CeDAC / Circo in Villa 2022: DOMANI (giovedì 15 settembre) h 21 “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio a Carbonia, repliche a Cagliari (il 16) e Alghero (il 18)
Viaggio nell’immaginario per indagare i segreti impulsi e le contraddizioni della mente e del cuore con “La sposa Blu”, uno spettacolo ideato, scritto, diretto e interpretato dalla danzatrice e performer Silvia Battaglio, protagonista sulla scena insieme alle preziose marionette della Collezione Toselli, in cartellone DOMANI (giovedì 15 settembre) alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia, venerdì 16 settembre alle 18.30 al Teatro Massimo di Cagliari per Circo in Villa 2022 / III Rassegna Internazionale di Circo Contemporaneo (con un Seminario su Corpo e Marionetta sabato 17 settembre dalle 10 alle 13 al Teatro Massimo di Cagliari per esplorare le possibilità di movimento e l’espressività delle figure di legno o cartapesta, attraverso la relazione con chi le “anima” e il gioco di specchi) e domenica 18 settembre alle 21 a Lo Quarter di Alghero sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
“La sposa Blu”
“La sposa Blu” è un immaginifico e poetico racconto per quadri liberamente ispirato alla storia di “Barbablù” narrata da Charles Perrault, con suggestioni letterarie e teatrali dalle opere di William Shakespeare, del poeta e scrittore bulgaro Georgi Gospodinov, del narratore e illustratore Antonio Ferrara e dei fratelli Grimm e echi musicali da Johann Sebastian Bach, Fazil Say, Alva Noto e Louis Ferrari, con testi, voce e elaborazione sonora a cura della stessa Silvia Battaglio e disegno luci di Tommaso Contu – produzione Zerogrammi in collaborazione con Biancateatro.
Una pièce intrigante e coinvolgente che affronta il tema scottante e tristemente attuale del femminicidio attraverso il linguaggio simbolico e fantastico della fiaba:
la vicenda emblematica della giovane donna che dopo le nozze scopre il terribile segreto di un marito tanto affascinante quanto misterioso, il quale si rivela essere in realtà un pericoloso assassino, una sorta di serial killer ante litteram che ha crudelmente ucciso le sue altre mogli dopo averle “imprigionate” in un castello di menzogne e inganni, per “punirle” di una ipotetica disubbidienza e tende ora a lei il medesimo tranello, affidandole la custodia di un mazzo di chiavi con cui può aprire tutte le porte, tranne quella “proibita”.
Un uomo autorevole e potente, magari ricco di carisma, che ha giurato di proteggerla e si accinge invece a sacrificarla in nome di una sua personalissima visione del mondo, un’ossessione o se si vuole una qualche forma di follia:
se rivelata agli occhi del mondo, quella sua natura perversa ne farebbe un “mostro”, ma resta accuratamente celata sotto la maschera della rispettabilità che relazioni eccellenti e altolocate e l’ostentazione della ricchezza sembrano suggerire, insieme a modi raffinati e cortesi, tanto da farlo considerare un ottimo partito per le fanciulle in età da marito.
Scegliendo di ribellarsi di fronte a un ordine incomprensibile e ingiusto, “La sposa Blu” spezza un incantesimo e porta alla luce una verità nascosta: in contrasto con le regole del patriarcato, rifiuta di sottomettersi alla volontà di un marito, rivendicando il diritto di decidere per sé.
Oltre la soglia di quella camera degli orrori si ritroverà dentro un incubo: sospese come in un limbo le defunte al suo ingresso si risvegliano da quel sonno di morte e narrano la propria tragica storia, ma grazie all’incontro quelle creature d’ombra e di sogno l’eroina riuscirà a salvare sé stessa e le potenziali nuove vittime.
Nell’atmosfera fantastica e onirica di una fiaba Silvia Battaglio identifica i semi del male e (forse) della pazzia, ma anche la possibilità di sfuggire a un destino apparentemente già scritto attraverso un itinerario di crescita personale e ricostruzione del sé: “La sposa Blu” svela le gesta efferate di un uomo appartenente a una classe sociale elevata, con tutti i privilegi legati al censo e all’educazione, costringe il colpevole a fare i conti con il proprio passato e ristabilisce l’equilibrio e la giustizia.
Ma soprattutto rompe il muro del silenzio, della complicità involontaria e della paura, e forte di una nuova consapevolezza ritrova la propria identità, cercando di rimettere insieme i pezzi della propria vita in un processo di guarigione, dove il ricordo degli abusi e della violenza, del terrore e del delitto rappresenta un monito per tutti e tutte coloro che si trovino di fronte a violenze e abusi, incamminandosi a testa alta verso una società futura in cui regnino rispetto e armonia.
“La sposa Blu” intreccia differenti linguaggi – il teatro e la musica, la danza e il teatro di figura – per comporre una scrittura scenica originale in cui il corpo della performer interagisce con le figure delle marionette-spose e note e parole sottolineano i momenti cruciali della storia, frammenti di ricordi e pensieri che si affastellano e si confondono nell’affiorare delle emozioni: precipitata nell’inferno domestico di un matrimonio sfortunato, la giovane donna comprende che il solo modo per preservare la propria identità è provare a opporre resistenza a quel ménage che ricorda fin troppo da vicino una gabbia, seppure dorata.
La trasgressione qui acquista una valenza salvifica, non solo come affermazione di sé e strumento di emancipazione ma anche come percorso di conoscenza: divenuta suo malgrado l’eroina di un terribile dramma la protagonista riesce a sciogliere l’enigma della personalità del suo aguzzino, per cercare una vita di fuga e cambiare il finale della storia, dopo il trauma della perdita dell’innocenza.
Una fiaba insieme antica e moderna che rimanda all’archetipo dell’infido seduttore, con elementi magici e soprannaturali ma anche alle cronache remote e recenti, a figure inquietanti come Gilles de Rais per confrontarsi sia pure in chiave metaforica con l’attualità: “La sposa Blu” conduce gli spettatori sulle tracce della protagonista, sul sentiero difficile della ricerca della verità oltre le apparenze, tra i fragili equilibri e i giochi di potere presenti nelle relazioni affettive come nella società, in una trasfigurazione poetica dell’eterno scontro tra il bene e il male, per offrire una inedita testimonianza sugli abusi e sulla violenza di genere, fino alle estreme conseguenze del femminicidio, dalla parte delle vittime.
NB “La sposa Blu” ritorna nell’Isola dopo la minitournée tra Montiferru e Barigadu (per un duplice appuntamento realizzato in collaborazione con CeDAC Sardegna) domenica 31 luglio ore 21.30 al Teatro che non c’era / nel Cortile dell’ex Asilo di Santu Lussurgiu per il XIV Festival “Percorsi Teatrali” e lunedì 1 agosto ore 22 in Piazza Santo Isidoro a Allai per il IV Festival Palcoscenici d’Estate – entrambi organizzati dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda.
La tournée de “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio nell’Isola è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna nell’ambito di Circo in Villa 2022 / III Rassegna Internazionale di Circo Contemporaneo e del ricco e variegato cartellone dell’Estate 2022 – con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
PROSSIMI APPUNTAMENTI – CIRCO CONTEMPORANEO / CEDAC ESTATE 2022
Tra Barocco e sonorità contemporanee per un meraviglioso “circo dell’invenzione” con la “Sonata per tubi / Arie di musica classica per strumenti inconsueti” della Compagnia Nando e Maila in programma giovedì 15 settembre alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 16 settembre alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 settembre alle 21.30 in piazza Fenu a Meana Sardo per l’Estate 2022 firmata CeDAC Sardegna. Sotto i riflettori Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani insieme con la giovane Marilù D’Andria per un concerto che spazia da Johann Sebastian Bach ai Rolling Stones, passando per Beethoven e Rossini, fino a Louis Armstrong e i Pink Floyd, tra le inquietudini dell’adolescenza e l’estro e la fantasia dei clowns-acrobati, che alternano numeri “spericolati” e ricerca dell’armonia.
Infine un emozionante e poetico “viaggio in mare” con “Una Tazza di Mare in Tempesta”, originale installazione-spettacolo di e con Roberto Abbiati e con Johannes Schlosser, con musiche di Fabio Besana (produzione Teatro degli Incamminati) liberamente ispirata a “Moby Dick” di Herman Melville – da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre, con tre repliche al giorno alle 16.30, alle 17.30 e alle 18.30 al Teatro Massimo di Cagliari per Circo in Villa 2022. L’epopea della “caccia alla Balena Bianca” sulla falsariga di uno dei capolavori della letteratura americana e mondiale, in una performance “interattiva” in cui il pubblico diventa protagonista, tra il rumore del mare e i ricordi dell’unico superstite del Pequod, l’ossessione e la sete di vendetta del capitano Achab e il gusto per l’avventura.
INFO & PREZZI
CARBONIA / ARENA MIRASTELLE
biglietti:
intero 18 euro – ridotto abbonati 15 euro
per informazioni: 349/6961110 – 338/9838142 – [email protected]
CAGLIARI / CIRCO IN VILLA 2022
biglietti:
posto unico 5,00 euro
prevendite: Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari (via E. De Magistris n. 12)
da lunedì a venerdì dalle 17 alle 20
per informazioni: cell. 345 4894565 – e-mail: [email protected]
per saperne di più: www.cedacsardegna.it – www.teatromassimocagliari.it
“La sposa Blu” Spettacolo + Seminario “Corpo e Marionetta”: 25,00 euro
per informazioni: cell. 345 4894565 – e-mail: [email protected]
ALGHERO / LO QUARTER
biglietti:
posto unico 20,00 euro
per informazioni: cell. 349 4127271 – www.cedacsardegna.it