, docente di Psicologia Dinamica all’Università di Cagliari) e Paola Corrias (artista, architetta e conservatrice dei beni architettonici e ambientali) durante il dibattito a partire dalle singole definizioni di caverna si cercherà di comprendere se e in quale dimensione ci riconosciamo, se sentiamo la nostra quotidianità e i nostri spazi come luogo in cui siamo destinati a vivere o se esistono esistenze riflesse, dipendenti da entità predisposte a illuminare l’interno della caverna.
“Tocchiamo sfere dell’umanità diverse, con modalità e tecniche diverse e soprattutto attraverso l’arte, in quanto quest’ultima stimola componenti dell’essere umano sia coscienti che incoscienti che sono anch’essi motore e guida – spiega Daniele Gregorini, direttore artistico del Festival e fondatore di Home Network – noi crediamo che proprio per questa sua caratteristica l’arte possa stimolare corde dell’essere umano e della società utili a favorirne la crescita, comunitaria.
Col Critico Festival vogliamo incoraggiare un aspetto – il senso critico – che ha una ricaduta diretta in ambito sociale e culturale, usando come chiave di lettura della quotidianità Platone e il suo mito della caverna, diviso però in 4 capitoli fondamentali, che affronteremo ognuno con un artista differente in un luogo ogni volta differente e attraverso modalità altrettanto varie: laboratori, interventi artistici, dibattiti, residenze d’artista partecipate. La finalità sarà stimolare le comunità dall’interno, unire substrato sociale e materico in un’unica operazione di crescita comunitaria, intraprendere azioni di critica costruttiva e propositiva nei confronti della società attuale, dare voce a categorie sociali le quali visioni sono (tenute) distanti”.